Hana Kaze

Ristorante giapponese di qualità vicino al centro di Mestre, in zona pedonale. In piena Riviera XX Settembre, in zona quindi facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o in auto, sorge un locale che fa dell'atmosfera lounge e minimal una ragion d'essere. In poco tempo è diventato meta di uno zoccolo di clientela affezionata costituita da giovani professionisti e cultori della cucina nipponica grazie a una ricerca ininterrotta delle materie prime migliori, specialmente in fatto di pesce naturalmente. Di conseguenza qui si cena alla carta (per pranzo sono stati concepiti dei pacchetti ad hoc) e si può contare anche su una cantina piuttosto selezionata in fatto di vini bianchi e bollicine. In sintesi: si punta al massimo senza scendere a compromessi e tenendo in considerazione, come Giappone comanda, l'estetica dei piatti.

Queste premesse portano alla logica conseguenza che quello di Hana Kaze sia uno dei sushi più buoni della città. Merito del tonno rigorosamente del Mediterraneo e pinne gialle (e non pinne blu e dell'Atlantico) e del salmone di prima scelta per esempio. La scelta alla base è di spendere qualcosa in più per poi regalare al cliente un'esperienza culinaria da ricordare, senza scorciatoie. Una filosofia confermata anche dalla cucina a vista, dove il sushi prende forma, e da un menu che difende la tradizione ma si inerpica anche in sperimentazioni e tocchi fusion, in modo da risultare il più inclusivo possibile.

Da provare, per iniziare, la loro tartare di tonno e il loro special salmon, con polpa di salmone accompagnata da scaglie di mandorle, avocado e tobiko. Per non parlare del tradizionale tuna tataki o degli scampi. Questo è solo l'antipasto, per poi passare a nigiri, gunkan o uramaki di alto livello contraddistinti, a volte, dalla presenza di prodotti d'eccellenza del Belpaese, come il gambero rosso di Mazara. Il consiglio è di provare di tutto un po', senza dimenticare i grandi classici come i gunkan e il ramen, grazie a cui si può assaporare la millenaria filosofia culinaria del Sol Levante.

Il tutto avvolti da luci soffuse, arredamento minimal e atmosfera lounge. Il tavolo illuminato diventa così un palcoscenico dove i protagonisti indiscussi sono i piatti contraddistinti da consistenze e colori gli uni diversi dagli altri.

Da sottolineare la possibilità di ordinare a domicilio.