I migliori biscotti artigianali di Roma

Pubblicato il 27 luglio 2015

I migliori biscotti artigianali di Roma

Quattro indirizzi dove poter trovare e gustare tutta la bontà e la fragranza dei più buoni biscotti della città

Roma è sempre stata una città tradizionalmente legata alla produzione di biscotti artigianali, una tradizione coltivata soprattutto da dalla Gentilini, che, grazie al suo grande successo, è riuscita a far scoprire il vero sapore del biscotto romano in tutto il mondo, dove ormai gli “Osvego” e i “Novellini” li conoscono veramente tutti. Il successo di Gentilini è dovuto principalmente al suo grande attaccamento alle vecchie tradizioni e all’utilizzo di ingredienti genuini (una grande eco in questi ultimi tempi è stata proprio il fatto che i loro biscotti sono tra i pochi in Italia a non essere prodotti con olio di palma). Ma a Roma esistono anche altri biscottifici, piccole botteghe artigianali, che non hanno voluto (o in alcuni casi potuto) compiere il grande passo dell’industrializzazione, ma dove possiamo ritrovare gli stessi sapori, quelli antichi e genuini di una volta.Ecco allora quattro indirizzi dove trovare i migliori biscotti artigianali della Capitale.



Il nostro viaggio nel mondo del biscotto artigianale romano inizia nel quartiere di Trastevere, precisamente a Via Della Luce, dove da più di un secolo la famiglia Innocenti al civico 21 continua a sfornare quotidianamente chili e chili di meravigliosi biscotti secchi. Oggi la ditta è capitanata dalla brava Stefania, che ha ereditato dai genitori, ma soprattutto dal nonno, la grande passione per la pasticceria. Entrare nel Biscottificio Innocenti è come ritornare indietro a quell’Italia dei primi anni ’50, quella del boom economico, dell’allegria e della speranza. I macchinari dell’epoca continuano ad impastare e a formare biscotti di tutti i tipi, e un meraviglioso odore invade le narici. Qui tutto è buono, dalle lingue di gatto, ai semplici biscotti da inzuppo, ma non si possono non citare anche le gustosissime crostate di marmellata di visciole.



All’Esquilino, a due passi dal Colle Oppio, l’odore dei suoi biscotti appena sfornati a volte si sente anche a due o tre isolati di distanza, come una sorta di richiamo irresistibile. Basta seguire l’odore, dunque, che ci porterà davanti a una piccola, ma storica pasticceria di Roma, e alle sue vetrine dove troneggiano pacchi di biscotti dorati, crostate e torte freschissime. Se da Innocenti si faceva un tuffo negli anni ’50, da Cipriani ci si immerge direttamente ai primi del ‘900: bancone e scaffali di legno, dove troviamo meravigliose scatole di latta per i biscotti decorate con eleganti disegni liberty. Qui i biscotti vengono venduti sfusi, misti, oppure già inscatolati. Le grandi specialità della casa sono i “classici” romani: osvego, novellini, sigarette all’arancia, ma il cavallo da battaglia di Cipriani è senza alcun dubbio la ciambellina al limone (in assoluto il preferito dal sottoscritto). Oltre ai biscotti bisogna fare una menzione a parte per le splendide torte qui prodotte, tra le quali preferiamo quella crema e limone.



Ci spostiamo in periferia nel quartiere di Tor Cervara, a poche centinaia di metri dall’uscita 14 del Grande Raccordo Anulare. Al Biscottificio Casilino possiamo trovare i biscotti per ogni tipo di occasione: ciambelline casarecce al vino e all’anice per la colazione, oppure lingue di gatto e baci di dama per accompagnare un thè pomeridiano, o ancora cantucci da immergere nel liquore. La genuinità degli ingredienti e la grande passione per il mestiere hanno fatto di questo forno di periferia uno degli indirizzi imperdibili della pasticceria secca romana.



Ed ecco, infine, nascosto in mezzo ai palazzoni per uffici e al caos commerciale di via Tiburtina un piccolo negozietto tutto rosa pastello, arredato come una casa per le bambole: cassettini, pizzi, fiori, tazze e piattini. Siamo entrati nel Mondo di Laura. Lei è una giovanissima pasticcera che dopo anni e anni di gavetta all’estero (USA, Inghilterra e Israele) ha deciso di tornare a Roma e di provare a fare da sola. Per ora possiamo dire che oltre a provarci, c’è anche riuscita. I suoi biscotti sono infatti una vera delizia per chi li assaggia. E’ il caso del Pepita, un frollino al cacao e sale dell’Himalaya, oppure del Green Lady, un biscotto integrale con pistacchi miele e zenzero

(Credits Photos: ilmangiaweb.it; romainbocca.it; steatit.com)

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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