I 10 vini da mettere in tavola durante le feste

Pubblicato il 6 dicembre 2020

I 10 vini da mettere in tavola durante le feste

Non c'è gioia senza bollicine, ma anche bianchi, rossi e rosati: ecco la nostra selezione per allietare i giorni di festa (anche se siete da soli)

Natale si avvicina: è ora di iniziare a pensare a cosa mettere in tavola per celebrare adeguatamente queste feste. Anche se saremo soli o in due o in quattro, ciò non toglie solennità al momento. Grazie a piattaforme come Tannico, Vino.com, Enowinery e quelle delle singole cantine, è possibile mettere a punto la propria scorta senza muoversi da casa. Grazie agli chef e ai ristoratori che non ci serviranno a tavola, ma non ci lasceranno senza pranzo di Natale grazie al delivery, potremo creare abbinamenti che danno gioia al palato e al cuore. Ecco 10 vini da mettere in tavola durante le feste.

Bollicine per iniziare


Il 2020 sarà ricordato anche come l'anno in cui le bollicine l'Italia hanno battuto quelle francesi. “The Champagne & Sparkling Wine World Championships 2020”, il più autorevole concorso al mondo sugli spumanti, creato da Tom Stevenson, ha incoronato 47 bollicine italiane con l'oro (a pari merito con i cugini d'oltralpe) e ben 111 etichette con l'argento (contro i 42 riconoscimenti francesi). Merito del grande lavoro fatto da Trentodoc, in cui rientra anche la cantina Villa Corniole, premiata con due medaglie d'oro: una per il Salìsa Brut e l'altra per la versione Nature. Stappa quest'ultima su un risotto al melograno per accogliere con la dovuta speranza l'anno che verrà. Puoi ordinarlo sullo shop online della cantina o su quello del consorzio Cembrani Doc.

Bianco appassionati


L’azienda agricola biologica Bulichella nasce dall’incontro tra la famiglia italo-giapponese Miyakawa e la terra vocata di Suvereto, in provincia di Livorno. Il Tuscanio Bianco Igt Costa Toscana è un vermentino in purezza, l’unico vitigno a bacca bianca della zona, le cui uve sono vendemmiate rigorosamente a mano fin dalle prime ore del mattino e raffreddate successivamente all’arrivo in cantina per mantenerne inalterato il potenziale aromatico. I grappoli, accuratamente selezionati, subiscono una leggera e soffice pressatura per poi affinare sui lieviti in acciaio per circa 6 mesi. Antipasti, primi piatti delicati e piatti a base di pesce: se hai scelto un delivery, comunica il vino al tuo chef e crea la cena perfetta anche a casa.

Una passeggiata in Abruzzo


Fiori e frutti, grande longevità e persistente longevità: facciamo un viaggio in Abruzzo e gustiamo il Pecorino Tullum Docg di Feudo Antico. Questo vino bianco pluripremiato (anche con cinque star wine Vinitaly), viene vendemmiato a metà settembre e lasciato a macerare a freddo a contatto con le bucce, per poi spostarsi in serbatoi d'acciaio per la fermentazione. Servito a 10°C, può svoltare il tuo aperitivo o un secondo di pesce arrosto.

Rosso come l'amore


Fondata nel 1998 per volontà di Erika Ratti, figlia dell’imprenditore tessile comasco Antonio Ratti, Tenuta Sette Cieli è oggi gestita dal nipote Ambrogio Cremona Ratti. Ha 120 ettari di terreno di cui 10 messi a vigneto a 400 m s.l.m. a Monteverdi Marittimo (Pisa) e 5 nella Doc Bolgheri. Ambrogio lavora a quattro mani con Elena Pozzolini, CEO e winemaker di Tenuta Sette Cieli, che viene considerata una dei giovani enologi che stanno forgiando l’immagine della regione dopo la grande stagione di Giacomo Tachis. Forbes la segnala come giovane talento da tenere d'occhio. Coltivati a biologici e interamente a mano, ogni singola parcella dei vigneti di Tenuta Sette Cieli viene vinificata separatamente, così da permettere la valorizzazione delle diverse nuances di ogni vigneto. Con 90 mila bottiglie all'anno, Tenuta Sette Cieli produce quattro vini. Per celebrare il Natale facciamo un bel all in su Scipio, etichetta fatta solo quando le uve di Cabernet Franc lo permettono. Le sue caratteristiche lo rendono perfetto per accompagnare un arrosto di vitello. Per comprarlo, basta visitare lo shop online.

L'aperitivo green di Zorzettig


Il kit da aperitivo lo porta a casa Zorzettig, in un'elegante cassetta di legno pensata per il Natale: qui si può cogliere tutto l'amore dell'azienda per le proprie radici e il territorio. Al suo interno c'è un'edizione limitata di Refosco dal Peduncolo Rosso ottenuto da uve selezionate da un vecchio vigneto. Elegante e complesso, il Refosco Zorzettig è un concentrato di frutti rossi che dialoga con le delicate note derivanti dall'affinamento in legno. All'interno, ci sono anche grissini e biscotti la cui base di preparazione è lo sfarinato di vinacciolo da uva rossa dei vigneti Zorzettig. Lo sfarinato è un alimento dalle numerose proprietà benefiche, ricco di elementi antiossidanti. Un vero toccasana per l'organismo, ancor più buono considerando come viene creato, ovvero riutilizzando i sottoprodotti del processo di vinificazione (che limita così la creazione di rifiuti). L'idea di questa confezione speciale è nata in casa Zorzettig, ma la realizzazione pratica è stata affidata alla start-up G.S. Natural, con cui la cantina collabora per promuovere una filiera vitivinicola sostenibile. La confezione natalizia si completa con un sacchettino di vinacce e le istruzioni per diverse modalità di utilizzo. La box si può trovare nello shop aziendale, in cantina, oppure ordinandola a info@zorzettigvini.it.

Un Dandy dal cuore duro e puro


I volti del Nero di Troia sono tantissimi, ma poco noti al di fuori della sua terra d'elezione, la Puglia. Considerato un vitigno difficile da coltivare e vinificare, trova una sua interessantissima versione nel rosato Dandy. A crearlo è Francesco Mazzone, definito da Wine Roots "l'uomo del Nero di Troia" per la sua grande passione e profondo studio per l'ostico vitigno. Il suo obiettivo? Rendere questo vitigno il Barolo del Sud Italia. L'azienda agricola Mazzone coltiva le sue uve nell'agro di Ruvo di Puglia (Ba) e dà vita a questo rosato dagli intensi aromi fruttati di ciliegia, fragola e ribes. Il suo gusto secco, fresco e persistente ben si presta a spaziare tra piatti di carne, ma anche di pesce. Il rosato è un vino per signore? Ecco la prova in bottiglia di quanto sia obsoleta questa teoria.

Il chakra del bicchiere


Enologo per amore, Giovanni Aiello è il creatore di Chakra Rosato, un vino vigoroso e allo stesso tempo aggraziato che porta alla nuance corallo il nerissimo Primitivo. Siamo ancora in Puglia. Aiello decide di assegnare un chakra e un colore a ogni vino, per avvicinare ancora di più il suo degustatore al misticismo dell'esperienza enoica . L’obiettivo è quello di mettere in una bottiglia l’energia della sua terra e delle sue vigne. Le note di lampone, ribes e ciliegia, insieme a quelle floreali, si sposano alla perfezione con un delizioso polpo alla Luciana.

Dessert o formaggi?


Siamo al dessert: è il momento di passiti e delle giuste bollicine (che non sono le brut, ma quelle dolci). Non può mancare il panettone e, accanto a lui, il giusto accompagnatore. Il Torcolato di Maculan ben si abbina anche a formaggi di media stagionatura, grazie alle sue note di miele, fiori e vaniglia. Al palato è dolce e pieno, conservando anche un buon equilibrio tra acidità e zuccheri.

Dolce sul dolce


Non cadete nell'annoso errore: sul dolce va il dolce. Arrivati al pandoro, è il momento di tirare fuori le bollicine da dessert. Eccone una da mettere subito in cantina: Moscato d'Asti DOCG "Acquesi - Casarito" Cuvage. Nato sotto la guida del winemaker Loris Gava, è uno spumante che conquista tutti, dal primo all'ultimo sorso. Dolce, morbido ed equilibrato al palato, si abbina alla perfezione con dessert, pasticceria secca e crostate. 

Bollicine profumate


Fior d'Arancio Colli Euganei Spumante Dolce DOCG 2019 - Quota 101 è un'alternativa per chi ha voglia di brindare con allegre bollicine profumate, perfette da servire accanto a dolci da forno come il panettone. I sentori di fiori gialli, pesca e limone si sposano perfettamente con impasti farciti di albicocca o di limoncello (da provare accanto alla Focaccia di Claudio Gatti).




Foto di copertina Justin Aikin su Unsplash

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scritto da:

Stefania Leo

Giornalista e appassionata di cibo, amo vedere e raccontare tutte le storie che si intrecciano in un piatto. Cucino, leggo e non mi fermo davanti a nessun ingrediente sconosciuto: è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio gastronomico.

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