Sestante Osteria di Mare a Venezia: ottima cucina di pesce con vista

Pubblicato il 4 agosto 2021

Sestante Osteria di Mare a Venezia: ottima cucina di pesce con vista

A volte è facile dimenticare quanto siamo fortunati a Venezia ad avere a disposizione una così grande selezione di pesce, tra il migliore che l’Adriatico possa offrire. La laguna veneziana ospita una grande varietà ittica, il che significa che i ristoranti veneziani sono in grado di procurarsi pesce fresco di alta qualità più facilmente di molti altri tipi di prodotti. Ha senso, quindi, che Venezia sia così famosa per la sua cucina a base di pesce.
 
Ma Venezia può anche esser la città dai prezzi esorbitanti e dai menu mediocri e turistici, soprattutto se non la si conosce bene e se ci si trova nella zona di Piazza San Marco
 
Basta, però, fare qualche passo per arrivare nel tranquillo Campo San Zaccaria, a due minuti da Piazza San Marco, e imbattersi nel ristorante Sestante Osteria di Mare, che, grazie a Francesca Foffani, giovanissima proprietaria, è già dal 2013 punto di riferimento sia per i veneziani che per i visitatori. L' atmosfera familiare di questo ristorante permette agli ospiti di rilassarsi, dopo una giornata trascorsa girovagando per le calli veneziane.
 
Il ristorante è diviso in tre parti: il ristorante principale in Campo San Zaccaria, Sestante Riva in Riva degli Schiavoni all’entrata dell’Hotel Paganelli e Sestante Rooftop, location fantastica sull’altana dell’Hotel.

Un ristorante diffuso, mi viene da chiamarlo, dove tradizione e innovazione si fondono, utilizzando solo materie prime di alta qualità: pesce fresco di mercato, carne di prima scelta, verdure solo di stagione.

Sia che si scelga di pranzare o cenare in Riva degli Schiavoni o sull’altana, la vista mozzafiato sulla laguna di Venezia e l’isola di San Giorgio Maggiore è assicurata.


Ritorno a Sestante Osteria di Mare, per la seconda volta, qualche settimana dopo la riapertura dei ristoranti e, con alcune amiche, sono accolta con calore da Francesca, indaffarata a correre tra la cucina, la Riva e l’altana. Con un bel sorriso e tanta simpatia, ci fa accomodare a un tavolo in Riva con una vista unica: il tramonto sull’isola di San Giorgio. Il nostro cameriere per la serata è Giuliano, come sempre molto professionale, attento e disponibile, che, non solo si ricorda che tipo di vino preferisco, ma ricorda anche che piatti avevo preso la volta precedente. Vogliamo parlare di come far sentire un cliente coccolato?


Uno sguardo veloce al nuovo menu à la carte, che cambia regolarmente secondo la stagione, ma anche dalla disponibilità dei vari prodotti al mercato di Rialto e che potrebbe includere piatti come "capesante scottate con tartare di zucchine" o "fusilloni al pesto di prezzemolo, menta e mandorle con seppie e peperone arrosto", e vedo che c’è anche la possibilità di fare il pieno e optare per il menu degustazione “La Forcola”, che comprende cinque portate.
 
Ma Francesca ha già deciso cosa dobbiamo provare questa sera, così Giuliano ci suggerisce di iniziare con un bicchiere di Ronco Calino Franciacorta Brut Rosé Radijan, un vino dal colore rosa, con leggera nuance ramata, e un fantastico perlage. Un vino asciutto e persistente con sentori di piccoli frutti rossi e di mele antiche, con un’ottima struttura sostenuta da una buona mineralità.


La serata parte con un Tonno rosso marinato in salsa di soia e calamandino, mango sciroppato, scarola riccia e ghiaccio di burrata. A lato una sorta di salsa “Toyomansi”, creata con il concentrato di salsa di soia e del calamandino. Il calamandino, agrume tipico delle Filippine,  è un piccolo frutto color giallo-arancio con polpa acidula, simile al lime, e retrogusto amaro, perfetto bilanciamento per la sapidità della salsa di soia. Il tonno è di una freschezza unica e molto saporito.


Giuliano suggerisce di provare un altro antipasto così ecco che lo chef ci prepara la Piovra alla plancia, su un letto di stracciatella di burrata con pesca aromatizzata allo zenzero e ciliegie


La piovra, come sempre, è cotta alla perfezione e rimaniamo stupite dall’abbinamento con la burrata, che grazie al sapore speziato dello zenzero e alla dolcezza delle ciliegie, si sposa perfettamente al mollusco, con mia grande sorpresa.

Mangiare piatti di pesce di qualità è sempre un'esperienza di gusto incredibile. I sapori sono diversi da qualsiasi altra cosa che uno passa assaggiare. Le acque della laguna veneta da cui proviene il pesce pervadono ogni portata con una fresca essenza.
 
Come primo piatto, Francesca ci suggerisce il Tortello fatto a mano, ripieno di burrata, su un letto di salsa di basilico, pomodorino e tartare di scampo. Un piatto fresco, che richiama l’estate e tutto il meglio che la cucina italiana offre! 


Lo accompagna una Malvasia Baita Sales, dal Carso, un vino dal sapore intenso, fresco, deciso, secco, armonico, al naso una punta che ricorda lo iodio.


Non ci facciamo mancare il secondo piatto ed ecco che Giuliano ci suggerisce un piatto semplice, sia nella preparazione che nella presentazione, ma raffinato nei sapori, molto gustoso e appetitoso: un Filetto di sgombro su letto di humus di ceci, con friggitello arrostito.


In abbinamento arriva un Lezèr Rose, un Teroldego leggero, un blend che viene fatto macerare in anfora, legno, cemento e acciaio, in lotti separati e mai con più di 24 ore di permanenza sulle bucce. Un vino secco naturale, con tannino molto scarico, ma con una strepitosa mineralità, che ricorda una Schiava. 


Concludiamo la cena con il dessert della casa: Hugo Dessert ossia una spuma di lime, con gelèe di Prosecco e fiori di sambuco, cremoso al cocco e yogurt e acqua di fragole. Posso solo dirvi che la voglia di pulire il piatto con il dito è stata fortissima e mi sono dovuta trattenere!


In qualsiasi ristorante il servizio clienti è la base per un'ottima esperienza gastronomica e ci sono quattro fattori chiave che lo determinano: un servizio cordiale e personalizzato; cibo sempre ottimo; un'atmosfera memorabile e un servizio clienti efficiente. Sestante Osteria di Mare li combina tutti e quattro aggiungendo un tocco di freschezza e informalità!
 
Una cena da Sestante Osteria di Mare è un’esperienza di sapori davvero eccellente, con portate curate e di alta qualità, in un ambiente giovane e professionale, con un rapporto qualità prezzo che dovrebbe esser presente in molti altri ristoranti veneziani!
 
Consiglio vivamente di provare anche l’esperienza sull’Altana, per godere di una vista incredibile su Venezia!

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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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