Un locale da vivere giorno per giorno tra pizze, insalatone, panini e humour toscano
Pubblicato il 26 marzo 2021
Se c’è un segreto dietro il successo di Malborghetto di sicuro sono Riccardo e Alessandra Galardi, titolari del locale nel quartiere di Sant'Ambrogio a Firenze ma soprattutto fratello e sorella nella vita. Riccardo l’uomo delle farine, degli impasti e della battuta pronta; Alessandra l’artista che crea con i colori: non importa se si tratta di uno dei quadri attaccati alle pareti del locale o una delle sue celebri insalatone. A loro due chiediamo di raccontare Malborghetto per capire l’aria che si respira nel locale e cosa aspettarsi quando ci si siede a tavola o si ordina per il delivery.
“E’ un locale dove ci si può fermare anche solo per un caffè o per un bicchiere di vino. Il nostro bello è viverci, passare e chiedere: icche c’è oggi?!?! Ecco questa è l’atmosfera che si respira nel locale e che di sicuro contribuisce a renderlo unico insieme ai piatti per cui ormai siamo conosciuti e apprezzati”.

“Io punto su un impasto a lunga lievitazione -racconta Riccardo-, che poi riutilizzo per preparare la pizza ma anche per panini, calzoni e pane. Non sono un fissato ma presto grande attenzione alla farina: uso la 0, ma mi piace sperimentare. Non bisogna sorprendersi se nell’impasto metto il nero di seppia, la curcuma, i pistacchi o le noci. E’ giusto fare un’ottima pizza e prepararla con professionalità e grande attenzione ma credo che debba rimanere una componente ludica. Mangiare è anche allegria, divertimento, stare insieme. Quello che con il locale di Sant’Ambrogio cerchiamo di fare”.

“Di sicuro una maggiore attenzione al mondo veg. Sono aumentate le insalatone per cui è ormai celebre: buone da mangiare ma anche belle per l’attenzione con cui le prepara, con un occhio attento anche ai colori. Ottimi anche i taglieri, soprattutto quelli con i formaggi perché dietro c’è una selezione e un’oculata scelta dei prodotti. Alessandra -sottolinea il fratello Riccardo- presta grande attenzione anche alla stagionalità dei prodotti e va a ricercare anche ortaggi e verdure meno noti, consapevole del risultato che otterrà a livello di gusto”.

“Siamo partiti usando prodotti provenienti dai territori dove viviamo: Val di Sieve e Chianti Rufina e aggiungendo quanto di buono e di fresco arriva dal vicino mercato di Sant’Ambrogio. Penso ad esempio al bardiccio, alla burrata made in Tuscany che arriva da un caseificio fiorentino a ponte alla Vittoria o al cacomela nell’insalata di cui tanto si è parlato anche sui social, stiamo lavorando sugli abbinamenti sia con i vini che con le birre artigianali. Ecco ci piacerebbe sviluppare questo ambito non solo per pranzo e cena ma anche per il momento dell’aperitivo”.
“Abbiamo partecipato ad alcune iniziative del quartiere perché crediamo anche nell’importanza della collaborazione e sappiamo quanto è fondamentale creare un buon rapporto. Pensiamo di aver dato il nostro contributo per valorizzare e rendere più vivace questa parte del quartiere".

"Il servizio è sicuramente più agevole e ci piaceva quest’idea di poter dialogare con i nostri clienti pur rimanendo a distanza di sicurezza. E’ utile ad esempio se ci chiedono un aperitivo da asporto o anche un semplice caffè. Per il delivery ci appoggiamo alle piattaforme Glovo e Deliveroo -conclude Alessandra- ma se si tratta di qualche consegna nel quartiere ci pensa direttamente Riccardo. E’ un modo anche quello per rimanere vicini ai nostri clienti nell’attesa di poter tornare a svolgere la nostra attività come un tempo”.
scritto da:
Sono nata a Viterbo ma Firenze con i suoi tramonti mi ha conquistato: da 15 anni abito in riva all’Arno. Qui scrivo, mangio, corro e scopro posti nuovi, non rigorosamente in quest’ordine. Il mio passatempo preferito è consigliare agli amici un ristorante da provare a cena o cosa fare nel week-end.
Via Dei Macci 76/78 R, Firenze (FI)
Non serve andare a Central Park per un wow effect assicurato.
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