Perché scegliere di cenare al 28 Posti?

Pubblicato il 11 maggio 2015

Perché scegliere di cenare al 28 Posti?

Il look è elegante e ricercato
- per l’ambiente intimo sui Navigli: ci sono 28 coperti, cenare qui significa iniziare un viaggio di gusto alla scoperta di nuovi sapori, attraverso i menù degustazione
- perché i lavori di ristrutturazione sono stati realizzati dai detenuti del carcere di Bollate che hanno beneficiato dell’Art. 21. I tavoli in legno provengono dal laboratorio di falegnameria dell’istituto penitenziario
 - perché le lampade esposte sono state realizzate da Alvaro Catalan de Ozon con un gruppo di Indios emigrati a Bogotà
- perché gli oggetti esposti in sala sono autoproduzioni dello slum di Mathare, in Kenya, selezionati per la mostra Made in Slums alla Triennale di Milano
- per le foto che impreziosiscono la location e che fanno parte del progetto “Statale 106” di Filippo Romano
- per gli arredi progettati da Francesco Baccin (sedie Pelle e Ossa per Miniforms)

La cucina contemporanea sperimenta nuovi sapori
- perché è l’ideale per una cena romantica ma è anche il posto giusto per una serata con un piccolo gruppo di amici
- per la grande attenzione alla materia prima e alla cura nella scelta dei vini
- perché non si bevono le solite bibite ma tutto viene confezionato in cucina. Provate la ginger beer artigianale, oppure il succo di carota con olio di ginepro e zenzero
- perché la cucina mediterranea sperimenta nuovi sapori con originalità. Se vi piace il pesce provate lo sgombro con asparagi, fragole e maionese affumicata. Un piatto di carne insolito? Filetto di agnello con radici e ravanelli con polvere di ceci ed essenza di pino marittimo
- perché se siete vegetariani vi piacerà il tartufo nero con lattuga sotto sale e mela verde
- perché lo chef, Marco Ambrosino, gioca con il gusto per far conoscere nuovi sapori
- per i dessert che non hanno quasi nulla di dolce: la ricotta con cenere, polline e bottarga vi sorprenderà a fine cena
- per il business lunch settimanale che non rinuncia alla qualità

Cantina che esalta le piccole etichette
- perché il vino è pensato per accompagnare in maniera esaltante ogni singolo piatto della cucina
- perché la sommelier, Iris Romano, seleziona vini organici che premiano la digeribilità
- perché i vini sono biologici, biodinamici ma soprattutto buoni
- perché vengono valorizzate piccole cantine che producono vini dalle qualità organolettiche eccellenti

Alla domenica largo al brunch
- perché ogni mese c’è un brunch sempre nuovo
- perché i sapori cambiano seguendo le stagioni
- perché con 20 euro si possono assaggiare pietanze come l’omelette vegetariana, il millefoglie artigianale, la pappa al pomodoro e la focaccia ricotta e miele
 

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