L'aperitivo sui tetti di Venezia è l'esperienza definitiva da fare in città

Pubblicato il 24 luglio 2023

L'aperitivo sui tetti di Venezia è l'esperienza definitiva da fare in città

Quando ti viene proposta una cocktail experience allo Skyline dell'hotel Hilton Molino Stucky di Venezia, l’unica cosa che puoi fare è fregarti le mani e dire sì! Era un po’ di tempo che non salivo fin quassù e di cose in questi anni ne sono cambiate pur mantenendo sempre lo stesso fascino di allora.

Da quando ho modo di vivere Venezia quasi quotidianamente, l’edificio dell’hotel ha sempre rappresentato un prodigio dell’architettura, catturando la mia attenzione durante le passeggiate a Zattere o nei viaggi in vaporetto per spostarmi in città.

Per chi non vive in Giudecca, arrivare in isola sembra sempre un’impresa al limite dell’impossibile, ma non è così e se dovessi indicare un luogo in cui passare una giornata di tranquillità da concludersi trattandosi bene con un’esperienza davvero unica, allora io non avrei dubbi su cosa consigliare.

In fondo, scesi dal treno o parcheggiata l’auto bastano 20 minuti per lasciarsi alle spalle i rumori della città e approdare a due passi dall’hotel. Lo Skyline è la perfetta miscela della bellezza di Venezia e dalla vista impareggiabile altrove in città con il gusto e stile cosmopolita che solo grandi hotel come il Molino Stucky sanno trasmettere. Non potrebbe essere più genuino il sentimento di sentirsi al centro del mondo una volta seduti in terrazza. Da una parte il tramonto verso la terraferma, dall’altra lo scorcio che si perde fino al Lido e oltre. A ognuno la sua scelta.

Una volta dentro, percorri il lungo corridoio, e poi sali fino all’ultimo piano. Ci sei quasi.

Due parole con Sebastiano, Skyline manager


Mi ha colpito molto la storia di Sebastiano, fatta di spirito di sacrificio, perseveranza e passione per il mondo dell’ospitalità. E quando lavori in un luogo così iconico non potrebbe essere diversamente, devi dare sempre quel qualcosa in più trasmettendo la giusta mentalità a chi collabora con te e la voglia di fare la differenza.

Ho trovato affascinante ascoltare la sua storia e l’idea che ha voluto imprimere nel nuovo menu cocktail dello Skyline, rinnovando una proposta che era già ottima ma a cui serviva una nuova mescolata.

Alla base della nuova carta ho individuato come ingrediente principale l’esigenza di innovare attraverso materie prime ricercate e liquori inusuali che potessero ispirare in primis i bartender, il recupero di tecniche classiche e l’utilizzo di strumenti all'avanguardia, il voler mettere in pratica anni di esperienza e formazione.

Con una squadra tutta rinnovata e alcuni punti fermi dello Skyline, la sfida agli altri cocktail bar della Laguna è lanciata!

Il menu e gli ingredienti

Scorrere il menu digitale dello Skyline con i Signature Cocktails è il primo impatto visivo che abbiamo con la selezione dei 16 drink studiati e proposti in carta con una colorata e accattivante descrizione. Scegliere diventa una vera impresa, più scorro la lista e più vorrei provare ogni proposta in carta.

Sebastiano con precisione asseconda tutte le mie domande e curiosità. Le proposte sono ovviamente sia alcoliche che analcoliche, seguendo un trend sempre più importante e che sa dare in egual misura grande soddisfazione già al primo sorso.

Gli ingredienti utilizzati sono distillati premium selezionati accuratamente dal team del bar sempre alla ricerca delle basi perfette per la creazione del drink. Da citare e per rimanere locali, ci sono sicuramente il Gin dei Sospiri con botaniche della laguna, il vermouth di Venissa prodotto con botaniche di Mazzorbo e uve Glera, che vanno ad affiancarsi a prodotti provenienti dal resto del mondo. Grande scelta anche nell’utilizzo di distillati analcolici per creare mocktail che nulla hanno da invidiare ai fratelli di spirito.

I garnish sono una vera scoperta, parte integrante di ogni drink in lista. Io ho avuto modo di provarne alcuni che mi hanno piacevolmente stupito sia a livello visivo sia di gusto andando a completare e bilanciare talvolta il sapore del cocktail.

Filosofia Zero Waste

Ciò che più mi ha colpito è l’idea del zero waste che viene adottata su molti dei cocktail. Questo cosa significa? Vuol dire che praticamente tutto ciò che arriva nel bicchiere come presentazione estetica è parte integrante del cocktail, utilizzando quelli che per molti bar sarebbero scarti come invece valore aggiunto per la perfetta riuscita del drink. Un esempio? La gustosissima caramella di mango che viene preparata per il Sunnyside utilizzando la purea di mango che viene utilizzata per il mocktail stesso! Un altro esempio che mi ha particolarmente affascinato è il fat washing, tecnica che permette di mettere il grasso (in questo caso quello del bacon utilizzato dalla cucina dei ristoranti) in infusione con il bourbon per dare una profondità aromatica e di gusto inaspettata all’alcolico, e che una volta filtrato viene utilizzato all’interno di un cocktail veramente particolare.

La prova


Eccoci arrivati alla parte clou di questa esperienza! Dopo essermi fatto spiegare praticamente ogni singolo ingrediente di ogni cocktail è arrivato il momento per me della prova assaggio. E che assaggio! Non volendo esagerare ho selezionato 3 drink di cui uno analcolico.


Il primo che ho voluto assaggiare è il The Gentleman, un drink che richiama il più classico Martini ma ricco di richiami all’hotel e la sua storia. I tre ingredienti chiave sono infatti tutti “Stucky”, il gin ovviamente, le tre gocce d’olio infuse al timo e uno spaghetto fritto come guarnizione a ricordo dell’antica funzione dell’edificio prima di diventare un hotel. Un cocktail sobrio, elegante, adatto soprattutto a un dopocena in terrazza. Il gin è ovviamente la nota predominante ma è curioso l’effetto delle gocce d’olio. Non dimenticare di mangiare lo spaghetto fritto, piccolo peccato di gola.

Il barena Fizz è stata la mia seconda scelta, rivisitazione anche in questo caso di un grande classico della mixology, ma con un chiaro richiamo alla Laguna e la sua flora. Le botaniche di Sant’Erasmo utilizzate per il gin e l’estratto di salicornia sono pura essenza della vegetazione che circonda Venezia. Anche in questo caso, la cialda e la salicornia utilizzata come garnish è possibile assaggiarle per dare un twist inaspettato al drink. Sicuramente il più rinfrescante dei cocktail provati e perfetto per l’aperitivo.


Il Sunnyside è invece la proposta mock che ho voluto assaggiare, incuriosito dalla caramella al mango di cui ho già parlato e dai sentori esotici a cui spesso non so dire di no. La consistenza viene data dalla purea di mango e l’acqua faba, la freschezza dallo zenzero che accompagna beverino ogni sorso di questa proposta. Un cocktail non solo analcolico ma anche vegano, perfetto a bordo piscina così come seduti in terrazzo quando il sole è alto e bacia la Giudecca.


Non poteva già essere finita qui e infatti è arrivato in fondo alla prova un fuori menu, una versione Skyline dell’americano con il Campari infuso con fragole e aceto balsamico utilizzato anche per Incontri, altro signature cocktail e il vermouth di Venissa. Rinfrescante, bilanciato e perfetto sia come aperitivo che come conclusione di una serata sulla terrazza.

Ad accompagnare

Su richiesta, la proposta dalla cucina è essenziale, con una studiata selezione di taglieri e alcuni cicchetti di chiara ispirazione veneziana. Le patatine al tartufo, le olive e la frutta secca sono invece portate insieme ai drink per mangiare qualcosa tra un sorso e l’altro seduti al tavolo.

E così finisce questa cocktail experience quando il sole comincia a tramontare e con la voglia di provare ancora almeno un altro paio di drink. Giusto il tempo di dare un occhio alla stupenda piscina panoramica con il suo pool bar, riservati esclusivamente agli ospiti dell'hotel ed è già tempo di scendere nella hall e tornare, ricordando sempre che questo luogo magico e iconico alla fine è a due passi da casa.

Skyline Rooftop Bar
Indirizzo: Giudecca, 810 - Venezia
Telefono: 0412723316
 

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scritto da:

Edoardo Conti

Gastronomo per vocazione, mi piace scoprire nuove esperienze, bellezza, luoghi e sapori anche dove non li cercheresti. Adoro i silenzi della montagna e l'atmosfera di un buon ristorante. Il mio piacere culinario si esprime nel gelato, negli agnolotti e nel baccalà mantecato.

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