Cene e cenette nelle osterie di Padova: 5 da provare
Pubblicato il 20 ottobre 2022
Riscoprire la giusta lentezza che richiede l’atto di mangiare, è forse una delle più grandi cose che ciascuno di noi dovrebbe fare. Ri-imparare ad ammirare e lasciarsi ammaliare, consapevoli che se mangiare è certo una necessità, godersi qualche ora spensierata di fronte ad un buon piatto è non solo uno dei grandi piaceri della vita, ma anche un’occasione per vivere il “qui e ora” che spesso dimentichiamo di fare.
Ad aiutarci a riscoprire tutto questo, a mio avviso, vi sono le osterie – baluardi tra noi e la rapidità della vita vissuta – perché qui, sai quando entri, mai quando esci. Se poi, comunque, ne esci felice e pagando il giusto; beh cosa c’è di meglio?
Prepara lo stomaco, affina il palato ed entra in un mondo parallelo a quello della “solita” ristorazione perché qui, i piatti amano esser raccontati perché non sono solo “piatti”, bensì la nostra storia territoriale fatta di tradizioni, studio e amore per la cucina.
Si scrive “Osteria dei Semplici" si legge “posto pazzesco”. Gli ingredienti? Una osteria contemporanea, qualche piatto della tradizione, carni selezionate con attenzione tra le più pregiate in circolazione, uno Chef che sa come esaltarle nonchè la consueta informalità e simpatia che il cliente si aspetta in una osteria, appunto. Il menù poi, stagionalissimo, è uscito da qualche giorno e promette di scaldare i cuori anche nelle giornate più fredde (no problem poi, il locale interno è bellissimo). Si parte con una battuta di Fassona piemontese, si prosegue con un classicone insuperabile come lo gnocco con ragù di corte e si chiude in bellezza con una tagliata di controfiletto di Wagyu A5 originale Giapponese. Che altro aggiungere? Ah sì, non fanno solo carne pazzesca, hanno anche diverse specialità di piatti di pesce con un memorabile millefoglie di baccalà, una selezione di crudi ricercati (come l'ostrica rosa del Delta) o il più classico fritto di mare. Il locale poi, è perfetto per ciascuna compagnia, occasione o tasca (dai 10/11€ a piatto ai 60/70€ per fiorentina o crudi di pesce). Meglio di così?
Osteria dei Semplici, Via Giacinto Carini 1, Padova – Tel. 3888677885
Dell'Osteria al Majo apprezzo ancor prima del cibo l'accoglienza: sempre attenta, sorridente, capace di mettere ciascun cliente a suo agio. Però, ed è chiaramente un però positivo, qui il cibo non è da meno e anzi, è uno dei pochi posti che secondo me riesce a dare il meglio di sè anche con le grosse compagnie, le tavolate rumorose, i compleanni importanti; non è cosa da poco a mio avviso, no? Qui si mangia bene pressochè tutto, si organizzano menù ad hoc per le appena citate "feste" e sono organizzate moltissime serata "a tema" (tieni sempre d'occhio la loro pagina Facebook perchè i posti vanno ogni volta a ruba). E' una cucina semplice e con piatti abbondanti ma sempre ben presentati; particolarmente buoni sono secondo me il baccalà mantecato, le sarde (rigorosamente in saor e con la polenta), i bigoli con il baccalà e le seppie in umido. Serve dire altro? Non penso.
Osteria al Majo, Via Camerini 6, Piazzola sul Brenta (PD) - Tel. 0495590599
Ma che vuoi raccontare di “Da Ottavo” che negli anni non sia già stato detto, impresso a fuoco nella storia della nostra città e nei ricordi di tutti noi che qui, diciamolo, almeno una volta nella vita siamo per forza entrarti! Un locale quasi storico, la cui specialità è la carne di cavallo, unita all’accoglienza di altri tempi, gli interni datati ma che tanto nessuno guarda e la padrona di casa, sempre lei, la compagnia. Le porzioni sono abbondanti, il prezzo è ancora molto competitivo e il posto è perfetto per le grandi tavolate di amici, quelle che vanno a caccia del vino sfuso. I primi sono memorabili, in particolare molto famosi sono gli gnocchi con diversi condimenti tra i quale scegliere: sugo di cavallo e panna e sfilacci uber alles. E poi vabbè: bistecca, costata o straeca di cavallo e la serata è sistemata.
Trattoria Da Ottavo, Via Cavour 5, Rubano (PD) – Tel. 049631878
Una delle più antiche osterie di Padova (e anche una delle mie preferite) è sicuramente Osteria Dal Capo. Qui, non solo si ha la possibilità di mangiare i piatti della tradizione veneta così come “nonna li ha fatti”, con porzioni abbondanti, sugo che non è un condimento ma l’ingrediente principale e tanta onestà: sia nella preparazione, che nel conto. Ma è anche un punto di ritrovo dove amo notare come si fondano tantissime generazioni: dai più giovani che si affacciano alla tradizione, fino ai padovani navigati che si ritrovano nel posto “del cuore” a mangiare i piatti di sempre. Il plus? La possibilità, data dal piccolo ambiente, di chiacchierare con il vicino di tavola, scoprendo sempre nuovi mondi. Sul piatto? Rigorosamente pasta e fagioli.
Osteria Dal Capo, Via degli Obizzi 2, Padova – Tel. 049 663105
Cucina tipica Sarda in pieno inverno? Io dico assolutamente esperienza da fare. Un po’ perché aiuta a non pensare a quanto manchi ancora tantissimo alle ferie estive, un po’ perché la fregula è buona sempre, qualsiasi sia la stagione in cui ci si trovi. Dove andare allora per un giro andata e ritorno in Sardegna, senza muoversi da Padova? Da La Piccola Trattoria, che da circa 22 anni ricorda a tutti noi quanto l’Italia tutta, sia un posto incredibile da vedere, e da mangiare. Non solo fregula con calamaretti, gamberi e carciofi; ma anche l’immancabile porceddu con patate al forno, malloreddus alla campidanese o spaghetti con bottarga di Muggine. Ok sì, e il capocollo di maiale cbt con carciofi sardi e patate al forno non lo vogliamo inserire?
La Piccola Trattoria, Via Rolando Da Piazzola, Padova – Tel. 049 656163
Foto di copertina di Osteria dei Semplici.
Foto interne reperite nelle rispettive pagine social.
scritto da:
Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.