Infedeltà: per il 75% degli italiani l'adulterio non è un peccato

Pubblicato il 10 aprile 2021 alle 07:32

Infedeltà: per il 75% degli italiani l'adulterio non è un peccato

Il sondaggio di Ashley Madison mette in luce il rapporto odierno tra religione, matrimonio e tradimento

Il rapporto tra religione, matrimonio e tradimento è da sempre complesso e l'app di incontri online, Ashley Madison, lo ha analizzato attraverso i dati restituiti dai suoi utenti. 

Religione e adulterio

Se ci si pensa nella religione cristiana ben due comandamenti su dieci si riferiscono all'adulterio: il sesto lo cita letteralmente e il nono vieta di desiderare la moglie del proprio vicino, evidenziando l’importanza di regolare esplicitamente le relazioni sessuali.

Dopo il recente dibattito sul rifiuto da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede di benedire le coppie dello stesso sesso, in Italia crescono le sfide della Chiesa Cattolica di fronte alle richieste dei fedeli su un cambiamento dei dogmi sui rapporti sessuali. In questo ambito rientra la ricerca dell'app di incontri. 

Il sondaggio di Ashley Madison

La ricerca dell'app è stata effettuata prendendo in esame le risposte dei suoi utenti provenienti da 19 Paesi differenti. L'obiettivo del sondaggio è quello di esplorare l'influenza della religione su temi come l'infedeltà e la monogamia, il matrimonio e la famiglia, l'esplorazione sessuale, la confessione e il perdono, la colpa e la vergogna.

La risposta degli utenti italiani

La risposta degli italiani al sondaggio è sorprendente e, in qualche modo, segna un confine netto con il passato in cui la religione ha fortemente influenzato i comportamenti della popolazione della Penisola. Gli iscritti italiani chiedono un cambiamento negli insegnamenti religiosi su infedeltà e matrimonio. 

La maggior parte di loro non crede più che gli insegnamenti religiosi su matrimonio e monogamia riflettano la reale esperienza personale. La maggior parte si dimostra progressista e propensa a chiedere un cambiamento nelle norme religiose: ben il 75% vorrebbe che l’adulterio non fosse più considerato un peccato.

A livello generale, quando si tratta di rivalutare "l'esclusività sessuale con il proprio coniuge" sia le donne che i cattolici sono divisi 50:50 sull'argomento, mentre gli uomini sono favorevoli a mantenere lo status quo. In merito alla questione adulterio come peccato, i pareri sono contrastanti: il 51% delle donne e il 49% degli uomini pensa che questo insegnamento dovrebbe essere revocato; tra questi, ne è convinto anche il 52% dei cattolici. 

Un altro dato influente emerso dal sondaggio è che la religione influisce sul senso di colpa verso una relazione extraconiugale ma solo il 12% degli Italiani ne prova vergogna. 

Secondo il 28% degli utenti il credo religioso incide fortemente sulla convinzione che l'adulterio sia un peccato. In particolare il 31% dei cattolici dichiara apertamente tale convinzione. Anche in questo caso le donne (33%) sono di più degli uomini (27%).

D'altra parte, solo un iscritto su cinque, indipendentemente dal sesso o dalla fede, prova vergogna dopo aver incontrato un partner fuori dal letto coniugale.

Gli Italiani “predicano bene”, ma solo a parole. Se infatti sono sostanzialmente allineati al resto del mondo sulla convinzione che l’adulterio sia un peccato (24%); solo il 12% si sente in colpa dopo aver tradito; un dato decisamente inferiore rispetto al 20% della totalità degli iscritti alla piattaforma.

Un altro dato è interessante. La soluzione per alleviare il senso di colpa per tanti è proprio ricorrere alla religione. Come? Pregando! Infatti, secondo i dati raccolti dall'app, nel complesso il 56% degli iscritti dichiara di farlo, il 71% di questi sono cattolici. Anche in questo caso le donne hanno una maggiore propensione a pregare (68%) rispetto agli uomini (54%).

Per lo più le donne pregano affinché l’infedeltà sia perdonata (16% di uomini e 13% di donne) ma soprattutto gli uomini (14%), pregano anche per un miglioramento della loro vita sessuale coniugale. Di contro, solo l'8% delle donne lo fa. 

I cattolici lo fanno di più

Secondo i dati raccolti nel sondaggio di Ashley Madison, il 28% degli utenti cattolici registrati all'app fa sesso con il proprio coniuge un paio di volte/settimana, rispetto al 19% degli atei/agnostici. Solo il 19% dei cattolici dice di non fare più sesso con il proprio coniuge rispetto al 22% degli atei/agnostici. Anche la percentuale di cattolici che fa sesso una volta alla settimana con il loro partner (17%) è più alta di quella degli atei/agnostici (10%).

Photo Credits: ​Photo by We-Vibe WOW Tech on Unsplash

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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