Pane al Pane: il proverbio in un locale

La panetteria pugliese a Pescara
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Metti il progetto di vita di due ragazzi pugliesi, fratello e sorella, con il pallino fisso di aprire un panificio a Pescara, con prodotti tipici. L'uno nel capoluogo adriatico per studiare, raggiunto appunto dalla sorella per iniziare questa nuova avventura. Una storia fatta di coraggio, imprenditorialità e passione.

Il menu
L'idea del posto si presenta lungo il bancone che caratterizza il locale, in tre aree che si susseguono in soluzione di continuità. Si parte con la caffetteria che propone appunto caffè, cappuccino, succhi di frutta, the. Serviti con in abbinamento il meglio delle “ciangularie”, vale a dire pasticceria secca pugliese con, crostate, biscotti e “brutti ma buoni”, muffin, cornetti farciti a piacere fino alle “sorprese di pastafrolla” nonché ciambelle. Tutto, ovviamente, di produzione propria come qualsiasi specialità proposta qui, ideata nel laboratorio a vista, una garanzia per il cliente. Alle pareti ci sono tre linee di colore, alle quali corrispondono le proposte. Questa della caffetteria è il rosa. Il blu, nella zona centrale del bancone, è dedicato alla panificazione. Ecco allora il pane pugliese di grano duro e di grano tenero, di patate, i panini morbidi all'olio, crostini aromatizzati, le focacce (“semplici” e ripiene). Fino alle pizzette tonde, sempre in stile forno. Non mancano i taralli salati ai vari gusti e gli “scaldatelli”. Il giallo caratterizza la zona della gastronomia, in evoluzione. Per ora si trovano piatti freddi, panini con affettati e formaggi con specialità gourmet quali la mozzarella di bufala Dop di San Giovanni.

Il locale
L'idea è sì quella di una panetteria tradizionale, ma non un “forno” normale. Ecco quindi che qui si strizza l'occhio al design con un richiamo a certe linee dei locali alla nord Europa. Una brillante intuizione che presenta un posto originale, elegante, dove l'arredo alterna stile contemporaneo e legno, dal bancone appunto agli sgabelli, con vetrofanie che raccontano il ciclo del pane, le pareti che sono un po' lavagna un po' libreria e il soffitto, sempre in legno, a “vela”. Tutto condito dal profumo che si spande nel locale .

(Febbraio 2014)

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