La mia cena da Cru RistoBistro: quando la tradizione incontra la creatività

Pubblicato il 30 ottobre 2018

La mia cena da Cru RistoBistro: quando la tradizione incontra la creatività

Cru Ristobistro è un nuovo locale nel pieno centro storico di Noale. Di recente apertura, sta già riscontrando pareri favorevoli per l’offerta culinaria proposta e l’atmosfera accogliente e raffinata.



Un’offerta innovativa, poiché Cru è sia ristorante sia paninoteca/pub: qui si possono gustare piatti di alta qualità, ma anche semplicemente provare dei fritti sfiziosi come aperitivo o apericena. La carta dei vini è molto varia, con una buona scelta di vini veneti e italiani.

 



Al piano superiore una sala climatizzata per circa 35 posti: interni moderni e semplici con elementi in legno che rendono la sala accogliente, ma anche raffinata. L’ambiente è ben illuminato; la musica di sottofondo, stile lounge, non disturba assolutamente,creando un’atmosfera calda e rilassante. In estate è possibile cenare anche nella bella corte esterna e nello spazioso plateatico.

All’arrivo Gloria e il suo staff accolgono gli ospiti sempre con un sorriso, tanta gentilezza e disponibilità. Ho cenato qui due volte e in entrambi i casi sono rimasta stupita per la qualità e la presentazione dei piatti proposti. Il menu è veramente molto vario e ce n’è per tutti i gusti!
 
Gli antipasti sono composti dai fritti, con la classica polpetta della nonna o le deliziose polpettine di cacio e pepe o una vasta selezione di salumi e formaggi, tra cui spicca il pastrami fatto in casa.


 
Per la selezione di piatti di pesce, ci sono prodotti tipici del territorio veneto, come la piovra e il baccalà e una grande selezione di crudo - da provare la tartare di tonno. Per i piatti di carne spicca la tartare con manzo grass-fed e la tagliata di filetto, ma anchele  insalate e il couscous. E se non amate la carne o il pesce, non preoccupatevi, perché Simone e Gloria, i proprietari, hanno pensato anche per voi, con una buona scelta di piatti vegetariani - offrono persino un burger vegano, tra la selezioni di hamburger!
Se poi avete voglia di pizza, qui ne troverete di tutti i colori, nel senso vero della parola: noatre la pizza al nero di seppia! E poi ci sono i tostoni, tutti preparati con teglia romana, ossia una focaccia quasi sfoglia, farcita con i migliori prodotti italiani.

La filosofia di Simone e Gloria, i proprietari, è di puntare sulla qualità dei prodotti, offrendo preferibilmente prodotti del posto, per valorizzare il territorio, per una cucina sana ed equilibrata.
 
Durante la cena abbiamo provato in pratica tutto quello che c’era nei fritti, ossia le polpette della nonna, le cacio e pepe, gli straccetti di pollo, le crocchette di patate, le patate caserecce. Ogni piatto è ben presentato con una bella selezione di salse: bbq, maionese, semplice e al rafano, salsa rosa. I fritti sono asciutti, croccanti e leggeri.


 
Abbiamo poi gustato sia la tartare di manzo grass-fed che quella di tonno con la caponata ed entrambe erano ottime.
La carne della tartare di manzo era freschissima e di alta qualità – grass-fed vuol dire che l’animale si ciba solo di fieno ed erba di campo: l’abbinamento con l’uovo disidratato, il caviale di balsamico e il wasaby era semplicemente divino!



Mi ha stupito la tartare di tonno, in quanto la caponata di melanzane (con pezzetti di mandorla) era parte integrante della tartare e non servita a parte: idea innovativa e molto gustosa.


 
La tagliata di filetto con tortino di patate, erbe di campo e scaglie di monte veronese era cotta alla perfezione, molto delicata: una bella crosticina all’esterno e delicatamente rosea all’interno.


 
Con la tartare di tonno abbiamo scelto un Gewurztraminer dell’Alto Adige DOC, con la carne un Refosco Collio.
 
I dolci sono tutti fatti in casa: la meringa con le fragole era una delle migliori che abbia mai provato; bianchissima, asciutta e fragrante. Ma anche la waffle calda con gelato di pistacchi di Bronte e il Tortino alla gianduia con riso soffiato e gelato al passion fruit non erano niente male. Li abbiamo abbinati a un Verduzzo Dolce.


 
Ogni portata è stata presentata con grande ricercatezza: l’impiattamento non è visto solo come aspetto decorativo del piatto, ma nella sua semplicità è parte integrale dell’esperienza multisensoriale del cibarsi. Le portate sono state generose e c'e' la possibilità di scelta tra porzione piccola o normale – questo offre l’opportunità al cliente di poter provare più piatti, essendo il menu cosi vario e invitante.
 
Il rapporto qualità-prezzo per una cena fuori casa, tra amici o romantica, è uno dei fattori principali che vi dovrebbero invogliare a visitare questo locale: una cucina attenta al territorio con materie prime selezionate, piatti moderni e tecnici ma senza esagerazioni - un indirizzo da tenere ben presente!
 
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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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