Che bomba questi sushi di Roma: quelli di qualità, da provare una volta almeno

Pubblicato il 24 febbraio 2025

Che bomba questi sushi di Roma: quelli di qualità, da provare una volta almeno

Leggero, gustoso e raffinato, tra tutti i piatti etnici il sushi è probabilmente quello che più fa battere il cuore e salire l’acquolina a chi ama i sapori esotici. È un piatto affascinante, capace di suscitare innumerevoli suggestioni. Oltre al fatto che è veramente buonissimo e ci fa sentire un po' tutti uomini e donne di mondo, io credo che il motivo per cui è così amato, sia proprio suo aspetto raffinato. Ogni piatto di sushi infatti si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca. Ecco allora che i piatti di sushi sono sempre un tripudio di forme e colori, frutto dell’arte di maestri, che si perfezionano anni nella preparazione ideale del riso, e nel taglio perfetto del pesce. E tutto questo rigore e questa dedizione al bello "molto japanese style" ci attrae inevitabilmente. Sedersi al bancone e guardare i sushimen a lavoro è proprio come godersi uno spettacolo, è quel "quid" che trasforma una cena esotica, in una vera esperienza. Fortuna che ormai non c’è bisogno di andare a Tokyo per assistere allo show e basta andare in giro per la Capitale per imbattersi in ristoranti con cucina a vista, che propongono sushi. Il fascino del sushi per noi italiani, è poi anche quello di un piatto simbolo, che rappresenta l’identità del paese del Sol levante e recarsi a mangiare sushi tra porte scorrevoli, tavolini bassi, kaizen, musica e arte giapponese, permette anche a chi Tokyo non la vedrà mai, di viaggiare un po' con la fantasia verso questa terra lontana. Perfetto per spettegolare con le amiche, divertente in coppia per sognare il prossimo viaggio, utilissimo per rompere il ghiaccio in un primo appuntamento, magari spiegando al tuo partner come si usano le bacchette, è così che il sushi ormai si è fatto largo nella nostra quotidianità. Nella Capitale la moda dei sushi restaurant è inesauribile da anni, così ne sono nati tantissimi e nel tempo al sushi tradizionale si sono affiancate diverse declinazioni fusion. Purtroppo le fregature per i sushilovers non mancano, poichè gli indirizzi simil giapponesi con materie prime scarse e formule all you can eat, sono quelli più diffusi. Ecco allora la nostra selezione di 8 indirizzi per mangiare un buon sushi di qualità a Roma tra tradizionale, fusion e fuori dagli schemi 

Il sushi come in Giappone al Verano


Nel vivace quartiere studentesco di San Lorenzo a due passi dalla Sapienza c’è un sushi-bar che punta tutto sulla materia prima di qualità e il rispetto della tradizione nipponica. Si chiama Kiko Sushibar del maestro del sushi Atsufumi Kikuchi. L’ambiente si articola in tre sale e si caratterizza per essere molto essenziale e moderno, forse un po' freddo ma elegante. La prima cosa che noti è il grande bancone del sushibar all’ ingresso. Qua puoi sederti per mangiare e nello stesso tempo osservare le abili mani dei cuochi dare forma a nigiri, sushi, maki e sostanziosi chirashi. Oppure puoi sederti nella sala successiva da 45 coperti, dove ordinare a la carte o fare una degustazione (da 60-80€) con zuppa di miso, tartare, nigiri assortiti, tempura e pescato teriyaki. Ti consiglio di assaggiare i Nigiri di gambero rosso di Mazara del Vallo, le capesante e poi l’unagi (anguilla laccata) che mi fa letteralmente impazzire. Cosa da non sottovalutare è che qui trovi anche cose insolite come le ikura (uova di salmone dell’Alaska) e il Toro, quello vero (la pregiata ventresca del tonno rosso mediterraneo). Sfiziosa pure l’insalata Kiko: lattuga, cetriolini, erba cipollina, salmone, capasanta, tonno, ricciola, uova di pesce volante e salsa Kiko. Da bere sake e una piccola selezione di vini.
P.le del Verano, 90, Roma. Tel. 0694849822 

Il sushi classico del quartiere Trieste


Nel quartiere Trieste quando voglio mangiare un buon sushi non ho dubbi e vado da “papà”. No non ho un genitore giapponese! Parlo del ristorante specializzato in cucina della regione del Kansai, Otosan (che vuol dire papà in giapponese): in questo angolo di Giappone moderno, intimo e curatissimo, si possono assaporare sashimi e sushi all’insegna della tradizione. Tutto rivestito in legno di rovere, ha una bella sala, da 54 coperti, decorata con un bassorilievo che evoca le squame di pesce e lampade basse a forma di copricapi orientali. L’atmosfera non potrebbe essere più nippochic e le materie prime sono fresche e lavorate a vista. L’ offerta sushi è ampia e variegata con nigiri (anche in versione flambè), uramaki, temaki, sahimi, hosomaki, chirashi e onigiri. La vera perla però sono i sushi special dello chef giapponese come l’hot spicy hot maguro roll, con tartare di tonno piccante, patata fritta e tanta salsa piccante. Io consiglio anche lo squisito Otosan roll, con calamaro in tempura ricoperto da mango, mandorle croccanti e una speciale salsa di mango dello chef. E se non ami il pesce crudo c’è una vasta offerta di piatti cucinati tipo l’Okonomiyaki, una tipica” frittata” giapponese, il maguro Katsudon ovvero una cotoletta di tonno fritta dorata o il doteiaki un buonissimo manzo cotto a bassa temperatura che ti si scioglierà in bocca. Da bere? Sake, come non ci fosse un domani.
Via Nemorense, 101, Roma. Tel. 0645552486

Il sushi giappo-romano al Vaticano


Elegante ma informale, in zona Vaticano c’è il ristorante giapponese Nakai, dove lo chef e titolare Koji, giapponese di Kobe, da dieci anni in Italia, serve un sushi strepitoso, che mixa tradizione nipponica e capitolina in un modo tutto suo. Tonno, salmone, ricciola, gamberi rossi, il pesce di primissima qualità è superfresco, e arriva ogni giorno per trasformarsi in nigiri, uramaki, hosomaki, carpacci e tartare deliziose. Accanto ai classici qua puoi assaggiare meraviglie fusion come l’uramaki con tempura di gamberi e avocado, avvolto con spigola e foglia di shiso, e un topping di gamberi rossi, crema di avocado e tartufo nero. Tra i miei preferiti pure la Tartare di dentice allo yuzu, top di carciofi croccanti, bottarga e salsa di sesamo bianco. Gustosi, creativi ed equilibrati anche i piatti cotti come i noodles o il riso dove gli accostamenti tra oriente e occidente sono apparentemente più arditi ma funzionano benone. Su tutti consiglio i takoyaki rivisitati con ragù di polpo e la gricia Nakai style, con tagliolini giapponesi pancia di maiale home made, cipollotto e pak choi, salsa di soia, zenzero fresco e una spolverata di pecorino romano. E se vuoi un’esperienza ancora più esclusiva sappi che qui puoi prenotare lo chef’s table, dove in una sala segreta lo chef Koji cucinerà una cena speciale sotto gli occhi tuoi e di pochi altri ospiti fortunati. Beati loro!
Via di Santa Maria alle Fornaci, 14, Roma. Tel. 065133215

Il sushi gitano e fuori dagli schemi al Pigneto


Atmosfere gipsy, sushi fusion, verticali di sakè e mixology d’autore, al Pigneto c’è un locale veramente fuori dagli schemi, che sa come mixare questi elementi per stupire. 18 posti e un bancone che sembra il palco di un teatro, The Gipsy Bar, famoso al Pigneto per il suo salotto bohemienne, tutto velluti e luci soffuse, è dal 2018 tappa fissa per chi vuole fare un’aperitivo di tendenza, sorseggiando cocktail strepitosi. Oltre a bere bene, però devi sapere che qua si mangia pure un originalissimo sushi rivisitato con ingredienti mediterranei, e suggestioni persino romane. A base di pesce e carne freschissimi e proposto in abbinamenti di sapori insoliti, quanto ben riusciti, il sushi qui è una bomba! Il tocco dello chef è nel riso: più croccante di quello tradizionale, ha una consistenza unica. Per farti capire cosa intendo per sushi fusion, qui puoi assaggiare l’intrigante uramaki Gasperino con frittatina alla romana, guanciale di Amatrice, pepe con crema di pecorino romano, guanciale croccante e sesamo; oppure l’ottimo uramaki be beef con tartare di manzo speziata con olive taggiasche, capperi, sriracha thai e erba cipollina, carciofo condito, avocado, mayo giapponese, salsa teriyaki e sesamo. Agli uramaki si aggiungono poi poke, tartare e appetitose madeleine di riso salate.
Via Ettore Giovenale, 14c, Roma. Tel. 3398391792

Il sushi autentico tutto “in famiglia” a Mezzocammino


A Mezzocammino, vicino all'Eur, se vuoi sentire tutto il gusto del mare fin dal primo morso c’è Nomisan, un piccolo e intimo ristorante, autenticamente nipponico, specializzato in sushi. Nato dall'amore tra la giapponese Chikako e l’italianissimo Massimo, è gestito in famiglia con le loro figlie. Il menu è vasto e propone svariate ricette tradizionali giapponesi, ma il pezzo forte è assolutamente il sushi e tutti i crudi di pesce fresco che arriva ogni giorno da Fiumicino. Pensa che quando è periodo trovi pure capesante e ricci di mare freschi, perciò occhio anche ai fuori menù perché la proposta varia sempre insieme al pescato e alla stagione. Qui il Gran Crudo di pesce, è da perdere la testa con tonno, salmone, scorfano, ostriche, gamberi e ogni ben di dio che il mare propone. In carta anche soba, ramen, bao e gyoza. Un po' costoso ma vale la pena per godersi un sushi da manuale con materie prime eccellenti. Ricca selezione di etichette giapponesi da gustare a fine pasto. Consiglio un bicchierino di shochu per chiudere in gloria il pasto.
​Viale Gianluigi Bonelli, 237, Roma. Tel. 3428036080

Il sushi di classe a Ostiense


Raffinato ed autenticamente giapponese Sushisen è quel posto a cui penso se voglio fare bella figura con un ospite. Qui si possono gustare pietanze tradizionali e innovative, preparate con i migliori ingredienti freschi e di stagione dallo chef Eiji Yamamoto originario di Hokkaido e dalla sua brigata tutta giapponese. Alghe, yuzu, soya, miso, spezie, aromi e molti altri condimenti vengono reperiti instancabilmente in Giappone, dal proprietario Giuliano Kunhiro. Accogliente e raffinato, in stile zen, progettato da architetti nipponici, ti accoglie sia al kaitenzushi, dove scegli ciò che vuoi dal tipico nastro coi piattini colorati sia in una sala più intima con diversi tavoli dove ordini alla carta. Inoltre con il menu Omakase, puoi affidarti allo chef per una degustazione di piatti molto ricercati. Nel menù non mancano sashimi, sushi e uramaki vari, oltre a carne e dolci a base di the matcha, yuzu e altri ingredienti tipici. Da provare i tanti sakè, alcuni anche rari, e gli Shochu, i distillati giapponesi, come lo Shiso Shochu fatto con le foglie di Shiso.
Via Giuseppe Giulietti, 21A, Roma. Tel. 065756945

Il sushi mediterraneo sulla Nomentana


In un casaletto sulla Nomentana con un piccolo e curato giardino, non lontano dal Raccordo e da Montesacro c’è Sushita, Ristorante di Sushi - Japanese Fusion Restaurant, un po' giappo, un po' italiano. Se fuori non sembra giapponese dentro le sobrie atmosfere orientali ritornano potenti e con un pizzico di eleganza. Il motivo per cui però lo consiglio è il menù all’insegna dell’incontro tra le ricette e gli ingredienti giapponesi, con il gusto e le materie prime italiane. Quello che apprezzo è che il pesce è fresco, vario e di qualità e il sushi viene interpretato in maniera molto creativa. Un esempio? L’uramaki Italy, dove un cuore di tonno, fagiolini e zucchine è avvolto in un sashimi di salmone, pomodorino secco e olio al basilico della casa. Il mio preferito però è l’Uramaki Pineto un roll con gambero in tempura e zucchine al centro, ricoperto di gambero rosso di Sicilia, maionese artigianale al basilico e pinoli. In carta vasta scelta di sushi, sashimi, nigiri, uramaki, carpacci, gunkan, sushiburger e tante proposte di ricette cotte da leccarsi i baffi come gli Udon all'arrabbiata di polpo, i bao o i gyoza.
Via Nomentana, 1051, Roma. Tel. 0686800950

Il sushi di carne a Centocelle


A Centocelle c’è una piccola bottega che da anni ammalia i carnivori romani con una proposta di sushi di carne unica nel suo genere. Nata da una storica macelleria di quartiere, Fassangue è una piccolissima bottega con cucina che offre però uno strepitoso menù incentrato sulla carne cruda freschissima, da allevamenti italiani non intensivi, e selezionata da Enzo macellaio da tre generazioni. Dietro c’è la passione di 4 amici( Lucia Caputo, Marco D'Auria, Fulvio Emanuele e Ramona Rossi), che nel 2018 decidono di apire questo locale sui generis un po' caffetteria speciality coffee, un po' ristorante, un po' macelleria. Il menù è ricco di citazioni cinematografiche e i crudi di carne la fanno da protagonista. Quello che però mi ha spinto a tornare qui più volte sono però i sushi e sashimi di Scottona piemontese: i nigiri con riso, tartare, granella di pistacchio, i “california roll” con riso giapponese, alga nori, avocado, tartare,mandorle e mayo al curry, i divertenti Uramaki carbonara con riso, tartare, carbocrema e guanciale, e gli Hosomaki con riso, alga Nori, tartare, cipolla crispy e guanciale croccante solo per nominarne qualcuno. Non mancano gustosi sashimi di filetto di Scottona crudi ma anche appena scottati su una mattonella di sale. Completano l'offerta tartare, panini e carpacci. Da bere ottimi vini e birre artigianali.
Via delle Palme 76, Roma. Tel. 0652728824

Foto interne tratte dalle pagine FB dei rispettivi locali.
In copertina Nakai.
  
 
 
 
 

  • RISTORANTI E CIBI ETNICI

scritto da:

Valentina Franci

Giornalista freelance, romana e sommellier Fis, scrivo da anni su varie testate enogastronomiche online, tra cui Mangia&Bevi. Ho iniziato occupandomi di cultura, spettacoli, viaggi. Folgorata dalla cucina gourmet, sono un'edonista che esplora il mondo in punta di forchetta e ve lo racconta.

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