"Venite a sognare con noi dalla colazione all'aperitivo, dal light lunch alla cena sotto le stelle"

Pubblicato il 27 giugno 2021

"Venite a sognare con noi dalla colazione all'aperitivo, dal light lunch alla cena sotto le stelle"

La responsabile vendite Chiara Iacopucci e lo chef Richard Leimer
raccontano le novità e le conferme per il ristorante e l'american bar
a seguito del restyling del Grand Hotel Baglioni durante il lockdown

In principio era l’Astrolabium, un club esclusivo frequentato negli anni Cinquanta da vip fiorentini e personaggi illustri. Oggi, a distanza di oltre settant’anni, il B-Roof conserva la magia del passato anche se nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi per venire incontro alle esigenze della clientela. Nei mesi scorsi l’edificio è stato sottoposto a un profondo restyling senza che questo ne abbia alterato il fascino. Delle novità più rilevanti ci parla Chiara Iacopucci, da tre anni responsabile vendite per il B-Roof. Un lavoro che per lei ha significato coronare un sogno e la realizzazione di un obiettivo professionale.

Come si presentano il Grand Hotel Baglioni e il ristorante dopo gli interventi degli ultimi mesi?
Il periodo del lockdown è stato sfruttato sapientemente, in accezione completamente positiva. Tutto frutto dell’impegno della nostra proprietà, della  profonda cura e dello studio attento del progetto realizzato dallo studio di progettazione dell’Architetto P. Monaco.
Si è partiti con i lavori dal pianoterra dell’albergo che hanno in particolare interessato la hall fino ad arrivare all’ultimo piano dove si trova il ristorante. Nell’uno e nell’altro caso si è puntato sul concetto di “trasparenza” e sul contatto diretto con l’esterno. La luce naturale e l’aria, elementi centrali del progetto. Pertanto si è cercato di riproporre a piano terra l’emozione e la particolarità dell’esperienza che si ha il piacere di vivere al ristorante. Nelle sale del B-Roof si è provveduto alla rimozione delle colonne. Si sono aperti varchi non solo reali e di passaggio ma proprio ottici tra un ambiente e un altro. Per questo adesso, in sala ristorante e al piano terra dell’albergo, in qualsiasi punto ci si metta, si ha una prospettiva e una visione su ogni spazio intorno a noi. Un progetto immenso che parte dall’abilità nell’immaginazione delle prospettive. Così, dopo i lavori, B-Roof e Grand Hotel Baglioni si confermano ancora una volta un place to be, una meta imprescindibile a Firenze e che si ha piacere di vivere “almeno una volta nella vita”! Gli interventi hanno inoltre sottolineato il profondo legame che unisce l'intero complesso ricettivo con la città.
Qual è il termine che meglio definisce l’anima del B-Roof?
La prima cosa che mi viene in mente è il “carattere”. Avendo a disposizione un ambiente con grandi superfici finestrate e pochi elementi materici si è cercato di trovare delle soluzioni per personalizzare gli ambienti senza snaturarci: da qui la scelta della moquette con un classico, un tartan ripetuto in colori che fossero sia funzionali sia consoni alla finitura delle pareti per le quali sono stati scelti dei colori molto scuri. L’unico muro presente è stato valorizzato, enfatizzato con un grigio antracite scuro. Un elemento che caratterizza l’ambiente e al tempo stesso gli conferisce uno stile contemporaneo.
Bisogna entrare sempre in punta di piedi poiché il bagaglio di storia è esageratamente grande. Curare questi ambienti è prendersi cura di vite intere che sono passate da qui, ancora prima che questo diventasse un hotel. Questo si capta a livello subliminale, ti coinvolge e ti rapisce in maniera intensa. Ecco, noi siamo così. Non si tratta di empatia ma di autenticità che siamo fieri di offrire a tutti coloro che si rivolgono a noi.
Alberghi come il Baglioni, con il suo B-Roof, hanno quel carattere di familiarità e di calore che solo le case amate e vissute sanno offrire. Classe, efficienza, tecnologia sono accompagnate da personale che sappia interpretare la grande tradizione alberghiera italiana e proiettarla nel futuro, restando capace, pur nei mutamenti, di essere sempre uguale a se stesso e di proporre soluzioni nuove e vincenti.
Questo è il futuro del Grand Hotel Baglioni e di B-Roof e per questo, noi che ne siamo e saremo, più che i clienti, gli ospiti, dobbiamo ringraziare la proprietà, che da oltre 42 anni si dedica al recupero di questo patrimonio, non solo economico, ma culturale e sociale, che è situato a Firenze, ma appartiene da oltre un secolo a tutto il Mondo.

Com’è strutturata ora la proposta del B-Roof nel corso della giornata?
Da mattina a sera la gamma dei servizi che offriamo risponde a varie esigenze: si va dalla colazione riservata agli ospiti dell’hotel e agli esterni al bar caffetteria aperto per incontri di lavoro o anche semplicemente per un break. C’è poi la pausa pranzo strutturata sul modello del light lunch. Nell’American Bar, presente al 5° piano e annesso al ristorante, ogni giorno a partire dalle 14 si può assaporare un’ampia scelta di drink, estratti di frutta fresca di stagione, centrifughe e frappè alla frutta. Abbiamo spuntini e ricche merende e la pasticceria si accompagna a infusi e té particolari. Dalle 18 alle 21, la musica cambia e parte il carosello di aperitivi, con le fantasie gastronomiche dello chef Leimer, presentate in vassoi d’ardesia. Infine la cena nelle due terrazze oppure nella sala interna e l’after dinner fino a chiusura del locale.

Per entrare più nel dettaglio della proposta del B-Roof durante i vari momenti della giornata, cosa ci può raccontare lo chef Richard Leimer?
Al B-Roof proponiamo una cucina mediterranea e al tempo stesso del territorio, per intercettare i gusti di chi apprezza piatti gourmet e di chi è affezionato ai prodotti regionali. In menu ci sono inoltre proposte che vengono incontro alle esigenze di chi è attento alla linea e a tavola oltre al gusto cerca la leggerezza. A pranzo la formula è quella del piatto unico, perfetta per chi deve tornare a lavorare o per chi è di passaggio in città durante un viaggio d’affari e ha poco tempo a disposizione. Si tratta di proposte rapide e veloci. La sera il menu è più gourmet: profumi mediterranei e piatti di pesce sono sempre protagonisti, la carta cambia ogni quindici giorni per garantire così la stagionalità. La mia brigata è composta da persone campane, siciliane, io sono ligure quindi questa componente mediterranea è ben evidenziata; ciò non toglie che se si vuole provare la cucina fiorentina teniamo conto anche di questa richiesta. Mi piace però pensare che la nostra clientela possa assaggiare un arancino o una parmigiana mentre ammira il Duomo e non trovare nessuna differenza con quanto potrebbe aver assaggiato sulla costiera amalfitana. Il pesce arriva dal Mercato di San Lorenzo: di solito ricciola, tonno, capesante, rombi. Se ogni tanto qualcosa manca in carta è semplicemente perché non è disponibile fresco o non è di stagione. Proprio in un’ottica di preparazioni espresse e cotture al momento non propongo abitualmente zuppe di pesce tantomeno il cacciucco. Anche i condimenti sono preparati al momento, ad eccezione logicamente del ragù. I dolci vengono direttamente dalla nostra cucina e di solito sono al cucchiaio. Oltre che buoni e freschi si presentano accattivanti anche a livello estetico. Tra le altre proposte per cui il B-Roof è conosciuto c’è di sicuro il nostro aperitivo, con la tradizionale mattonella di ardesia per servire i nostri finger food. Nel fine settimana scatta poi l’ora della tradizione. Al momento provvediamo noi alla sporzionatura in base agli ultimi Dpcm, ma cerchiamo di tener sempre conto delle esigenze dei clienti e di offrire un servizio all'altezza. Mi spiace però che talvolta non si comprenda il grande sforzo che la situazione attuale comporta per me e il mio staff e manchi talvolta un po’ di empatia.
Per quanto riguarda l'approccio con il cliente, Chiara Iacopucci ci può chiarire altri aspetti. Ad esempio qual è il messaggio che volete dare ai vostri clienti?
In primo luogo puntiamo al loro benessere a tavola. A rendere la loro permanenza ancora più piacevole offrendo la possibilità di divertirsi a scoprire Firenze a 360°. Dalla nostra sala interna o dalle terrazze esterne si vede la città a tutto tondo e si può cercare di individuare le differenti aree dai tetti e dai riferimenti delle cupole, dai colori degli edifici fino a dove lo sguardo si perde all’orizzonte. I più bravi si orientano alla perfezione e altri invece scoprono delle bellezze mai apprezzate prima.
Essere un buon commerciale non basta. Occorre soprattutto un modo nuovo di porsi verso gli altri. Si deve condurre la vendita nella soddisfazione e nel valore inteso dal lato del cliente poiché questo determina la qualità del lavoro svolto sia da me che da tutto il team. Cerchiamo di elaborare delle soluzioni di valore per clienti, organizzazioni ed aziende.
A chi in particolare è rivolta l’offerta?
A tutti, indipendentemente dall’essere clienti o meno dell’hotel e del B-Roof: si rivolge a tutti coloro che hanno e avranno voglia di scoprire la nostra offerta per le differenti occasioni di visita: dalla colazione al light lunch o a un pranzo di lavoro, da una merenda all'aperitivo con cocktail e finger food fino alla cena in terrazza e all'after dinner con i nostri distillati.

Con che spirito è ripartita l'attività?
In un periodo di forti incertezze e di grandi sfide abbiamo riscoperto l’importanza di avere cura gli uni degli altri. Per noi questa sfida si traduce nell’essere ancora di più pronti a prenderci cura dei clienti, in un nuovo modo. Nell’ultimo anno di pausa forzata causa Covid la nostra proprietà ha avvertito fortemente questo momento di riflessione e l’ha trasformato in un nuovo inizio puntando a un miglioramento sostanziale. Oggi siamo perfettamente in linea con tutte le ultime direttive sul fronte della sicurezza sanitaria. Al B-Roof da sempre consideriamo tutti i clienti uguali, tutti vip, e il valore che siamo in grado di offrire parte necessariamente anche da questo, dal riconoscere quanto sia preziosa la loro salute e la loro esperienza da noi. Dalla cura delle piccole cose essenziali a cui oggi abbiamo dato ancora più valore. Ecco, il nostro vero valore è prenderci cura degli altri ed incarnare, come da sempre il Grand Hotel Baglioni è capace di fare, il forte simbolo dell’accoglienza vera, genuina, sincera, autentica! È proprio vero che sono le difficoltà a mettere in risalto i nostri veri valori. Abbiamo anche progettato un nuovo sito internet, capace di capace di comunicare e far conoscere maggiormente l’azienda: www.b-roof.it.
Cosa augurate ai vostri clienti?
Ai fiorentini e a chi leggerà questa intervista vorrei trasmettere questo messaggio: venite a sognare con noi perché il B-Roof è davvero un sogno! 

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