Il Sommariva riapre a Treviso, tra memoria, gelato e un futuro più concreto

Chi ha vissuto Treviso tra gli anni Sessanta e Novanta, il Sommariva se lo ricorda bene. Non era solo una gelateria: era un punto d'incontro, una tappa obbligata, un luogo dove portare i bambini e scambiare due parole con chiunque. Poi la trasformazione in paninoteca, il declino, la chiusura. E infine il vuoto. Uno di quei locali che, anche da spenti, continuano a far parlare di sé.

Oggi, dopo anni di abbandono e tre di lavori, il Sommariva torna a vivere. La nuova gestione e il restyling sono firmati Feltrin, famiglia già nota per la gelateria di Spresiano.

L’intervento non ha cancellato le tracce del passato: la scala centrale è ancora lì, aggiornata ma riconoscibile. L’interno è stato rinfrescato, i colori sono più moderni, ma senza scivolare nel manierismo. Il plateatico affacciato sul Sile fa il resto, offrendo un angolo raro di quiete nel centro.

L’offerta gastronomica è centrata sul gelato artigianale, ma non manca una caffetteria con servizio continuato, pensata per accogliere un pubblico vario, dagli habitué mattinieri alle famiglie del pomeriggio.

Più che un “nuovo inizio”, Sommariva sembra voler essere una ripresa del discorso interrotto. Non si parla di rivoluzione, ma di restauro. E, a giudicare dal viavai dei primi giorni, forse era proprio quello che serviva.

Feltrin Sommariva
Corso del Popolo - Treviso