Giappone: nasce il bar per chi vuole bere da solo
Pubblicato il 4 febbraio 2021 alle 18:07
Venerdì 5 febbraio si tiene l'inaugurazione di un bar sui generis in Giappone, a Hakodate: un locale per bere esclusivamente da soli.
La pandemia ormai ci ha abituato fin troppo alle distanze sociali. Il nuovo bar, che si chiama Juden Highball, sembra essere nato proprio per garantire tali norme di sicurezza ora imposte in tutto il mondo.
In realtà, oltre a questo, il suo obiettivo è quello di offrire un posto sicuro, appartato e accogliente per le persone che vogliono uscire di casa ma allo stesso tempo restare soli e non interagire con gli altri. Un'ancora di salvezza per i timidi, per chi è in un periodo difficile della propria vita (anche dovuto alla pandemia) e vuole trovare un po' di serenità e tranquillità in un luogo sicuro.
Juden Highball si propone come un izakaya (tradizionale bar giapponese in cui si beve ma si può anche mangiare qualcosa) “specializzato in persone singole”. Il suo nome deriva dal termine juden, che significa ricarica. Fa rifeirmento non solo alle tante prese di corrente per i propri device presenti nelle stanzette private ma anche ad un "ricaricarsi" metaforico grazie al silenzio e ad un buon bicchiere e/o qualcosa da stuzzicare.
Al Juden Highball nessuno viene giudicato perché beve da solo. Si può entrare e ordinare senza avere alcun contatto con il cameriere perché in ogni stanzetta privata per una sola persona si mette a disposizione un tablet per effettuare le ordinazioni. Il tutte le stanzette è presente il servizio wifi gratuito.
Il format viene incontro anche ai tanti timidi o ai più pudichi che desiderano gustare un buon bicchiere o mangiare qualcosa senza essere sottoposti agli sguardi degli estranei. Una richiesta sempre più diffusa, probabilmente anche a causa della pandemia che ci ha "abituati" all'isolamento.
Photo Credits: pagina instagram Juden Highball
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Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.