Blu Cafè spegne 12 candeline, ma rimanda i festeggiamenti
Pubblicato il 21 dicembre 2020
Da dodici anni sempre in crescita. Anche nel 2020 escludendo i mesi di chiusura forzata. Un risultato che non è da tutti, anzi. Il segreto del successo? È da chiedere a Carmine, titolare del locale insieme alla compagna Annarella, con i quali vogliamo fare un bilancio di questi anni, oltre che un’analisi della situazione attuale, tra paure, incertezze e speranze per il futuro.
Sì… Chi è in questo settore già da tempo sospettava una seconda chiusura e infatti è arrivata. Però cerchiamo di essere ottimisti e rimandiamo i festeggiamenti a data da destinarsi.

Tanto impegno e sacrifici, ma anche tante soddisfazioni. Fare un bilancio oggi significa essere fieri di tutti questi 12 anni trascorsi a dare alla gente un servizio che è stato apprezzato sempre più. Dal primo anno, infatti, siamo sempre stati in crescita e questo sicuramente grazie alla corretta gestione del locale. Ci spieghiamo meglio. Far evolvere un’attività come la nostra non si traduce esclusivamente nel servire al bancone o ai tavoli, ma significa anche formare costamentemente il personale, aggiornare staff e tecnologie utilizzate, rifornirsi con le migliori materie prime presenti in commercio e infine adeguarsi alle mode che cambiano repentinamente. Tra i tanti esempi che ci vengono in mente, la nuovissima vetrina espositiva che diventa veicolo pubblicitario del locale stesso e dei prodotti proposti.

Iniziamo con la posizione e con l’impagabile vista mare. Stupenda. Continuiamo con la diversificazione e la qualità della nostra proposta a ogni ora del giorno. Blucafè, infatti, salvo periodo covid, è aperto dalla mattina alle 7 alle 3 di notte, tutti i giorni escluso il martedì che è di riposo. Quasi 24 ore dunque a fianco della clientela in ogni stagione dell’anno, dalla colazione a tarda notte, passando per un momento fondamentale e preso d’assalto, l’orario aperitivo con i nostri fantastici cocktail, gli stuzzichini e la rosticceria. E concludiamo con la velocità e la gentilezza del servizio.
Quelli imposti dal governo. Attualmente siamo aperti tutti i giorni dalle 7 alle 18. Poi si vedrà, soprattutto perché le cose cambiano di giorno in giorno e non vi è certezza alcuna. Se ci daranno l’opportunità di restare aperti noi saremo felicissimi di farlo, in caso contrario, come sempre, troveremo il modo per affrontare anche questa decisione.

Esatto. Per più di un motivo abbiamo dovuto prendere questa decisione ed è presto spiegata. Per prima cosa crediamo che l’esperienza del Blu Cafè possa essere vissuta esclusivamente in loco, dove si apprezzano tra le altre cose la vista mare, l’atmosfera rilassante, l’accoglienza del personale e la particolare attenzione alla sicurezza da parte dello staff.
Da maggio all’ingresso del locale c’è una persona che monitora gli ingressi e fa in modo che le distanze siano rispettate controllando la disposizione delle sedute. In secondo luogo da imprenditori dobbiamo fare i conti con le spese da sostenere e gli investimenti già effettuati: ogni volta che un locale solleva la saracinesca ci sono delle spese fisse da sostenere, tra stipendi, contributi, tasse, bollette e via dicendo… per questo motivo abbiamo preferito mettere in stand by il locale e dedicarci ad altro durante il primo lockdown. A fare sistema con gli altri commercianti, ad esempio, ma anche al volontariato.
Da imprenditore abbiamo delle responsabilità: 12 dipendenti che ancora non hanno ricevuto la cassa integrazione ad esempio e che vivono del proprio lavoro. E come tutti hanno mutui, affitti da pagare e spese da sostenere.

Ahimè non approviamo assolutamente. Questo continuo “apri e chiudi” non fa altro che mandare in rovina le attività commerciali, piccole o grandi che siano. Inoltre troviamo il suo comportamento contraddittorio: da un lato incentiva la gente a uscire e fare acquisti per rilanciare il commercio ma dall’altro la condanna perché è uscita. Non siamo dei burattini e tantomeno un pulsante da accendere e spegnere a piacimento.
Speriamo che finisca questa situazione assurda, che si acceda al vaccino e si torni al più presto alla normalità. Perché al momento c’è solo tanta incertezza. Siamo bloccati, a un punto fermo, senza avere la possibilità di reagire in alcun modo.
scritto da:
Vanta un’esperienza giornalistica competente e versatile maturata in anni di redazione. Appassionata di enogastronomia e turismo e sommelier, è alla continua ricerca di aspetti ed eventi da raccontare nelle rubriche che cura periodicamente per alcune delle più autorevoli riviste di settore.
Lungomare Galilei, Gallipoli (LE)