Una giornata a Testaccio, il “paese” nel cuore di Roma

Pubblicato il 23 settembre 2017

Una giornata a Testaccio, il “paese” nel cuore di Roma

Una volta quartiere popolare, oggi residenza di artisti ed intellettuali di grido, Testaccio è anche la culla dell’arte contemporanea e della ristorazione romana

Arrivare la mattina presto a Testaccio è un po’ come entrare nel centro storico di un paesino di provincia, dove tutti si danno il buongiorno per strada, dove ci si raccontano fatti e pettegolezzi del giorno prima, dove ancora esiste quel concetto di comunità che la grande metropoli ha ormai dimenticato. Testaccio è una sorta di borgo dentro la città, un paese nel cuore di Roma, ed è per questo, forse, che i romani provano per questo quartiere un sentimento particolare.

Dedicare una giornata a visitare Testaccio è qualcosa di più di una semplice passeggiata e visita a monumenti e luoghi storici, è piuttosto la chiave giusta per capire l’anima profonda, ancora fortemente viva, di Roma. Una volta Testaccio era davvero un borgo di campagna abitato da contadini e operai, poi piano piano si è trasformato nei decenni ed oggi da quartiere popolare è diventato un vero e proprio luogo bohèmien, casa di artisti, registi, scrittori ed intellettuali, quartiere di cinema e teatri, ma anche di osterie, ristoranti storici. Testaccio è considerato da tutti il luogo “da cui tutto ebbe inizio” per quel che riguarda la cucina tradizionale romana. Oggi una forte riqualificazione del quartiere ha permesso a Testaccio di arricchirsi di musei e spazi nuovi recuperati al degrado da dedicare all’arte e alla comunità. Ecco allora tutto quello che bisogna fare se vuoi dedicare una giornata a Testaccio.

La colazione al bar

Ti consiglio di arrivare a Testaccio di prima mattina e di andare a fare subito colazione al bar Linari a via Zabaglia. Tutto il quartiere la mattina, infatti, si dà appuntamento qui per un buongiorno, un cappuccino e una ciambella fritta (una delle migliori di Roma) per iniziare al meglio la giornata. Era una volta il bar preferito di Nino Manfredi e Gabriella Ferri che abitavano proprio qui dietro.

Il Monte dei Cocci

Due tra i posti che non puoi non visitare a Testaccio sono uno ai piedi dell’altro. Il primo è il Monte dei Cocci, ossia la più antica discarica a cielo aperto conservata al mondo. Un monte alto 57 metri fatto di anfore e otri rotte accumulate durante i secoli dell’impero romano e ancora oggi perfettamente conservato. Su prenotazione si può organizzare una visita guidata fino alla cima dalla quale si gode di un bellissimo panorama.
Monte dei Cocci, accesso Via Zabaglia, 24 Roma - Telefono per prenotazioni visite (obbligatorio): 060608

Il Cimitero degli Inglesi

Ai piedi del Monte dei Cocci ecco uno dei luoghi più affascinanti e romantici di Roma, il Cimitero Acattolico, o “Degli Inglesi”, come lo chiamano i romani. Qui dalla fine del XVIII° Secolo venivano sepolti gli stranieri non di religione cattolica che morivano a Roma. Tantissime le tombe di persone celebri, come i poeti romantici inglesi John Keats e Percy Shelley e poi Carlo Emilio Gadda e Antonio Gramsci.
Cimitero Acattolico, Via Caio Cestio, 6 Roma - Telefono prenotazioni visite: 065741900

Il cuore del quartiere: il Mercato

Una volta situato in Piazza Testaccio, oggi lo storico mercato rionale è stato spostato nella sua nuova location di fronte l’Ex Mattatoio. Se da un lato ha perso forse un po’ di fascino, vista la struttura troppo moderna, questo mercato ha però mantenuto intatta tutta la sua storia e la sua popolarità. Consiglio di venire qui a pranzo, dopo aver fatto un giro per le bancarelle, e addentare un ottimo panino farcito di ricette “romanesche” come manzo picchiapo’ e allesso con cicoria, oltre alle mitiche polpette di bollito del chiosco Mordi e Vai.

Idee per il pomeriggio: il MACRO

Il cuore della Testaccio popolare è il vecchio Mattatoio, immenso edificio di fine ottocento che domina il lato del quartiere che si affaccia sul Tevere. Oggi il Mattatoio è chiuso ed i suoi immensi spazi sono stati recuperati per il rilancio storico culturale del quartiere. E’ qui, infatti, la sede di uno dei più importanti musei di arte contemporanea di Roma il MACRO, luogo affascinante e perfetto per passare un pomeriggio tranquillo da dedicare tutto alla cultura.
MACRO Testaccio, Piazza Orazio Giustiniani, 4 Roma - Tel: 060608

L’aperitivo è d’obbligo

Quartiere di intellettuali e bohemiens Testaccio non poteva non ospitare alcuni tra i migliori aperitivi di Roma, come quelli serviti tutte le sera al Trentatrè e al Rec23 e al Ketumbar, uno degli indirizzi preferiti dei vegetariani romani per il suo abbondantissimo buffet apericena veg.
Il Trentatrè, Via Monte Testaccio, 33 Roma - Tel: 065755042

Dove andare a cena, trattoria o stellato?

 Per cena, invece a Testaccio c’è solo l’imbarazzo della scelta. Qui hanno sede, infatti, le migliori trattorie di cucina romana della città. C’è Felice con la sua mitica cacio e pepe, oppure Checchino al 1887 re della coda alla Vaccinara, Flavio al Velavevodetto con le sue splendide sale scavate all’interno del Monte dei Cocci e lo storico Agustarello con la pajata e le animelle al vino. Mentre per i più raffinati l’appuntamento è sempre dentro l’Ex Mattatoio da Stazione di Posta con la cucina stellata di Chef Luigi Nastri, un nuovo diamante che ha arricchito ancora di più l’immenso patrimonio gastronomico di Testaccio.Oltre al ristorante e alla splendida sala interna, qui si può venire ad usufruire del fresco e immenso spazio all’aperto "Fuori Stazione" per sorseggiare un cocktail di alta mixologia della casa. Il modo ideale per concludere la nostra giornata a Testaccio.

Agustarello, Via Giovanni Branca, 100 Tel: 065746585

Foto di copertina tratta da pagina Facebook di Stazione Di Posta

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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