Innovatori da garage: la straordinaria storia di Rocco e Saverio, creatori di un caffè unico a Gravina

Pubblicato il 4 aprile 2022

Innovatori da garage: la straordinaria storia di Rocco e Saverio, creatori di un caffè unico a Gravina

Da un locale di 130 metri quadri a 200 punti vendita nel mondo, da Gravina di Puglia a Detroit: ecco come il piacere del caffè è diventato un'impresa che vuole fare cultura

Tutto è iniziato da una semplice passione. Rocco Panzarini e Saverio Scaltrito, entrambi operatori del settore dell'arredamento, amavano ritagliarsi del tempo per provare i diversi caffè di Gravina di Puglia e dintorni. Quando il giudicare non è più bastato, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e provare a farsi la tazzina perfetta da loro. Nel 2000, mentre il mondo temeva il Millennium Bug, Rocco e Saverio resettavano davvero le proprie vite e si dedicavano a questa impresa da garage, in cui oltre alla torrefazione, offrivano il proprio caffè a chi aveva voglia di guardare oltre la tazzina. Dopo sei anni, abbandonati quegli spazi, è nato Royal Caffè, un opificio che oggi vende e distribuisce caffè in tutto il mondo e che ha un obiettivo ben chiaro: fare cultura di prodotto e trasformare i baristi in imprenditori.

Rocco Panzarini, come nasce Royal Caffè?


Tutto è iniziato nel 2000. Io e Saverio lavoravamo nel campo dei divani, ma volevamo creare qualcosa di nostro. Il caffè è da sempre una nostra comune passione. Giravamo per torrefazioni, ma nulla ci soddisfaceva. Così abbiamo aperto una piccola torrefazione in un garage con annessa caffetteria, in cui testavamo le nostre idee sui clienti che venivano a trovarci. Lavoravamo in 130 metri quadri, rapportandoci con clienti che avevano locali grandi il doppio del nostro! Facevamo incassi giornalieri bassissimi. Conservo ancora i libri contabili, in cui oltre a cifre ridicole, appuntavo parolacce verso me stesso per non riuscire a fare meglio. Facevamo prove continue, andando a casa “drogati” di caffè. Ma anche se la strada è stata lenta, ci ha dato ragione.

Quando siete arrivati in via Salvatore Vicino?
Nel 2016. La Torrefazione Royal Caffè nasce come laboratorio artigianale e pone particolare attenzione alla diffusione della cultura del caffè. Ci impegniamo a stimolare un consumo consapevole, basato sulla ricerca di qualità, freschezza e artigianalità. Oggi abbiamo tre linee di prodotto e 200 punti vendita in tutto il mondo.


Con tutta questa esperienza, avrete sicuramente trovato la ricetta della tazzina perfetta!
Non proprio. I gusti che decidono la tazzina perfetta sono sempre soggettivi. Per questo abbiamo diverse miscele. Il palato più sofisticato cerca il 100% Arabica, che ha meno crema, è più acidulo e tendente al dolce, per poi arrivare alle miscele con Robusta, che sono le più vendute, perché hanno più corpo e in Puglia sono molto amate. Ma la tazzina perfetta non basta quando si ha un bar...


In che senso?
Il mondo della caffetteria è molto competitivo e saturo. Bisogna lavorare ogni giorno per fare la differenza. Con questo obiettivo in mente, abbiamo creato il programma Royal Plus.

Di cosa si tratta?
Oltre a offrire macchine e caffè di altissimo livello, offriamo agli operatori dei servizi aggiuntivi: dalla gestione dei loro canali social alla creazione di piattaforme per fare lead generation e creare una lista di clienti a cui inviare le proprie informazioni direttamente sugli smartphone. Tutto questo viene offerto gratuitamente, accanto alla macchine in comodato, al caffè e all'assistenza tecnica. Ciò che abbiamo compreso attraverso i nostri anni da garage e successivamente è che soddisfare un cliente significa vendere di più.

Osservando i vostri clienti, i baristi, qual è l'aspetto a cui devono fare più attenzione?
La fretta. Il caffè ha una legge molto precisa: 25 ml in 25 secondi. Sbagliare è difficile, anche se non impossibile. Ciò che fa davvero la differenza è l'accoglienza. Molte volte un buon caffè è accompagnato da un servizio pessimo. Invece, accanto a ogni tazzina, deve essere servito un sorriso. Il marketing ci insegna anche a sfruttare l'economia del dono.

In che modo?
Con un regalo. Se oltre al caffè e al buon servizio, si sceglie di regalare qualcosa a un cliente, si inizia un percorso di fidelizzazione. Noi consigliamo di creare dei barattoli parlanti, con logo e decorazioni scelti dall'operatore, da offrire ai clienti più fedeli. In questo modo, oltre a farli felici, si fa girare il logo dell'azienda.

Oltre alle miscele da bar, avete anche una linea dedicata a cialde e capsule, i dispositivi preferiti da ristoranti e consumatori domestici. L'amore per i chicchi non vi ha ostacolati in questa scelta?
Prima della pandemia il 70% del nostro fatturato era legato al settore Ho.Re.Ca.. Durante, abbiamo dovuto cambiare rotta e dialogare anche con chi ha ritrovato l'abitudine di fare colazione a casa. Oggi il nostro mercato si rivolge in egual misura agli operatori del settore caffetteria e ai consumatori diretti, amanti delle macchine domestiche.


Domanda a bruciapelo: capsule o cialde?
Meglio cialde, ma le capsule hanno un grande mercato.

Quali sono gli errori più comuni che facciamo quando prepariamo il caffè a casa?
Iniziamo dalla moka. È vero che è quasi sparita, ma va sempre pulita. In questo cialde e capsule ci aiutano, ma anche le macchine che le utilizzano vanno manutenzionate. Meglio scegliere l'acqua pubblica: qui in Puglia è povera di calcare, minerale che manda tantissime macchine in assistenza. Non dimentichiamo che, quando messa in macchina, deve essere fredda. Veniamo al caffè, che va conservato in un luogo fresco e asciutto. Il macinato va tenuto in un contenitore ermetico. Infine, il servizio. La tazzina deve essere calda, cosa che possiamo fare anche a casa con uno scaldatazze o aggiungendo dell'acqua calda e poi asciugando il recipiente.

Zucchero: sì o no?
Anche qui entra in campo la soggettività. Io, ad esempio, lo bevo con una puntina di zucchero. Il mio socio, rigorosamente senza.

Come si prepara il vero caffè freddo?
Va fatto e raffreddato al momento, usando del ghiaccio.

Il futuro del caffè.
Raccontarlo. Ed è il barista a dover fare la differenza.

Come?
Deve capire i suoi competitor, cosa offrono e fare meglio, anche con la giusta comunicazione. In più, deve essere sempre aggiornato sulle ultime tendenze come il filter coffee, che purtroppo qui non ha ancora preso piede nel mondo giusto. Il barista deve far crescere la sua azienda tutti i giorni. Noi abbiamo gli strumenti adatti e siamo pronti a metterli al servizio di tutti i nostri clienti attraverso il programma Royal Plus.


La colazione al bar sta diventando un lusso: qual è la ricetta della sosta perfetta al mattino?
La colazione sarà un lusso per pochi: ce lo dice l'aumento dei costi a 360 gradi. Dall'imballaggio al caffè stesso, i costi sono raddoppiati. Per questo conteranno il caffè, ma anche un buon cornetto, insieme all'ingrediente fondamentale: il sorriso di chi serve la tazzina.

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scritto da:

Stefania Leo

Giornalista e appassionata di cibo, amo vedere e raccontare tutte le storie che si intrecciano in un piatto. Cucino, leggo e non mi fermo davanti a nessun ingrediente sconosciuto: è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio gastronomico.

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