Prohibition

Nel 2025 il Prohibition celebra dieci anni di attività: nato il 28 luglio 2015 in un seminterrato di via Paladini, nel cuore del centro storico, è diventato un punto di riferimento per la movida cittadina. Antonio Lecciso, fondatore e bartender 37enne, ha guidato con passione l’evoluzione del locale, senza mai snaturarne l’anima. Con oltre 600 etichette in bottigliera e un’impronta da cocktail bar all’americana, il Prohibition è cresciuto insieme alla città e alla clientela, sempre più curiosa e consapevole.

Nel racconto di Lecciso emergono ricordi personali e tecnicismi del mestiere. Il locale ha subito nel tempo diverse trasformazioni, soprattutto durante la pandemia, quando il proprietario ha rinnovato gli interni con gusto urban e tocchi vintage: petrolio alle pareti, arredi imbottiti e citazioni visive dal *Día de los Muertos*, senza dimenticare la volta in pietra leccese.

La clientela, rispetto al 2015, è cambiata: meno impulsiva, più esigente e attenta, specie nei weekend. L’internazionalizzazione ha contribuito a diffondere drink oggi noti come Paloma o Invisible. Nonostante la concorrenza crescente, il locale difende la sua originalità con un menù stabile, ispirato a viaggi e intuizioni, come il cocktail Isi o il classico Sanpietroburgo.

Lecciso, forte di esperienze a Londra e Tenerife, trasmette al team precisione, rapidità e attenzione umana. Per lui, il ruolo del bartender non si limita alla tecnica: empatia e ascolto sono essenziali. E se talvolta è necessario dire “no” al cliente, lo si fa per tutelare la qualità e il rispetto reciproco. In dieci anni, il Prohibition è diventato molto più di un locale: è un'esperienza.