​Cosa mangeremo per preservare il pianeta? La sostenibilità delle nostre abitudini alimentari

Pubblicato il 25 giugno 2021 alle 06:32

​Cosa mangeremo per preservare il pianeta? La sostenibilità delle nostre abitudini alimentari

Su un punto gli italiani sono tutti d’accordo: accettare gli insetti come nuovo alimento sarà difficile.

È indubbiamente in atto da tempo una trasformazione della consapevolezza sulla nostra alimentazione che potrebbe rappresentare quella svolta che serve al pianeta per tornare in salute o comunque per evitare che i danni continuino a moltiplicarsi.

Uno studio realizzato da Nestlé evidenzia come abbiamo preso atto di una nuova visione riguardo al cibo e a come questo contribuisce alla nostra salute e a quella del Pianeta. Infatti, la produzione di cibo e il nostro stile alimentare sono la principale causa mondiale dei cambiamenti climatici; il futuro guarda ad una scelta ben definita: frutta e verdura devono costituire metà del piatto, mentre un terzo sarà dato da cereali integrali e la maggior parte delle proteine devono arrivare da legumi e frutta a guscio.

E la carne? Carne rossa, bevande gassate e alcolici sono tra gli alimenti che destano maggiore attenzione e che dunque dovrebbero essere assunti con moderazione.

E alla domanda, a quale dei cibi considerati del futuro si pensa di adattarsi in tempi rapidi, gli italiani preferiscono giocare facile e rispondono per la maggior parte: le alternative vegetali 57%, le radici 39%, le alghe 37%, le micro-proteine (di origine fungina) 21%.

Ma quando viene chiesto loro ‘Quali cibi avresti più difficoltà ad accettare/introdurre nella tua alimentazione’, il feedback è quasi unanime: gli insetti per il 74%.

Foto di copertina by Annie Spratt on Unsplash
 

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scritto da:

Maggie Ferrari

I miei ricci parlano per me. Scatenata e bizzarra la notte, frenetica e in carriera di giorno. Toglietemi tutto ma non i miei apericena in centro e la malinconia del weekend, quando mi manca Milano.

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