Elisabetta ci racconta come ha portato il Giappone a Treviso

Pubblicato il 27 luglio 2022

Elisabetta ci racconta come ha portato il Giappone a Treviso

Mentre ci racconta del suo angolo di Giappone trevigiano, Elisabetta sorseggia una tazza di fresco tè matcha che, ci spiega, d’estate è un vero toccasana. Col suo parlare lento e pacato, si farebbe ascoltare ininterrottamente per ore, anche perché le sue parole disegnano un meraviglioso ponte che conduce verso l’incanto della cultura giapponese. Il suo non è un negozio e nemmeno una sala da tè, difficile definirlo, ma meglio così, perché rimane un luogo assolutamente unico nel suo genere. C’è l’autenticità di mezzo, che come un filo nascosto è diventata ciò che guida ogni intento.

Raccontaci tu di questo posto, come nasce nel concetto e nella forma?

Ho aperto un primo negozio nel 2005, in un’altra sede, poi ho girovagato un po’ per Treviso, finché sono approdata qui nel 2016. Amo molto questa zona, pur essendo defilata è facile da raggiungere e ha una bellissima atmosfera.
 
Questo spazio è effettivamente difficile da definire, all’inizio era un negozio, oggi chiamarlo negozio sarebbe riduttivo, ma anche definirlo sala da tè non è appropriato. Io da anni cerco di creare un dialogo tra la cultura giapponese e la nostra: un luogo circolare che con completezza diventi un vero punto di riferimento.

Che ci dici degli arredi del locale?

A caratterizzare gli interni è il rame dei lampadari, che sono realizzati su misura da un’azienda di Mantova come anche i porta kimono e riprendono la forma degli archi. Poi c’è l’indigo, che è il classico blu giapponese: quello dei tessuti e dell’onda di Hokusai, e corre sulle pareti di tutto il locale, rendendolo accogliente e raccolto, pur avendo dei soffitti molto alti.

Meravigliosi i kimono, sembrano proprio dei pezzi d’arredo.

Sono tutti in vendita in realtà, arrivano direttamente da Kyoto. In Giappone il kimono è ancora un prodotto che viene fatto a mano e su misura, per questo quelli che teniamo sono tutti vintage, pezzi unici che magari hanno un centinaio d’anni di vita e, quindi, il fascino di raccontare una storia. Qualcuno comunque li usa anche come elementi decorativi per la casa.

Chi li acquista generalmente?

Hanno un prezzo mediamente accessibile, sebbene ce ne siano di differenti tipologie. Il kimono corto è molto amato da chiunque, uomini e donne di qualsiasi età. Il kimono lungo è più impegnativo, sia come prezzo che per le sue dimensioni. In questo caso l’ideale è interpretarlo un po’ all’occidentale, così diventa un indumento bellissimo e originale.

Parliamo di cibo: cosa trova chi viene a fare acquisti da voi?

Abbiamo tantissimi prodotti, per esempio tutto quello che serve per preparare il sushi, la tempura, il ramen, dalla selezione di riso alle farine e le paste. Ma se nel periodo di restrizioni i prodotti erano la parte più richiesta, adesso sicuramente le persone hanno ricominciato a uscire e venire qui a provare qualcosa di nuovo.
 
Stiamo lavorando per puntare sulle degustazioni del tè, da tre anni insieme a me c’è anche Antonella Teolato, che sta studiando con Makiko Wakita: maestra di cerimonia del tè della scuola Omotesenke (tra le tre principali scuole di cerimonia del tè giapponese insieme a Urasenke e Mushakoujisenke). Il mondo della cerimonia del tè è estremamente vasto e non si smette mai di apprendere.


La nostra sala da tè si approccia proprio alla visione giapponese della tea room: i tè vengono serviti insieme a un piccolo dolce, questo perché non essendo zuccherati, l’accompagnamento serve ad addolcire la bocca prima che il tè venga sorseggiato. Serviamo solo tè in foglia e quelli caldi li portiamo fuori già pronti, così siamo certe che il sapore sia perfetto, perché se si sbaglia l’infusione il risultato è pessimo.

Preparate voi i dolci?

Collaboriamo con Anna Lafisca, proprietaria di Frollallà, un laboratorio artigianale a Fanzolo di Vedelago. A prepararci tutti i dolci è proprio lei, noi ne siamo innamorate, perché utilizza solo ingredienti naturali e moltissima frutta. Ci prepara anche le basi per i Dorayaki, che noi farciamo a piacimento con marmellata di fagioli rossi, come vuole tradizione, o con tutte le marmellate che ci prepara lei. D'estate utilizziamo anche il gelato.

C'è qualche appuntamento fisso che dobbiamo segnarci?

Una volta al mese organizziamo il nostro Afternoon Tea. In questo caso, oltre ai dolci, accompagnano i nostri tè con qualche proposta salata. Il menù varia da un evento all’altro, per fare qualche esempio di ciò che si può trovare abbiamo servito roll al tè Earl Grey con mousse alla pesca, panna cotta al matcha con gelatina di melone, mochi gelato assortiti e tofu freddo condito con salse e topping. Le persone prenotano la propria fascia oraria ideale, arrivano e si accomodano per godersi un po' di relax in stile giapponese, scegliendo il proprio tè preferito dalla nostra selezione, con free refil. È l'occasione ideale per approfondire lo sconfinato universo del tè o, semplicemente, fare quattro chiacchiere.


Ikiya
Indirizzo: Via San Nicolò, 15 - Treviso
Telefono: 0422583130


Foto del kimono di Massimo Malvestito Photography
 

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scritto da:

Martina Tripi

Sono una siciliana trapiantata in Veneto e quando non mangio o scrivo cucino biscotti. Ho una dipendenza da libri di cucina, che colleziono da oltre dieci anni, infatti non so più dove metterli, ma è perché sono ossessionata dalle storie che ruotano intorno al cibo e alle ricette.

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  • Ikiya

    Via San Nicolò 15, Treviso (TV)

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