​Perché l’Osteria al Pontile non è il solito ristorante di pesce a Milano?

(Questo evento è passato)

Il pranzo alla carta
-per l’attenzione alla scelta delle materie prime e alla freschezza del pesce 
-per l’esperienza ultra ventennale dello chef che dirige la brigata di cucina 
-perché non si rinuncia mai alla qualità, neanche a pranzo con la scelta alla carta delle proposte che cambiano ogni due mesi
-perché il menù cambia seguendo la stagionalità per garantire ai clienti piatti preparati sempre con ingredienti freschissimi 
-per l’antipasto al polpo croccante al burro di cacao con stracciatella e basilico fritto
-per assaggiare i ravioli di gambero con sugo di crostacei e finocchietto selvatico

A cena il pesce è sempre protagonista
-perché le linguine zafferano e ostriche sono una prelibatezza assolutamente da concedersi per cena 
-per i risotti: ai frutti di mare, al Nero di seppia e gamberi rossi di Mazara, con vongole e zucchine, con carciofi e capesante, tutti da assaggiare
-perché la sala ospita una quarantina di coperti, è versatile e adatta sia ad una cena romantica che ad una serata tra amici
-per il clima informale e familiare unito al servizio sempre attento del personale di sala
-per la cantina dei vini attentamente selezionata da Enea, proprietario del ristorante Al Pontile. La carta dei vini privilegia cantine medio-piccole con alcune etichette di nicchia selezionate negli anni
-perché la proposta di vini include tutte le regioni italiane, con i principali vitigni, senza disdegnare qualche proposta francese. Oltre allo champagne, tra le possibilità d'oltraple da bere ci sono Chablis, Nuance e Les Baronnes, tra i bianchi 

La freschezza, prima di tutto
-perché il pesce è tutto pescato, in nessun caso di allevamento, e arriva da uno dei maggiori fornitori della Lombardia
-perché il menù è personalizzabile: proprio perché ogni piatto è cucinato al momento, lo chef può creare un piatto “su misura”, accontentando le richieste del cliente che può chiedere qualche variazione sulle proposte della carta
-perché il design non è solo in sala ma sta anche nel gusto, con una grande cura nella presentazione e nell’impiattamento di ogni singola proposta 
-perché non mancano piatti appositamente pensati per celiaci e vegani.