A maggio ci sarà la "Lecce Cocktail Week" grazie a Francesca Cullen, l'abbiamo intervistata

Pubblicato il 17 gennaio 2023

A maggio ci sarà la "Lecce Cocktail Week" grazie a Francesca Cullen, l'abbiamo intervistata

L’amore. Eccolo il passepartout di ogni rivoluzione, la forza motrice che più delle maree sovverte canoni e compie piccoli grandi miracoli nel quotidiano. Un po’ come il carburante nel serbatoio della vita.
L’amore è la parola chiave che apre senza indugi le porte della Lecce Cocktail Week, in programmazione dal 15 al 21 maggio prossimi con la regia  - e l’estro – di Francesca Cullen, padre inglese, madre sarda, nata e cresciuta a Londra e oggi leccese d’adozione.
È in questo melting pot che l’amore funge da collante e arriva dritto in un bicchiere da cocktail, all’ombra del barocco. Ce lo racconta proprio lei, Francesca, mentre gioca e tiene a bada il suo cane, in vena di giochi e coccole più del solito.
Il tuo italiano perfetto confonde un po’ sulle origini. Immaginarti da una dimensione cosmpolita come quella londinese a una città-bomboniera come Lecce ci porta a chiederti di cominciare dall’inizio, della tua storia.

“Hai ragione, è fondamentale per arrivare alla Lecce Cocktail Week! Ho frequentato la Cattolica a Milano per studiare lingue, volevo imparare l’italiano. Subito dopo sono tornata a Londra per un master in business management e sono entrata a lavorare in una agenzia di comunicazione. Da cinque anni con la collega Rosie Lees ci siamo messe in proprio e abbiamo aperto una nostra agenzia, Nineteen94, ci occupiamo soprattutto di food and drink”.

I cocktail di Mine&Yours


Ci spieghi il ruolo di Lecce e dell’amore in questa storia?
“Alla Cattolica ho incontrato molti studenti leccesi, venivo in Salento d’estate con loro. Poi nel 2020 mi sono innamorata del mio attuale compagno, Francesco Corvaglia.  Fare su e giù Londra-Lecce è difficile, per cui mi sono stabilita qui e almeno una volta al mese raggiungo il Regno Unito dove è rimasta la mia collega. Questa città è straordinaria, durante il nuovo lockdown tra il 2020 e il 2021 giravo per la città, scoprivo locali straordinari e sempre nuovi, immaginavo la London Cocktail Week e continuavo a chiedermi: perché a Lecce non si organizza un evento del genere? Ci sono tutte le potenzialità, tanti cocktail bar di altissima qualità e la puoi girare  a piedi”.

Così tu e Rosie avete creduto in una delle tante ricchezze di Lecce?
“Esatto. Rosie mi ha raggiunto e abbiamo deciso di inventare la prima cocktail week del sud Italia”.

i cocktail di Arryvo


Quali difficoltà e quali aiuti avete incontrato?
“Diciamo che anche convincere i brand partners è difficile, spiegare perché occorra investire qui. Ma diamine, la Puglia è una terra stupenda. Mi ripetevo, anche i giornali nel Regno Unito ne parlano spesso. Per questo ho insistito certa di essere sulla strada giusta. Mi sono messa al lavoro, faccio quasi tutto da sola, con l’agenzia. La persona che mi ha aiutato di più è stata Mattia, della Mebimport ditta di distribuzione bevande di Leverano con sedi in tutto il sud Italia, con tutto lo staff, mi hanno dato una mano incredibile, lui è stato bravissimo”.

uno dei cocktail di Al Ventuno


Anche la scelta del mese di maggio non è stata casuale, vero?
“In un primo momento avevo pensato a settembre, ma in quel periodo  la gente è triste perché  finisce l’estate. Allora mi è venuto in mente maggio, che è il mese della rinascita, il turista ha voglia di viaggiare, tutto il centro storico è pieno di vita”.

Un cocktail di Prohibition


Cosa prevedi e come si svolgerà la Lecce Cocktail Week?
“Intanto un opening e un closing party, delle masterclass con sponsor di livello. Al momento hanno aderito venti locali del centro tra cui Palazzo Bn, Mine and Yours, Laurus, Quantobasta, Al Ventuno, Al baffo, Risorgimento, Arryvo, Prohibition, PopCafè. per fare solo alcuni nomi. Ce ne saranno altri ma lasciamo un po’ di mistero. In qui giorni i locali avranno una cocktail list, con tre prodotti, uno dei quali a tema salentino per promuovere il territorio, a costi contenuti, tra  5 e 8 euro, rispetto ai prezzi soliti. L’idea è di far venire bar tender da fuori, siamo in contatto con bar di Londra”.

i cocktail di Mine & Yours


Da dove nasce l’idea di puntare tutto su Lecce? 
“Io amo drink e cocktail, mi piace bere bene, prodotti preparati ad arte da un barteder che te li fa e te li spiega. A Lecce abbiamo bar e bartender di grandissima qualità. Incontro storie di  livello altissimo, nulla di scontato. Viaggio molto, vado nei cocktail bar e Lecce mi ha subito stupito, c’è una grande cultura del bere bene. I leccesi e i pugliesi  mi hanno stupito in positivo. La gente qui va oltre il gin-tonic base, sceglie gin e toniche di livello.  L’alcol di qualità del resto, non ti fa stare male, non ti fa venire mal di testa. Ci sono dei mezcal a Lecce che non ho trovato in altri posti, è incredibile. Lecce somiglia molto un po’ a Firenze (città simile, la giri a piedi, ha bar incredibili) e un po’ a Venezia”.

Com’è la giornata-tipo leccese di Francesa Cullen?
“Viviamo nella piazzetta della chiesa greca, angolo storico straordinario. La mattina mi dedico alla spesa, verdure, carne, pesce. Qui c’è prossimità, è bellissimo poter parlare col tuo commerciante di fiducia, cosa che a Londra non accade. Poi porto il cane a spasso, faccio smart working da casa e, dopo pranzo, vado in azienda dal mio compagno”.




 

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scritto da:

Fabiana Pacella

Salentina doc, Giornalista professionista, Premio Daphne Caruana Galizia, attivista per i diritti civili, la legalità e la lotta alla mafia. Mi definisco "giornalista pescivendola", in onore della storica pescheria di famiglia (dove ogni tanto faccio capolino). Da quel posto del cuore ho coltivato fin da bambina il piacere della tavola semplice e genuina. Ho lavorato, tra gli altri, con Milena Gabanelli, Sole24ore, Corriere.it. Oggi scrivo per AGI, GUIDE DI REPUBBLICA, LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, ARTICOLO21, 2NIGHT SALENTO, SALENTO REVIEW.

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