(Questo evento è passato)
LOCATION, NOME, STORIA:
- Il Murex Brew Pub prende in prestito il suo nome dal termine latino murex che significa roccia, materiale principe del territorio dell’altopiano murgiano.
- Il locale che lo ospita è ricavato in quel che erano le fondazioni del famoso Castello di Altamura, infatti il piazzale antistante è tutt’oggi chiamato Piazza del Castello.
- Come suggerisce il suo pay off, Murex nasce per incontrarsi, bere e mangiare.
L’AMBIENTE E LA POSIZIONE:
- Il pub è posto al di sotto del piano stradale; vi si accede da una comoda e ampia scalinata che consente l’ingresso nei locali sottostanti, caratterizzati da meravigliose volte a botte.
- Si presenta come un locale sobrio, con tufo e pietra a vista e un intenso gioco di luci che crea un’accogliente e calda atmosfera.
- Prevalenti sono i toni rossi delle sedute in pelle degli sgabelli, delle candele, dei tovaglioli e persino dei tappi di bottiglia. La passione dell’accoglienza si percepisce già da qui.
- I tavoli in legno massello di rovere spazzolato sono pregiati e spaziosi e contornati da comode sedie dello stesso materiale.
- I locali che oggi ospitano il Murex, erano sede di un’enoteca dal design molto particolare di cui è stato conservato gran parte dell’arredo o trasformato in modo creativo.
- In un passato meno recente, invece, i locali erano una stazione di riposo di cavalli con annessa osteria.
- È un posto che trasuda storia senza però appesantirne l’esperienza gastronomica del cliente ma, piuttosto, arricchendola con l’impressione di essere in un locale esclusivo e di nicchia. In questo anche la musica fa la sua parte.
FOOD&BEVERAGE:
-Il Murex ha una produzione propria di birre artigianali che provengono dall’omonimo birrificio di proprietà situato ad Altamura e pluripremiato con due medaglie d'oro al concorso mondiale “Brussels Beer Challenge” nel 2014.
- Le birre insignite e che oggi spopolano al Murex sono la Federiciana ambrata 6% (IPA), realizzata con luppoli d’aroma dal sensore fruttato e la SuperAmbrata rossa doppio malto 7,5% (Abbazzia), dal gusto più gentile.
- Completa il trio delle artigianali più vendute, la Suprema: una blanche ovvero una bionda dal sapore più dolce. Tutte sono poco gasate, non filtrate e realizzate con malto d’orzo senza succedanei. Roba da veri intenditori!
- E se proprio non ti piace la birra, anche con il vino caschi in piedi: Cantine Ferri, Primitivo Salento, Negroamaro Salento, Aglianico del Vulture ecc… Parliamo di vini che hanno vinto anche delle stelle Michelin. D’altronde un locale che ospitava un’enoteca non poteva di certo sfigurare!
- Per la parte food c’è l’imbarazzo della scelta tra pancetta a staffa, capocollo di Martina franca, una linea di hamburger tutta da scoprire, puntine di suino affumicate arrosto, tagliata irlandese, wurstel artigianali del Trentino e altri prodotti a km 0 come i panini con fette di pane di Altamura cotto a legna, pucce con semola rimacinata, omelette e taglieri di salumi e formaggi.
- Un capitolo a parte merita la specialità del locale ovvero “U Culstrin”: un panpizza d’altri tempi tramandato da nonna Maria Fiamma; solo per dare un indizio curioso: l’amato imperatore Federico II ne era ghiotto.
Da periferia irrequieta a distretto culinario affermato: Centocelle è oggi una certezza per chi ama mangiare bene. Un tour fra street bar, street food, panini, taglieri ed enoteche ormai a un passo dal diventare storiche
Uno dei quartieri più autentici della capitale è anche uno scrigno di sapori romani doc, con una particolare attenzione al quinto quarto