Ruffiano

Se sei ospite dal Ruffiano, le smancerie non sono le benvenute.
Tutto si traduce nell’essenziale: si mangia bene, si beve ancora meglio, l’atmosfera è quella giusta, il personale ti coccola.
Se fossimo tutti un po’ più ruffiani, ridurremmo tanti di quegli orpelli inutili e andremo diretti alla sostanza.
Il Ruffiano è un locale dove ci si lascia viziare e si è esigenti si viene sempre accontentati.
Ad essere guardati dall’alto c’è proprio lui, il Ruffiano in persona. Lo ritrovi sui calici, con un occhio strizzato verso il prossimo “sì”.
Un altro calice, un altro morso, un’altra chiacchiera, un posto a tavola condiviso con uno sconosciuto.
Sì, il tavolo sociale. Il tavolone fatto appositamente per creare connessione con le persone giuste.
Per l’appunto, persone che amano il buon mangiare, che si lasciano trasportare dalle esperienze e dalle novità, le persone che diventano un po’ “ruffiane” quando bevono qualche bicchiere in più.
E se racconto tutto questo, non è per dare fiato alla bocca… ma perchè dai tavoli in condivisione sono nate storie d’amore.
Ovviamente esistono delle sedute tradizionali (sia basse che alte) dove poter organizzare la propria serata perfetta, scegliendo dal menù o “scegliendo di non scegliere” e lasciar fare al loro percorso di degustazione.
Con loro si parte per un viaggio tra i cinque sensi: tatto, udito (con il rumore dello shacker e live performance al tavolo), olfatto (con bicchieri aromatizzati al momento), vista (con cocktail esplosivamente colorati), gusto (e la sua sorpresa piccante con gocce di Tabasco).
Benvenuti i “ruffiani intolleranti”, nel senso di clienti con specifiche intolleranze alimentari come quella al lattosio e chi proprio non sopporta il cibo semilavorato. Tutto a mano, anche i cioccolatini che servono a fine serata sono fatti dalle loro mani.
Tutto questo è frutto di una squadra ben collaudata, scelta tra i top player del settore che hanno lavorato in giro per il mondo e hanno deciso di creare qualcosa (finalmente di diverso) nel capoluogo pugliese… con un pizzico di superbia che però non guasta.
È un mood molto più vicino al “lascia fare a noi, fidati e goditi dell’esperienza” e non all’essere ruffiani senza alcun motivo o giustificazione.
Noi ci siamo lasciati guidare e non ce ne siamo affatto pentiti.