E chi l'ha detto che a Padova siamo provinciali? Ecco i ristoranti che ti portano in giro per il mondo

Pubblicato il 10 luglio 2019

E chi l'ha detto che a Padova siamo provinciali? Ecco i ristoranti che ti portano in giro per il mondo

I timbri sul passaporto non mentono: in Malesia non sono mai atterrata. Eppure, per un attimo, in quel ristorantino di Amsterdam, intenta a gustare la mia ciotolona di zuppa al latte di cocco, ho creduto di essere a Kuala Lampur. Sono certa che è successo anche te, mentre addentavi il double cheese-burger più buono della tua vita e non eri in L.A, ma a Padova.

Le suggestioni gastronomiche sono potentissime: non solo ti portano indietro nel tempo, seguendo la scia dei ricordi, ma trasportano altrove nel mondo, senza preavviso. In poche parole, un teletrasporto che sa poco di fantascienza e molto di curry, salsa bbq, wasabi e coleslaw salad: dipende da quale ristorante etnico di Padova vuoi visitare o meglio, di quale cucina (particolare) del mondo vuoi il timbro sul passaporto di esperto gourmand.

Prima tappa: East Coast (U.S.A)

L'eterna diatriba East Coast - West Coast si risolve in cucina, dopo aver provato le specialità gastronomiche della costa est degli Stati Uniti, a Monselice però. Lob's racconta un nuovo modo di mangiare pesce, più easy (anche nel prezzo) e divertente, perché puoi provare la zuppa Gumbo Carribean, il trancio di salmone alla griglia da 200 gr e 5 gamberi al tegame serviti con salsa cajun, accompagnati da peperoni grigliati e patate fritte dippers, e uno dei fish-sandwich come il leggendario Lob's Roll che segue la ricetta originale del Maine. 
Lob's - Via Cristoforo Colombo 5, Monselice - 0429767354

Seconda tappa: Hawaii (U.S.A)

Stupisci e porta la tua dolce metà nel nuovissimo Ke Poke per una luna di miele anticipata (e da asporto). Il piccolo locale take away prepara le ciotole hawaiiane a base di pesce crudo, verdure e cereali in Riviera Tito Livio, proprio vicino al Bo. Per una pausa rilassante e quasi catartica in pieno "spirito di Aloha" e soprattutto, mai provata prima in centro città.
Ke Poke - Riviera Tito Livio 2, Padova

Terza Tappa: Cina - Corea

Il piatto più tradizionale che puoi assaggiare da Habe è il panino al vapore cinese, il bao. Conosciuto come "foglia del fiore di loto" per via della sua forma caratteristica, è ripieno di carne, pesce e verdure: un vero e proprio street-food asiatico. Poi c'è il ramen, altro piatto popolare sinonimo di energia e nutrimento. Da Habe le tradizioni asiatiche sono alla portata di tutti, da gustare anche passeggiando in questo ormai meltin' pot di culture che è Padova.
Habe - Via Fiume 11, Padova - 0498160500

Quarta tappa: Eritrea (Africa)

Hai mai provato la cucina tipica eritrea? Tante spezie, un po' di piccante e una cucina sostanziosa e semplice che sa stupire per i suoi abbinamenti e le carni particolari anche di struzzo, di bufalo e di antilope. Un modo di mangiare semplice e conviviale (per alcuni piatti le posate sono bandite) che per una volta ha poco a che fare con la dieta mediterranea. Un altro esempio di come le poche pretese sappiano premiare con regali inaspettati.
Dahlak - Via Sorio 73, Padova -  0498710924

Quinta tappa: Persia (Medio Oriente)

Inaugurato nel 1989, il Teheran Pars è forse uno dei primi ristoranti persiani d'Italia. Per esplorare gustativamente i sapori del Golfo Persico, si inizia dagli antipasti come il Mirza gazemi (melanzane, uova e pomodoro) e il Kashk bademjan (melanzane e menta con yogurt). Ma sono i piatti principali a trasportare direttamente nel quartiere di nascita dei proprietari, il "Teheran Pars": spiedini di manzo con riso persiano, zafferano e pomodoro alla brace. Oppure con datteri e uva sultanina. Da veri pashà.
Teheran Pars - Via Ponte della fabbrica 67, Abano Terme - 049812869

Immgine di copertina dalla pagina Facebook di Habe

  • RISTORANTI E CIBI ETNICI
  • CENA
  • PRANZO

scritto da:

Martina Tallon

Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.

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