Sono andata alla scoperta dei cocktail più ordinati nei migliori bar del mondo

Pubblicato il 31 gennaio 2020

Sono andata alla scoperta dei cocktail più ordinati nei migliori bar del mondo

A cura della rivista Drinks International, ecco la World’s 50 Best-Selling Classics.

Ci sono cocktail che non tramontano mai. Passa il tempo, passano le mode, ma è più facile che io prenda coraggio e a 38 anni (non è mai troppo tardi) abbia scoperto che l'Americano mi piace proprio "da matti" che queste vere e proprie istituzioni escano da una drink list. E ti dirò, è giusto così, trattandosi di drink che hanno fatto la storia perché amati dai grandi personaggi o dai grandi attori o ancora perché citati nelle grandi pellicole cinematografiche. Classifica alla mano, mi sono immersa nella lettura delle ricette contenute nella World’s 50 Best-Selling Classics, ovvero la classifica dei cocktail più ordinati nel mondo, compilata con il contributo di più di cento bartender. Si tratta dei cocktail classici più venduti nei migliori bar dei quattro continenti. E vanno provati. 

10. Moscow Mule


Siamo in America nel 1941 dove 3 imprenditori disperati si trovarono al bar dell’Hotel Chatman, ciascuno con il suo prodotto senza futuro, almeno fino a quel momento. Stiamo parlando di John Martin distributore della Smirnoff negli Stai Uniti, ancora poco interessati al distillato russo, Jack Morgan, che cercava di lanciare la sua Ginger beer ed una donna che doveva smaltire un intero magazzino di tazze di rame da 5 oz. Quella sera nessuno sa cosa successe realmente, ma mettendo assieme i prodotti di ciascuno ed aggiungendo al mix una punta di lime, si creò il Moscow mule, il drink fu così chiamato perché in gola “scalciava come un mulo” per via della nota balsamica dello zenzero.

9. Aperol Spritz


L'origine dello spritz è ricondotta all'usanza delle truppe dell'Impero austriaco di stanza nel Regno Lombardo-Veneto di allungare i vini locali, di elevata gradazione alcolica, con seltz o acqua frizzante. Da qui l'origine del nome, che si vuole derivare dal verbo tedesco austriaco spritzen, che significa "spruzzare", cioè compiere il gesto di allungare il vino con l'acqua frizzante.

8. Margarita


Il Margarita è il più comune cocktail messicano a base di tequila, ed appartiene ai sour. In latino "margarita" significa perla, mentre in spagnolo è la traduzione della parola margherita. È un cocktail pre-dinner.

7. Espresso Martini


Secondo l'ipotesi più accreditata, il cocktail è stato inventato da Dick Bradsell nel 1980, mentre lavorava al Freds Club di Londra. In un'intervista, Bradsell ha raccontato di aver preparato il cocktail per la prima volta per una cliente che gli aveva chiesto: «Puoi farmi qualcosa che mi faccia svegliare un po' e che poi mi fotta il cervello?».

6. Dry Martini


L'origine del nome è dibattuta. Alcuni sostengono che sia il nome del barista italiano, di Arma di Taggia che per primo, nella New York del 1912, l'avrebbe preparato per John D. Rockefeller. Altri suppongono che derivi dal cocktail di Jerry Thomas (detto the professor) il Martinez (1850), secondo altri ancora il Martinez fu trasformato in Martini da Julio Richelieu nel 1870, altri infine dicono sia legato alla Martini & Rossi.

5. Manhattan


Il Manhattan è uno dei più famosi cocktail a base di whisky, servito come aperitivo. Si narra che l'inventore di questo aperitivo fosse un barman del Manhattan Club di New York (da cui il nome), che lo avrebbe preparato per la prima volta nel 1874.

4. Daiquiri


Già in voga negli USA ai primi del Novecento, le sue origini vengono fatte risalire al 1898 quando vi fu la guerra tra Stati Uniti e Spagna, dopo l'affondamento della nave Maine nel porto dell'Avana. Secondo gli storiografi un marine sbarcò in un piccolo villaggio nei pressi di Santiago di Cuba, precisamente a Daiquiri. Qui per placare la sete entrò in una baracca che fungeva da mescita. Rifiutandosi di bere rum liscio, lo fece allungare con succo di lime e poi lo corresse ulteriormente con un po' di zucchero.

3. Whiskey Sour


Spremere 3cl (1 oz) di succo di limone poi aggiungere 1.5 cl (0,5 oz) di sciroppo di zucchero. Aggiungere 4,5 cl (1,5 oz) di Bourbon Whiskey. Poi procedere con l'aggiunta di un albume d'uovo (opzionale). Mettere la soluzione in uno shaker ed agitare in modo deciso. Riempire lo shaker con del ghiaccio e poi agitare di nuovo il tutto. Versare la soluzione dello shaker in un bicchiere di tipo old fashioned o cobbler precedentemente riempito fino all'orlo con cubetti di ghiaccio. Guarnire con mezza fettina d'arancia sul bicchiere e una ciliegia al maraschino. servire con cannuccia.

2. Negroni


Fu ideato a Firenze nel 1919-20 dal conte Camillo Negroni. Negli anni '20 il conte era solito frequentare l'aristocratico Caffè Casoni in Via de' Tornabuoni a Firenze e, per variare dal suo abituale aperitivo Americano, chiese al barman Fosco Scarselli di aggiungere un po' di gin in sostituzione del seltz, in onore degli ultimi viaggi londinesi.

1. Old Fashioned


È uno dei cocktail più famosi al mondo e uno dei più antichi degli Stati Uniti; lo scrittore britannico Kingsley Amis lo definì «l'unico cocktail che può rivaleggiare con il Martini e le sue varianti»; il conterraneo Alec Waugh lo considerò il miglior preludio a una cena insieme al Martini-dry; per il drammaturgo statunitense George Jean Nathan fa parte della "trinità dei cocktail" insieme al Martini e al Manhattan.

  • APERITIVO

scritto da:

Maggie Ferrari

I miei ricci parlano per me. Scatenata e bizzarra la notte, frenetica e in carriera di giorno. Toglietemi tutto ma non i miei apericena in centro e la malinconia del weekend, quando mi manca Milano.

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