Villa dei Fiori & Riobo: cosa succede quando i grandi di Gallipoli non fanno eventi?

Pubblicato il 16 aprile 2021

Villa dei Fiori & Riobo: cosa succede quando i grandi di Gallipoli non fanno eventi?

Siamo stati a trovare Roberto di Villa dei Fiori e Paolo di Riobo, i due fratelli imprenditori che insieme seguono gli eventi di un sacco di gente in una delle discoteche più belle di Puglia e nella Villa in cui si fanno i matrimoni più scenografici della nostra Regione e non solo.

26 anni di Riobo questa estate, l'anno scorso dovevate dare una grande festa per il 25esimo, raccontami invece come andata.
In quella realtà così tragica dell'anno scorso, siamo riusciti ad aprire per 18 giorni in tutta l'estate con tutti i controlli del caso. C'è da dire che abbiamo svolto l'attività con tanta inventiva: tante cene spettacolo, nessuna live, il ballo è stato limitato. Un'attività molto diversa da quella a cui siamo abituati e  abbiamo ridimensionato tutto per poter sopravvivere quei 20 giorni.


Come rispondi alle accuse di chi ha accusato Emiliano del fatto che le discoteche aperte siano state la causa dell'aumento dei contagi?
secondo me l'anno scorso ci sono state tante situazioni contraddittorie: nei centri storici c'erano moltissimi turisti assembrati senza protezione e senza regole. Noi, invece, vivemao situazioni assurde di super controlli. Avevamo 35 persone per la sicurezza, facevamo tenere la mascherina in pieno agosto. Diciamo che con le discoteche hanno semplicemente trovato un capro espiatorieo


L'anno scorso infatti c'è stato tutto un pullulare di feste abusive...
Esatto, non puoi fermare la gioventù. Meglio allora secondo me dargli una realtà controllata piuttosto che si trovino in tanti in casa o sulla spiaggia senza nessun controllo.

Roberto, e nel settore wedding come è stato?
E' stato una anno tragico, non abbiamo fatto nulla. Pensa che con la nostra attività avevamo programmato 18500 eventi in tutta la Puglia, di quelli ne sono stati fatti circa 300. A Villa dei fiori abbiamo fatto il 3% di quelli che avevano prenotato. C'è da dire che quei pochi si sono svolti bene, perché ci sono grandi spazi nella sala ricevimenti, anche più che al ristorante, è l'ideale per mantenere il distanziamento. In quel lasso di tempo in cui ci è stato permesso, abbiamo fatto gli eventi con tutti i crismi della sicurezza: Villa dei fiori ha 10000 mq, se ci metti 100 persone calcoli da solo quanto spazio ha ognuno... Poi noi potevamo fare tutto all'aperto, era agosto e si stava benissimo.


Ora, state aspettando di capire cosa succederà questa estate?
Abbiamo già cancellato il lavoro di marzo, aprile e maggio. Per quello di giugno stiamo temporeggiando per capire la situazione e per farlo capire alla gente che è la cosa più importante. La realtà è che se qualcuno ci chiede: "Possiamo fare un matrimonio?" Noi non sappiamo cosa rispondere.

Dunque come ve la immaginate l'estate 2021?
Roberto: la stiamo aspettando, la vorremmo immaginare con una ventata di positività, sperando di ripartire a giugno. Noi siamo pronti.

Tu quindi immagini una situazione come quella di quei matrimoni di agosto scorso?
Sì penso di sì, le persone hanno voglia di sposarsi finalmente... nel frattempo è successo pure che le coppie scoppino: abbiamo avuto anche 5 eventi annullati per esaurimento nervoso, diciamo che hanno capito prima di sposarsi che non era cosa...

Paolo, e riguardo ai giovani che hanno tanta voglia di ballare, cosa pensi che succederà questa estete?
Noi speriamo che i giovani ritornino in Puglia: all'estero stanno già preparando molte cose e sono già pronti. Speriamo che ci possano vaccinare tutti per poter vivere almeno luglio e agosto in modo sereno. Anche per poter dare spazio ai nostri 100 dipendenti, che al momento sono a casa.

E da conoscitore del mondo della notte, come cambierà da qui in avanti il modo di andarsi a divertire?
Già vedo tantissima gente che si estranea e vive di contatti virtuali sul web. A me non paice quella situazione, io vedo i miei figli chiusi molte ore nella loro stanza, comunicano con il web e vivono questa realtà. Noi eravamo più abituati al contatto fisico...

Tra 26 anni fa, l'estate dell'86 quando si cominciò con Riobo, e l'estate del 2019 che differenze c'erano nel modo di fare dei ragazzi?
Sicuramente i ragazzi son cambiati, siamo nella terza generazione che seguo! E' cambiato lo stie di musica, ora va molto la Trap che appartiene poco al mondo del club e del divertimento: la Trap è arrabbiata, contesta, è un altro modo di vivere e di rappresentarsi.
Noi ovviamente useremo questa musica e penseremo a cosa proporre per far divertire i ragazzi con quello che amano. Oggi, per esempio, è tornato moltissimo il live, cosa che si faceva 30 anni fa.
Stiamo pensando anche di costruire più segmenti: per i giovani (18 - 20 anni) e poi uno spazio per chi ama invece una serata live con la cena. Avremo due Riobo in uno.


Roberto, invece secondo te come cambierà il modo di organizzare un matrimonio? Al sud soprattutto che ci teniamo così tanto
Innanzi tutto stanno riducendo il numero delle persone: qui al sud eravamo abituati a sempre 130 - 150 persone, ma si arrivava anche a superare le 200. Ora la media si è abbassata tantissimo: siamo sulle 80-100. Probabilmente un po' questo è accaduto per le restrizioni, un po' per le economie ridotte di questo periodo.
Inoltre nessuno programma come un tempo un anno primo, ma optano per il last minute.

Villa dei fiori esiste da 10 anni, c'era già un cambiamento in corso?
No, assolutamente, sono numeri che si sono attivati dall'ultimo anno.

E cosa mi dite sui ristori?
Roberto: dal mio punto di vista il ristoro più importante è quello di darci delle indicazioni per poter riaprire e lavorare. il resto è irrisorio, non so quanta forza avremmo ancora per tenere queste realtà chiuse. Se non ci fanno aprire, noi, come tante altre strutture, non ce la faremo.
Quella percentuale che calcolano per risarcirci delle perdite subite nell'ultimo anno, non serve nemmeno a fare la manutenzione della struttura, il mantenimento di queste strutture ha cifre importanti. Per esempio dobbiamo pagare l'Imu e la Tari, anche quando siamo chiusi.
Restiamo però fiduciosi e speranzosi, e vogliamo pensare che dal primo di giugno ripartiremo.

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