​A cena nelle trattorie storiche di Milano che vanno ancora alla grande

Pubblicato il 3 marzo 2025

​A cena nelle trattorie storiche di Milano che vanno ancora alla grande

Alcune cose non cambiano mai. Ma non solo, diventano forse ancora più interessanti col passare degli anni. E non succede solo per un buon whisky ma anche per una trattoria storica milanese. Ci sono locali sparsi per la City che, pure restando fedeli a loro stessi, riescono ad essere maledettamente fighi e contemporanei. Mica facile perché stiamo parlando di trattorie e osterie della Vecchia Milano. Ristoranti che per un milanese sono un po’ un rifugio, oltre che un posto dove mangiare un’ottima cotoletta. Vorrei fare un giro in quelle che per me sono le trattorie dove sentirmi a casa, dove so che posso sempre ordinare un risotto giallo oppure un ossobuco e piselli, ma anche polenta e cassoeula. Ma volendo pure mondeghili, nervetti e riso al salto. Per la cotoletta è meglio quella con l’osso o l’orecchia di elefante? Non c’è una risposta giusta e una sbagliata, c’è solo tanto gusto che si fonde con la tradizione, pur rimanendo assolutamente sul pezzo e perfettamente attuale. Uè Milan l'è proprio un gran Milan.

Trattoria Sabbioneda

Per valutare la qualità della cucina di una trattoria milanese, io ordino sempre una cotoletta. Sembra facile, , ma prepararla a regola d’arte è impresa tutt’altro che scontata. La cottura, per esempio, deve essere perfetta, come la doratura dell’impanatura e qui c’entra il burro chiarificato. La cotoletta della Sabbioneda era perfetta. Sono stato a cena un mesetto fa e ho riscoperto la Milano di qualche tempo fa. Location assolutamente spartana, siamo in via Tadino, non distante dalla Centrale e da Porta Venezia, ma sicuramente autentica. Al tavolo sono arrivati anche dei nervetti e ossobuco con polenta. Foto di moto appese alle pareti di legno, clima informale e familiare. Si sta bene seduti, senza fretta, a chiacchierare e a mangiare, senza badare a quello che non serve. Il tiramisù forse era un po’ troppo freddo. Il conto onesto, poco più di 20 euro a testa, vino della casa compreso.
Trattoria Sabbioneda da Romolo - via Alessandro Tadino 32, Milano - tel. 0229521014

Al Casottel

 Una trattoria che riesce a rimanere autentica senza sembrare datata. Non è semplice, ma Al Casottel, in zona Corvetto, la magia si compie. Il ristorante è ospitato in un casale ristrutturato, da oltre trent’anni, se non di più. Dà l’impressione di trovarsi ai margini della campagna, pur restando a Milano. L’ambiente è essenziale e diretto, senza fronzoli. Un locale genuino, come piace a me, dove conta la sostanza, non l’apparenza. Il menu è schietto, con piatti come pasta e fagioli, bollito misto e trippa. Con la bella stagione, è un piacere pranzare all’aperto, ma con l’inverno alle porte cresce la voglia di gustare questi sapori rustici anche al riparo della sala interna. Magari ordiamo pure qualcosa di caldo per iniziare.
Al Casottel - via Fabio Massimo 25, Milano - tel. 0257403009

San Filippo Neri

Continuiamo il giro in un’altra trattoria che sembra rimasta ferma nel tempo. In viale Monza c’è la Trattoria San Filippo Neri, un’altra tappa praticamente obbligata. C’è un grazioso spazio esterno, che tornerà buono con la bella stagione. In attesa che il sole torni a scaldare il cuore, ci rinfranchiamo lo spirito mangiando qualcosa dentro anche perché, a dirla tutta, lo spazio non manca. Buona anche qui la cotoletta, cotta a puntino e non troppo unta. Si può optare anche per mondeghili con le patate e polenta oppure nervetti. Ogni sera c’è qualcosa di nuovo da assaggiare. Il conto è onesto. Come il posto.
Trattoria San Filippo Neri - viale Monza 220, Milano - tel. 0284344847

Trattoria Arlati

Tradizione sì ma con stile. La Premiata Trattoria Arlati è un simbolo della tradizione milanese ma con un tocco di eleganza che rimanda indietro nel tempo, agli anni d’oro. Se ne sta qui da anni e lo fa con un certo gusto. Lo si può ritrovare sulle pareti con quadri e suppellettili ricercati, ma soprattutto nei piatti della cucina che sono, appunto, un inno al gusto. Alle volte più capitare di avere la sensazione di essere più in un museo che in una trattoria. Sarà per il legno intarsiato o per le luci colorate che danno quel tocco di classe sparato dalle lampade liberty. Venire qui significa, prima di tutto, apprezzare il luogo e, solo in un secondo momento, la cucina. Non che sia secondaria, intendiamoci. E per convincersi basti assaggiare l’ossobuco con riso giallo al salto. È tutto in perfetto equilibrio, tra passato e presente, con il futuro che non ha fretta di prendersi il suo spazio.
Premiata Trattoria Arlati dal 1936 - via Alberto Nota 47, Milano - tel. 026433327

Trattoria Ambrosiana

A Niguarda la Trattoria Ambrosiana è un punto di riferimento praticamente dagli anni ’50. La location rispetta perfettamente il mood, con uno stile rustico ma per questo non poco curato. C’è una sorta di eleganza, quella senza tempo, della Milano più autentica, che si fa apprezzare ancora di più in questi tempi moderni che, pare, abbiano perso ogni riferimento. E allora il rimedio migliore è quello di riscoprire la tradizione, imparando dal passato. E da imparare c’è ancora molto, iniziando da una cotoletta preparata come si deve. Si parte da qui e, quasi quasi, non si finisce più.
Antica Trattoria Ambrosiana - via Paulucci di Calboli Fulcieri 30, Milano - tel. 3937505247

Circolo dei Combattenti e Reduci di Porta Volta

Una chicca fuori dal tempo e difficile da immaginare dalla strada. All’interno dell’antico Castello Daziario di Porta Volta, praticamente dove comincia Chinatown, con il Monumentale sullo sfondo, c’è il Circolo dei Combattenti e Reduci, un piccolo angolo della Milano di una volta dove si può fare un aperitivo, ma anche mangiare qualcosa. C’erano i tavoli coperti dal pergolato, con il tavolo da ping pong e il biliardino, quando ci andavo d’estate. L’atmosfera era vintage ma sapeva miscelare le antiche tradizioni con la freschezza giovanile di chi se ne sta seduto ai tavoli a ridere e a giocare a carte. Saranno passati più di dieci anni, ma a me sembra ieri. E succede sempre così se si entra al Circolo dei Combattenti: pare di stare sospesi nel tempo e si sta tremendamente bene.
Circolo Combattenti e Reduci - via Alessandro Volta 23, Milano - tel. 026575872

Trattoria La Madonnina

Una storia che va avanti da oltre tre secoli. La trattoria più antica di Milano è la Madonnina, non troppo lontano dal Naviglio Pavese, in zona Bocconi. L’atmosfera è un po’ quella del bar sport anni 60-70, con una proposta di cucina che fa della tradizione la sintesi perfetta di praticamente ogni pietanza. Ossobuco con risotto, rustin nègaa, l’immancabile cotoletta e la cassoeula. Ottimo come sempre il riso al salto. Dopo oltre trent’anni ha cambiato gestione, con una proprietà più giovane ma in grado di preservare il bagaglio della memoria. Merito anche della cucina che fa lavorare ancora gli stessi cuochi.
Trattoria Madonnina - via Gentilino 6, Milano - tel. 0289409089

Osteria alla Grande

Cucina casalinga, porzioni generose e prezzi moderati. L’Osteria alla Grande è il posto giusto per mangiare qualche piatto della tradizione milanese, in un ambiente tipicamente da osteria. Mondeghili, risotti, coroletta, trippa e ossobuco. L’offerta è sempre questa, ma su ordinazione si può anche richiedere la cassoeula con verze e polenta. Molto invernale, squisitamente milanese. Arrivati il dolce, io reputo meritevole di un assaggio la torta di pesche e cioccolato. Una delizia.
Osteria alla Grande - via delle Forze Armate 405, Milano - tel. 0248911166

Foto di copertina dalla pagina Fb di Trattoria San Filippo Neri.

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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