Scommetto che un locale così non l’hai mai visto: alle porte di Mestre c'è il tempio della cotoletta

Pubblicato il 9 marzo 2023

Scommetto che un locale così non l’hai mai visto: alle porte di Mestre c'è il tempio della cotoletta

“In questo posto ti senti come a casa” è una frase utilizzata spesso a sproposito, ormai quasi in modo promozionale. La verità è che quasi da nessuna parte, nonostante la calda accoglienza, mi sento davvero come a casa. Beh, qui, sì. Pop Bistrot non è solo un ristorante, è la cucina genuina di Aldo e il sorriso di Aurora, i proprietari e inventori di questo format decisamente fuori dagli schemi a Mestre.

Un format innovativo

In realtà, più precisamente, si trova alle porte di Mestre, sul terraglio (una gran comodità che evita la ricerca disperata di parcheggio in centro), qualche km dopo Mogliano, facile da raggiungere anche per chi arriva da Treviso come me. E vi assicuro che arrivano, da Treviso, perché, come dicevo, la proposta è piuttosto particolare: stiamo parlando di cotoletta, ma non quella fettina di carne impanata con quattro patatine accanto, parliamo di una Signora Cotoletta, una cotoletta che non potremo definire altro che gourmet.


Ma in che senso, una cotoletta gourmet? Partiamo dal presupposto che la carne è sceltissima, viene fritta al momento, ed è decisamente più grande di quanto possa immaginarti. Il menù punta principalmente su quella, declinata in una decina di varianti (più le stagionali, come la “Zuccolona”, con crema di zucca, gorgonzola e pancetta al miele) per accontentare i gusti di tutti. Dalle più semplici, come la Fresca, con pomodorini e rucola, alle più golose, come la Norma, con melanzane a funghetto e ricotta affumicata grattugiata sopra, oppure, proprio la Golosa, con patate, pancetta e senape di Dijone.


Il loro motto è “facciamo poche cose, ma le facciamo fatte bene”, e si percepisce chiaramente. Gli abbinamenti sono studiati con meticolosità e gli ingredienti sono accuratamente selezionati. Se non ci credi, prova a ordinare un taglierino prosciutto crudo; Aldo ti racconterà il viaggio che fanno periodicamente per rifornirsi dei loro grissini preferiti, artigianali, stirati a mano e prodotti da un piccolo forno vicino a Tolmezzo, scoperto durante una vacanza e mai più abbandonato. Per non parlare del prosciutto, preparato da La Glacere, una piccola ed eccezionale realtà che si trova proprio a San Daniele del Friuli.

Non solo cotolette...

Se proprio proprio la cotoletta ti non va, Aldo ti propone un'altra chicca che difficilmente puoi trovare altrove, anche perché è lui stesso a prepararla, di giorno in giorno, con le sue mani. Hai indovinato? Stiamo parlando della pasta fresca, realizzata con le preziose ricette di famiglia, che dall'Emilia approdano nella cucina di Pop.


Nonostante la specialità sia la carne, non mancano le proposte vegetariane, come insalatone preparate con ingredienti freschissimi, o, per chi non vuole comunque rinunciare al carboidrato, la focaccia romana, un panificato leggero, croccante e arioso, stirato a mano e farcita con verdure al forno e mozzarella campana, oppure funghi e gorgonzola. Che sia focaccia o insalata, nulla vita di abbinarci una buona birra, anche questa selezionata tra le migliori in circolazione: Kozel alla spina, bianca e rossa, e Corti Veneziane per chi preferisce l'artigianale.

Proprio come a Venezia

Per chiudere in bellezza, impossibile non menzionare il gianduiotto. Tra tutti i dolci proposti da Pop, principalmente torte fatte in casa, è stato questo a farmi innamorare definitivamente: due cubotti di gelato al gianduia immersi nella panna fresca e ricoperti da glassa al cioccolato. In poche parole, la semplicità che vince su tutto, accompagnata dall'accoglienza calorosa di Aldo e Aurora, il vero valore aggiunto di questo piccolo e unico bistrot.


Pop Bistrot 
Via Terraglio, 53/55 - Mestre (VE)
Tel. 0419345566

  • RECENSIONE
  • CENA BLOGGER

scritto da:

Beatrice Modugno

Trevigiana di nascita, studentessa a Padova, pugliese di famiglia. Quando non sono ai fornelli, mi trovi seduta al ristorante. Mangio ovunque e lo racconto a tutti: possiamo parlare di cibo anche per tre o quattro ore di fila.

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