La Guzzina: il ristorante radioso.

Pubblicato il 14 febbraio 2009

La Guzzina: il ristorante radioso.

A Brugherio, all’interno di una antica cascina chiamata villa de’ capitani Venino, sorge il ristorante La Guzzina, un locale che punta tutto sulla cucina d’alta classe, una cucina tradizionale ma rivisitata in stile moderno. Il servizio è curato sin nei minimi dettagli dalla mise en place fino al caffè ed il cliente è sempre aiutato nelle sue scelte dallo chef che “spiegherà” il piatto per consigliarlo al meglio. La cucina è veramente diversa dalle altre, qui si trovano piatti ricercati e studiati nel particolare; inoltre il servizio con vassoio in corsia è un particolare da non trascurare.
Si mangia principalmente pesce, ma, per chi desiderasse, in carta si trova anche carne.

Nel menu:
i piatti a base di pesce la fanno da padrone, ma si accontenta con ottime ricette di carne anche chi non volesse mangiare pesce.
Si seguono le stagionalità, il menu quindi varia ogni due mesi e mezzo circa e se si torna di anno in anno si trova un menu sempre nuovo.

Le serate:
alle volte infrasettimanalmente, si può godere delle serate culinarie a tema, dalle più svariate iniziative. Alcuni dei “titoli” possono essere: “cozza e birra artigianale” o “casoela e champagne”, ma vi sono anche serate “regionali” o l’imperdibile “cena a quattro mani” alla quale collabora anche un altro chef.

In cantina:
vini italiani di tutte le regioni. Le circa cento etichette della cantina spaziano dai rosati, ai bianchi, ai rossi. Non mancano bollicine e champagne.

Consiglio dello chef:
lo chef può consigliare anche uno dei suoi particolari piatti senza che questo compaia nel menu, ad esempio un piatto di stagione che sulla carta non è scritto. In questo periodo, per fare un esempio, un  ottimo consiglio da parte sua sarebbero i ravioli di merluzzo e patate con crema allo zafferano e nero di seppia o sandwich di branzino con cime di rape e stracciatella e olio di acciuga. I piatti sono “perfetti” e puntano molto al gusto ed al livello visivo.

Consigli del sommelier:
i consigliati sono: spumante Franciacorta “La Valle”, poco conosciuto ma ottimo o Gewurztraminer della casa agricola Nicolodi, oppure, come rosso un Nebbiolo delle Langhe  dell’azienda agricola Bussia Soprana.

Il tavolo migliore:
la “sala del camino” è sempre la più ambita grazie alla sua intimità ed al suo calore.
I divanetti in veranda (che fa anche da sala fumatori), invece, è il posto giusto dove rilassarsi mentre si sorseggia una delle oltre venti qualità di grappe a disposizione.

Ambiente:
i circa quaranta coperti si dispongono in un ambiente molto ampio in maniera del tutto intima, creando quindi un effetto di riservatezza e confort che fanno risaltare la qualità del servizio rispetto alla quantità. Questo, di conseguenza, impone quasi l’obbligo di prenotazione.
Il locale, oltre al dehors, ha due sale interne, una delle quali con camino e la veranda.

Da raccontare:
la star del locale è lo chef Maurizio Di Prima che proviene dal famoso ristorante bistellato Sadler di Milano: un famoso professionista al servizio della clientela.

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