In questi 6 locali del Padovano si mangiano tartare e battute di carne da perderci la testa

Pubblicato il 9 novembre 2022

In questi 6 locali del Padovano si mangiano tartare e battute di carne da perderci la testa

Perfetta come antipasto (magari pure da condividere), imbattibile come piatto unico, soprattutto perché si sposa alla grande con le verdure di punta di ciascuna stagione rendendola così un piatto evergreen di cui nessuno dovrà mai privarsene, né in estate né in inverno. Ha molto spesso un costo contenuto, anche quando è realizzata con ingredienti di alta qualità ed è possibile servirla in tantissimi modi differenti: al naturale, piccantina, con o senza uovo, con più spezie, con meno spezie...E poi, diciamocelo, conserva e forse lo farà ancora per molto, quel fascino un po’ retrò un po’ modaiolo che da sempre la contraddistingue!
Lo so, state pensando alla pizza, ma io parlavo della tartare. Però ora lo potete anche dire: “ohhh, ha ragione, non ci avevo pensato!”
Qui, alcune tra le mie preferite!

Il pit-stop fiorentino 

Da Passando per Firenze, la ciccia è una cosa seria e, con un nome così, come potrebbe essere altrimenti? Non a caso qui la tartare è proposta in diverse e soprattutto "insolite" varianti. C'è la "tartare al coltello Pieraccioni" con tartufo nero, crumble di pecorino e nocciole servita poi con bufalina e pomodori secchi. C'è la "tartare al coltello Neoclassica" con fior di cappero, cipolla di Tropea e tuorlo d'uovo, servita poi su un cestino di parmigiano con salse a parte. E infine, top per l'autunno, ecco la tartare alla crema di zucca, crema di gorgonzola, mandorle e salvia fritta. Goduria totale! Tutt'attorno, un locale pazzesco e curato in ogni dettaglio, acqua liscia toscana compresa! 
Passando per Firenze, Via Adriatica 63, Padova - Tel. 3896530544

La braceria in stile Liberty

Pasticceria Wiennese ha da poco ampliato l’offerta del suo storico locale di fatto sdoppiandosi: da una parte il “solito” tripudio di cioccolata, pasta e tradizione e dall’altro una sala bellissima in stile Liberty con cucina a vista e un solo cuore: la brace, Brace & Cantina Wiennese, appunto. Qui l’attenzione alla filiera e alla sostenibilità sono maniacali, tanto quanto il saperli mettere sul piatto, ovviamente. Se poi si parla di tartare beh, la scelta è ampia: “mediterranea” con aneto, olio extra vergine, rosmarino e salsa rosa; “classic” con senape di digione, pepe nero, acciughe e olive e “nature” con olio extra vergine, sale blu di Persia e limone. È un piatto questo, pensato unicamente per il menù della cena e servito in porzione antipasto.
Wiennese Brace & Cantina, Piazza Francesco Petrarca 16, Padova – Tel. 0498761122

Il locale moderno

L’Ombra che Conta di Abano si sarà anche rifatta il look di recente, salendo di un gradino nella lista dei locali bellissimi, ma non ha perso il suo smalto e la sua voglia di fare le cose bene, puntando però sempre alla sostanza e smarcandosi dai tanti fronzoli inutili. Ecco perché s’inizia a mangiare da dio ancora prima di ordinare, grazie a un cestino di pane fatto in casa, grissini e focaccia (servita con olio) che mamma mia non so neanche come spiegarla la bontà. Qui poi il piatto di tartare è un grande classico (pensato per essere un secondo abbonante o, a mio avviso, anche un piatto unico) e può esser condita a gusto: dal semplice sale, olio e pepe passando per uovo, capperi, cipolla rossa e molto altro.
Ristorante Enoteca L’Ombra che Conta, Piazza San Martino 2, Abano Terme (PD) – Tel. 3934282434

Il ristorante classico

Il Ristorante Boccadoro è uno dei miei posti del cuore, uno di quelli che scelgo con le amiche quando ho qualcosa di buono da festeggiare o quando ho qualcosa di cattivo da scordare. È il locale dei momenti da ricordare, ma anche dei sabato sera vissuti a caso che tanto mica serve sempre una scusa per fare, uscire, vedere, provare e assaggiare. Ecco, su una cosa qui fatico a discostarmi (oltre alle amiche di sempre), ed è l’ordinare la tartare: uno dei miei piatti preferiti. La ordino sempre come piatto unico, dopo un antipasto condiviso e magari qualche verdura per contorno. Viene condita al tavolo e a me piace sceglierla classica, con un po’ di tabasco e della senape; ma sono tantissime le opzioni tra cui scegliere. 
Ristorante Boccadoro, Via della Resistenza 49, Noventa Padovana (PD) – Tel. 049625029

Il posto-simbolo

Parlare di tartare e non nominare il Tartino sarebbe forse impossibile, non credi? Ma non solo perché già il nome del locale è di fatto il racconto di un interno programma, anzi, di un interno menù; ma perché qui la tartare è una vera bomba. Il posto è bello, la cucina è a vista e ciò che ne esce è quasi tutto completamente crudo. Vi sono diverse proposte in fatto di tartare, dalla più “easy” con olio, sale, pepe, senape e tabasco; a quella con capperi, uovo, cipolla e salsa whorchester. Volendo poi, c’è anche l’opzione “libera” che è totalmente a scelta del cliente: mai provata con l’erba cipollina?
Il Tartino, Via del Seminario 6, Padova – Tel. 3471274319

La finestra sui Colli Euganei

Altro giro altra corsa dei miei locali preferiti nonché dei miei piatti preferiti: siamo da Alto Venda a Valnogaredo, in un ristorante con una vista impagabile sui magici Colli Euganei (in particolare con il buio e il cielo stellato) e una battuta che a mio avviso è pazzesca. Il piatto qui è proposto tutto l’anno, a cambiare è solo la verdura che lo accompagna: questa chiaramente è la stagione del radicchio (d’estate invece, spesso vi sono le melanzane). E' pensato per essere un antipasto (ma occhio: è veramente abbondante) ed è sempre servito con una burrata adagiata sopra la battuta. 
Agriturismo Alto Venda, Via Sassoni 26, Valnogaredo (PD) – Tel. 0429647217
 
 
 
Foto interne reperite nelle pagine social dei rispettivi locali.
Foto interna di Ristorante Enoteca L'Ombra che Conta di Anghelina Botnaru.
Foto di copertina di Passando per Firenze. 

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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