IL SANTO BEVITORE

Pubblicato il 14 febbraio 2009

IL SANTO BEVITORE

Un piccolo e curato bistrot, ristorante per vocazione. Un luogo intimo che esprime il concetto di qualità ma senza prezzi stellari. Accoglienza più che cortese, in sala un elegante bancone ligneo a sinistra dell’ingresso; tappeti a ingioiellare un sonoro parquet scuro. In cima a una rampa di scale, la balconata, dove hanno luogo altri tavoli comodi.

Si cammina nel cuore del territorio lombardo con frequenti sconfinamenti. Il pane a lievitazione naturale di Roberto Marcarino a Roddino, le verdure bio di Angelo Betti in Oltrepò. Qualità elevata nelle preparazioni di pesce (poche) ed in quelle di carne (molte), tutte semplici, non troppo complesse, ma curate nei dettagli. Come curati sono i tavoli, come curati seppur semplici l’amuse bouche e il pre dessert, insomma … attenzione al dettaglio, massima.

Largo ricorso al biologico, utilizza solo prodotti biologici per quanto riguarda la carne, la frutta e la verdura. Ottima carta dei vini (e non poteva essere altrimenti) e conto davvero onesto per un ristorantino così grazioso, accurato e intimo. Dal menù sono assolutamente da citare: la zuppa di pesce, gli assiettes di formaggi e salumi, la fonduta di formaggio, le lumache alla borgognona, ma anche il filetto (di oca o anatra per i palati più raffinati). Da non perdere i dolci, che sono tanti e tutti preparati in casa.

Conto: 30/35 euro, vini a parte

Settembre 013

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