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Piazza Santo Spirito 4r, Firenze (FI)
ORARI:aperto tutti i giorni 11:30 → 22:30.
TELEFONO: SEGUI SU:Pere al forno ripiene di gorgonzola, noci, timo e riduzione di Chianti classico riserva e miele; Pappardelle fatte in casa al ragù di cinghiale maremmano; Carrè di agnello
Cocktail, vini toscani e italiani, birre alla spine e artigianali
Un indirizzo storico di piazza Santo Spirito, con un nuovo management e un approccio vocato alla ristorazione ma anche al bere bene e agli eventi. Il Cabiria è oggi guidato da Metjon e Gentian Dedja, due fratelli arrivati a Firenze dall'Albania oltre un quarto di secolo fa. Assieme, hanno già maturato e condiviso esperienze nel mondo della ristorazione. Il Cabiria si rifa a un concetto di rustico elegante: un locale arioso nel quale trionfano il verde, il rovere e la mano degli artigiani locali.
Obiettivo è fare del Cabiria un locale per l'intera serata, dall'aperitivo all'after dinner, passando naturalmente per la cena e senza dimenticare il pranzo, visto che è aperto senza interruzioni dalle 11.30 alle 22.30. A tavola, piatti belli da vedere e gustosi al palato, che vanno dai grandi classici (taglieri, pappardelle al cinghiale, bistecche alla Fiorentina) a proposte originali come le Pere al forno ripiene di gorgonzola, noci, timo e riduzione di Chianti classico riserva e miele o gli Spaghetti al nero di seppia con zafferano, tonno fresco, pomodorini e crumble di pistacchio. Non solo zuppe e insalate per chi preferisce una cucina più vegetale. Presenti opzioni senza glutine, anche se la cucina è unica.
I cocktail spaziano da classici come Cocktail Martini, Daiquiri e Negroni al Cabiria, a base gin Peter in Florence. La carta dei vini si rifà all'esperienza e alla competenza di Metjon, con circa 150 etichette a maggioranza Toscana ma con capatine interessanti su Barolo, Amarone e Fiano di Avellino. Chi preferisce la birra, trova Ichnusa e Moretti Baffo d'oro alla spina, oltre alle proposte in bottiglia.
Il nome richiama un personaggio e pellicola felliniana premiata con l'Oscar nel 1958. Il passato ha un'anima artistica e bohémienne e racconta la Santo Spirito degli anni Novanta, più fiorentina e meno turistica del presente. Ma lo scenario resta però immutato ed è l'amore per questa piazza e la sua gente all'origine della nuova vita del Cabiria, passato dalla famiglia Santucci (qui dal 2007) ai fratelli Metjon e Gentian Dedja, volti noti e professionisti della ristorazione che i lettori di...
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