Quando l’imprenditoria locale è mossa dall’amore per il proprio territorio

Pubblicato il 12 aprile 2019

Quando l’imprenditoria locale è mossa dall’amore per il proprio territorio

Intervista a Francesco Lisurici, titolare di Happy Hour O’llammord

La seconda parte del nome del tuo locale è davvero difficile da pronunciare. Da dove trae origine?
Il nome del mio locale è una volgarizzazione della parola Lombardi con la quale si indicava l’area in cui è collocato il locale, nel cuore del Sasso Barisano. Il dialetto materano non è semplice ma io ci tengo a non perdere le nostre radici perché dicono molto sulla nostra identità.

Parlami un po’ di quando è nato e con quale idea hai deciso di aprirlo proprio nei Sassi di Matera.
Amo la mia città e i Sassi in particolare perché rappresentano l’immagine di Matera nel mondo. Abbiamo aperto nel 2013 con l’idea di servire aperitivi rinforzati e/o taglieri di salumi e formaggi, non a caso la prima parte del nome del locale è Happy Hour, termine che indica una pratica di marketing diffusa nei paesi anglosassoni volta a offrire bevande alcoliche a prezzi scontati.
 


E oggi il locale è ancora così?
No, è cambiato quasi sin da subito perché ci siamo resi conto che il nostro target, prettamente turistico, richiedeva vera e propria ristorazione e quinci ci siamo dotati di cucina, di uno chef e tutto quello che oggi abbiamo fieramente costruito. Come tutti i locali dei Sassi, anche il nostro non è molto grande e quindi gli spazi adibiti a cucina sono piuttosto limitati ma noi con quegli strumenti riusciamo lo stesso a soddisfare egregiamente 40 coperti circa.
 
Qual è allora la tua proposta gastronomica?
L'offerta gastronomica è basata su prodotti semplici e a km zero che possono essere combinati sapientemente alla carta o in versione aperitivo, o ancora proposti con formula di menù turistico, molto apprezzata per il buon rapporto qualità-prezzo. Le nostre specialità sono la crapiata, fave e cicorie, carpaccio di angus con rucola, limone e scaglie di grana, tagliere di salumi misti e formaggi, le strascinate con le cime di rape e i peperoni cruschi, i paccheri con il pesto di menta e basilico con salsiccia, "i chitarrid" (spaghetti alla chitarra) con cacio e pepe, la classica tagliata, l'arrosto misto con agnello, puntine e salsiccia, l'entrecôte e la lonza di maiale con erbette della Murgia. Non abbiamo una vera e propria carta dei dolci ma proponiamo tiramisù e semifreddi.
 


Solo a sentirne parlare mi è venuta l’acquolina in bocca ma con cosa accompagni questi ottimi piatti in termini di beverage?
Data la grande passione per il territorio locale, la cantina è quasi tutta lucana: Aglianico del Vulture e Primitivo dominano una scena fatta anche di alcune grandi etichette, dai rossi ai bianchi, senza dimenticarsi di passare per i rosè. Tutti i vini sono sempre finemente proposti dallo staff di servizio in stretto abbinamento con le pietanze locali. Per i non amanti del vino è possibile accompagnare le pietanze con birra artigianale locale.


Qual è il punto di forza del tuo locale?
Innanzitutto il mio personale. Mi fido ciecamente di loro. Inoltre, e senza dubbio, il nostro rapporto qualità-prezzo in una città in cui ci si lamenta spesso dei conti salati pagati. E soprattutto il nostro orario molto flessibile: lunedì di chiusura a parte, siamo aperti tutti i giorni con orario continuato dalle 12 alle 21, tranne il sabato che facciamo una pausa nel pomeriggio per prolungare fino alle 23.


Sei soddisfatto di come sta andando il tuo locale?
Non voglio lamentarmi anche perché, sinceramente, per mia natura sono uno che non si perde in piagnistei sterili ma piuttosto uno che si attiva per comprendere e che si rimbocca subito le maniche per cambiare. Credo francamente che rispetto ai locali del centro storico siamo più penalizzati per le ZTL, per la concentrazione dei giri turistici nel Sasso Caveoso e anche perché i Sassi sono difficili da raggiungere, specie per il materano che non può accedervi in auto o parcheggiarla con facilità. È come lavorare in un’altra città e direi che qui potrei aprire un gran capitolo per discutere della gestione di Matera capitale della cultura 2019 ma questa non è un’intervista politica, vero?
In linea di massima posso dirti che quotidianamente invitiamo i passanti ad accomodarsi nel nostro locale e chi accetta, poi, ci sceglie per tutto il periodo del proprio soggiorno, senza contare la parte dei clienti locali molto affezionata. E questo ci sprona a fare sempre meglio, senza risparmiarci.

E dulcis in fundo, domanda di rito, quali sono i tuoi progetti futuri?
I miei progetti futuri sono già ben piantati nel mio presente. Sono un imprenditore impegnato perché l’Happy Hour O’llammord è il mio progetto più recente, terzo dopo il New Slot Caffè, un locale più periferico e dalla vocazione un tantino differente, e dopo la Tabaccheria Lisurici che gestisco con mio fratello da sempre.
Amo il mio territorio e investo di continuo sia a livello economico che in termini di tempo in attività che lo aiutino a crescere, non a caso sono anche presidente provinciale della Confesercenti, e “Assessore Regionale”, della Camera di Commercio della Basilicata, con delega al Turismo. Questi ruoli mi riempiono di orgoglio e nello stesso tempo, di tanta responsabilità, in quanto sto curando attentamente le vicende del Turismo legate alle imprese operanti in tutta la Regione. Ho, quindi, un unico grande progetto: quello che tutti possano arrivare a vedere la mia terra esattamente come la immagino io adesso. E sto lavorando per questo con tutti gli strumenti a mia disposizione.
 

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Paola Pisciotta

Sono una ragioniera, amo i numeri ma ancor di più le parole. Ho studiato lingue ma la mia preferita è l’italiano. Ergo sono laureata in comunicazione e giornalista pubblicista. La contraddizione è una costante della mia vita. Amo viaggiare e non dare mai nulla per scontato. Di me direi che so scrivere senza guardare la tastiera, ma non so guardare la tastiera senza scrivere.

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