Le 10 cose più buone che ho mangiato nell'ultimo anno a Roma e dintorni

Pubblicato il 18 gennaio 2023

Le 10 cose più buone che ho mangiato nell'ultimo anno a Roma e dintorni

Piatti magnifici, tra tradizione e fantasia, pizze fantastiche, fritti, ma anche dessert ed altre meraviglie della tavola. Il 2022 è stato un anno particolarmente interessante per noi amanti della buona cucina a Roma.

Che il 2022 fosse l’anno della ripartenza per la ristorazione romana ce lo aspettavamo un po’ tutti noi foodies e gourmand della città, che diventasse però uno degli anni in assoluto più positivi per l’innalzamento medio altissimo della qualità della ristorazione in città pochi di noi ci avrebbero scommesso. E’ come se i due anni di stop dovuti alla pandemia, oltre alle mille difficoltà che hanno portato, siano stati paradossalmente utilissimi per gli addetti ai lavori per riflettere, resettare tutto e ripartire con le idee giuste e con una passione moltiplicata per mille. Il risultato è “nella bocca di tutti”: a Roma si mangia sempre meglio ovunque e mi riferisco ai locali al di fuori del paradiso degli “stellati”. Dalle trattorie di quartiere, alle pizzerie, ai bistrot. Ecco allora, puntuale, come ogni anno il decalogo delle cose più buone che ho avuto modo di assaggiare e di godere in giro per la Capitale (e dintorni) durante questo lungo e goloso 2022.

Il riso al salto col brasato di manzo – Allalberone Cucina con Cantina

 Inizio il mio decalogo con gli ultimi due piatti provati nel 2022, una sorta di apoteosi finale. Entrambi mi sono stati serviti nello stesso ristorante - Allalberone Cucina con Cantina - durante la stessa cena, che, inutile dire, è stata forse l’esperienza gastronomica più interessante dell’ultimo anno. Il primo è un piatto sicuramente molto meno instagrammabile rispetto alla media, ma di un’armonia e di un gusto unico. Il riso al salto allo zafferano con brasato di manzo ed il suo fondo è senza dubbio un capolavoro, una sinfonia di gusto. Il merito è nell’abilità enorme di saper giocare con le consistenze ed i sapori che Alessandro Di Crisci, chef e patron, possiede. Un piatto assolutamente straordinario, che ti fa veramente venire voglia di ordinarlo di nuovo durante la stessa cena.

Sfera di cioccolato al latte con semifreddo al whiskey e salse di mela verde e caramello – Allalberone Cucina con Cantina

Lo ammetto, per quello che riguarda i dessert nei ristoranti sono forse eccessivamente severo nei giudizi, forse perché mediamente in giro ormai si vedono e si mangiano sempre le stesse cose da anni. Ma scommetto che la Sfera di cioccolato al latte con semifreddo al whiskey e salsa di mela verde e caramello di Allalberone alla prima cucchiaiata farà chiudere gli occhi anche a te facendoti perdere in un sorriso in un misto tra l'ebete e l'estasiato. Un’armonia perfetta, un bilanciamento di dolce e acido che quasi mai ho avuto modo di assaggiare altrove, anche nei ristoranti pluristellati. In più, in questo caso, ci troviamo di fronte in uno dei più belli impiattamenti mai visti. Perfetto, semplice ed elegante.
Allalberone Cucina con Cantina, Via F. Valesio, 5 Roma –  Tel. 3917127198

Tributo al Maestro – Pizzeria Dazio

Il connubio tra un grande chef e un eccellente pizzaiolo quali sono Matteo Lo Iacono e Giancarlo Bernabei di Dazio porta inevitabilmente a creare dei capolavori assoluti. Tra questi una delle pizze più buone mai assaggiate negli ultimi anni a Roma: la Tributo al Maestro. Un impasto a cornice alta, di tipo napoletano ma non tradizionale, leggerissimo e squisito con un topping studiato dallo chef nel minimo dettaglio: besciamella allo zafferano, midollo flambato, foglia d’oro a 24kt, airbag di patata, micro punte di fonduta di Parmigiano Vacca Bianca 24 mesi. Al momento questa meraviglia non è purtroppo più in carta, ma è stata degnamente sostituita da altre pizze pazzesche, tra tutte la Brado (battuto di salsiccia di maiale brado, gel di lime, fior di latte di Agerola, crema di gorgonzola dolce dop, polvere di alga nori, scorza di limone fermentato).
Dazio Roma, via Nomentana, 1206 Roma – Tel. 0683525515

Le Scottish Ribs – Il Porco Rosso

Colleferro da Roma dista circa 50 km, una distanza che di norma ti farebbe pensare ad una follia prendere la macchina e percorrerla per andare appositamente a cena lì. Eppure, credimi, se si tratta di andare a cena da Porco Rosso, tempi e distanze non contano: prendi e vai. Perché dire che ne vale la pena sarebbe quasi un insulto per quanto riduttivo. La nuova proposta gastronomica su cui ha puntato tantissimo Gianmarco Camilli, il patron di questo splendido pub, è veramente pazzesca per quantità e qualità: dai fritti (tutti), ai taglieri con i formaggi di Casa Lawrence di Picinisco ed i salumi di Erzinio da Guarcino, financo al tagliere di formaggi vegani della ditta Fermaggi di Cave, interessantissimi. Ma il capolavoro l’ho trovato nelle Scottish Ribs: una baffa intera di costine di maiale italiano, cotte 24 h in affumicatura con Rub  e vaporizzate al tavolo con whiskey Talisker 10y. Da alzarsi e cantare a squarciagola Flowers of Scotland.
Il Porco Rosso, Via Raffaello Sanzio, 42 Colleferro (RM) – Tel. 0697241161

Il supplì lasagna – Pizzeria l’Elementare

Il re dei fritti del 2022 per me è lui e soltanto lui, il mitico e laidissimo (giorgionamente parlando) Supplì Lasagna di L’Elementare a Trastevere. Un cubo di panatura fritta croccante e perfettamente asciutta che racchiude una fantastica lasagna fatta in casa con ragù di manzo, besciamella e cuore di fiordilatte. Credimi, merita di assimilare (e smaltire a fatica poi) tutte le calorie da cui è composto. Sarebbe meglio dividerlo con un altro commensale a tavola per avere la possibilità fisica di assaggiare anche altre leccornie della casa, ma qui credimi è difficile resistere all’egoismo di sbafarselo tutto da soli.
L’Elementare Trastevere, Via Benedetta, 23 Roma – Tel. 065894016

Il tagliere di salumi e formaggi – Il Vino si Fa con l’Uva

Altra trasferta che vale assolutamente il viaggio è quella per Velletri, magari approfittando di una bella gita durante il week end da fare ai Castelli Romani. Qui, nella centralissima piazza Cairoli ecco una piccola enoteca dall’aspetto accogliente, caldo ed intimo e dal nome stupendo: Il Vino si Fa con l’Uva. Questo è il regno di Davide, Stefano e Paolo, grandissimi appassionati di vino e non solo (whiskey per esempio), che, dopo una lunga esperienza nella vendita ecommerce del vino hanno intrapreso – con grande successo – questa nuova avventura. Oltre a centinaia di etichette selezionate, qui la grande sorpresa resta il loro tagliere di salumi e formaggi, in assoluto il migliore ad oggi mai degustato. La selezione è curata quotidianamente con il meglio del meglio che il mercato propone, dai salumi di Mangalica di piccola produzione (zero grande distribuzione), alla Mortadella igp, alla Finocchiona del Grossetano, al pecorino di Pienza e tante altre delizie. Un viaggio di profumi e sapori che mai si accavallano, ma si alternano in pura armonia.
Il Vino si Fa con L’Uva, Piazza Cairoli, 2 Velletri (RM) – Tel. 390685351922

Pan brioche con guanciale di rombo, ricotta e cavolo nero – Dogma

Tra le nuove aperture dell’anno, la più promettente per quello che riguarda la cucina di mare per me è senz'altro Dogma nel quartiere Appio Latino, un luogo che fino ad oggi non aveva mai avuto una proposta di ristorazione di mare di tale livello. A guidarlo due giovani bravissimi, lo chef Gabriele Di Lecce e la sua compagna Alessandra Serramondi. Lui con un curriculum che vede esperienze passate in cucine pluristellate (da Lele Usai ad Anthony Genovese), è un po’ il mago del pesce alla griglia. La brace, infatti, è alla base di tutti i piatti che questo ristorante propone. Tra tutte le magnifiche portate è il Pan Brioche con guanciale di rombo, ricotta e cavolo nero il ricordo più bello: una sinfonia musicale, un contrappunto perfetto di sapori e consistenze, con il guanciale di pesce (difficilissimo da realizzare) che viene esaltato dalla semplicità della ricotta e della verdura.
Dogma, Piazza Zama, 34 Roma – Tel. 0686679819

Lepre à la Royale  - Friccico Mangia & Bevi Bistrot

Altra nuova apertura guidata da una coppia di cazzutissimi giovani imprenditori nel cuore di Monteverde Nuovo, Friccico Mangia & Bevi Bistrot mi ha letteralmente stupito per quella che a mio avviso è una delle migliori proposte da sempre di cucina di selvaggina a Roma. Ai fornelli troviamo Simone La Rocca, che vanta nel suo passato una lunga esperienza in terra francese, mentre in sala a coccolare i clienti c’è la sua compagna Serena Moretti. Selvaggina e sapori d’Oltralpe nel ricco e variegato menu di questo bistrot, ma è un piatto a spiccare il volo sopra ogni cosa: la Lepre à La Royale con Foie Gras e tartufo, antica ricetta tradizionale francese, complicatissima da preparare, qui riscoperta e gustata rigorosamente con gli occhi chiusi ad ogni boccone.
Friccico Mangia & Bevi Bistrot, Viale dei Colli Portuensi, 169 Roma – Tel. 0695213511

La Zucca all’Uccelletta – Osteria Dar Bruttone

Da sempre, come si dice a Roma, “A rota” della sua carbonara (per me la migliore in città) per una volta, invece, ho voluto cambiare piatto ed ho ordinato un “contorno” – ma si può benissimo provare anche come antipasto – leggero (si fa per dire). La Zucca all’Uccelletta dell’Osteria Dar Bruttone è uno dei piatti dell’antica tradizione romana ormai praticamente scomparsi dai menu delle osterie della Capitale. Il merito va tutto all’Oste Giuseppe che l’ha voluta riproporre in carta perché per lui questo è il piatto che più gli ricorda la sua famiglia “Era la specialità di nonna – racconta – la domenica a tavola, quando era stagione, non mancava mai”. Ed è effettivamente uno spettacolo, col guanciale croccante ed il pecorino a pioggia sopra.
Osteria Dar Bruttone, Via Taranto, 118 Roma – Tel. 0689024870

La Porchetta di Ricciola – Il Pescatorio

Quando ti siedi a pranzo ad uno dei tavoli de Il Pescatorio al Portuense, dai retta a me, affidati in tutto e per tutto alle cure di Emanuele Smimmo, proprietario e appassionato gourmand. La sua ristopescheria da quando è stata aperta per me rimane uno degli indirizzi migliori in assoluto in città per qualità e fantasia per ciò che riguarda la cucina di mare. Il pesce qui non è solo buono, è stupefacente, anche per come viene cucinato. Tra le specialità che spesso troverai a disposizione c’è la famosa porchetta di ricciola, una vera e propria porchetta fatta con questo magnifico pesce azzurro. Il metodo di produzione e di cottura è segretissimo, ma l’assaggio provoca orgasmi incontrollati, tipo quello di Meg Ryan in Harry Ti presento Sally, ma stavolta vero.
Il Pescatorio, Via Virginia Agnelli, 91/93 Roma – Tel. 0664494787

Foto di copertina tratta da pagina Facebook di Il Porco Rosso

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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