Piatti della tradizione, ma funky, e grandi vini: una serata godereccia nel centro storico di Treviso

Pubblicato il 20 febbraio 2025

Piatti della tradizione, ma funky, e grandi vini: una serata godereccia nel centro storico di Treviso

Lungo il corso dantesco del Cagnan, vicino a Ponte Dante, l’”Indigeno – Wild Wine & Funky Food” è da qualche tempo diventato un instant cult di Treviso centro. Aperto neppure due anni fa da Filippo Vecchio ed Eleonora Simeoni, col coraggio spavaldo di chi voleva sfidare – ma pure coccolare – una piazza spesso restìa ai voli pindarici, questo piccolo locus amoenus ha già conquistato diversi cuori e palati.

Ora: chi sono io, per non correre a lasciarmi viziare in uno dei posti dove si beve meglio di tutta la Marca? Ed eccomi qui, allora, a raccontarvi tutto.


Giunto all'Indigeno ad ora aperitivo, sono stato accolto con una gran voglia di chiacchiere dal padrone di casa, la cui passione per il vino e la cucina è a dir poco ossessiva. L’impatto atmosferico ha fatto il resto: luci soffuse, tavoli in legno massello, bottiglie da tutto il mondo, musica di De Andrè come sottofondo. Ogni cosa, qui, sembra progettata per farti sentire a casa, ma con un tocco di sofisticatezza che rende l'ambiente qualcosa di davvero speciale, da queste parti.


Senza soluzione di continuità, quello che doveva essere un aperitivo rinforzato si è tramutato in una lauta e godereccia cena, in cui ogni piatto propostomi da Filippo è stato accompagnato da racconti appassionati e abbinamenti studiati. La mia serata è infatti iniziata con un antipasto che già lasciava presagire meraviglie: Prosciutto crudo della Bottega del Prosciutto di San Daniele "Levi Grigoris".

Mentre le fette sottili, dal sapore dolce e avvolgente, si scioglievano in bocca, con gli occhi furbi di chi sa come farti innamorare di una bolla, Filippo mi ha versato un calice di "Bereche e Fils", champagne Brut Reserve con il 40% di uvaggi riserva. L'acidità frizzante dello champagne bilanciava perfettamente la dolcezza del prosciutto, creando un inizio davvero elegante.


Poi è arrivato il Formaggio di capra della Loira su letto di radicchio tardivo e noci. La cremosità del goat cheese, leggermente scaldato come nella miglior tradizione continentale, si sposava alla perfezione con l'amaro del radicchio rosso e la croccantezza delle noci.

Qui, Filippo, con la sua conoscenza quasi enciclopedica dei vini, ha suggerito in abbinamento un Dolcetto d’Alba 2023 "Cantina Pira Luigi", eccellenza delle langhe in grado di esaltare ogni boccone; nonché di sposarsi a meraviglia anche al primo piatto in arrivo.


Qui infatti, la cucina ha dato sfogo al cosiddetto gusto della memoria: Tortellino parmense al ripieno di carne, con crema di Parmigiano Reggiano "Vacche Rosse" stagionato 36 mesi, e Aceto balsamico extra vecchio dell’antica acetaia Lorenzo Righi. La pasta fresca dei tortellini avvolgeva un ripieno saporito e gustoso, mentre la crema di Parmigiano Reggiano conferiva una profondità di sapore incredibile. La nota di aceto balsamico aggiungeva quel tocco di acidità e dolcezza che mi ha lasciato quella sottile curiosità di riproporre il piatto a casa, a qualche ospite che dovesse meritarselo.


Avendo ormai capito chi aveva difronte, Filippo ha quindi scelto di stupirmi con un bianco della Borgogna "Domaine de la Cras - Marc Soyard", un vino giovane, fruttato, minerale, in grado di resettare il palato e prepararmi al gran finale...

Il secondo è stato infatti un comfort food di quelli che riscaldano il cuore: cotechino e lenticchie, con una pungente spolverata di fresco rafano. Principe di tutti i bolliti, il musetto o lo ami o lo odi, non c’è una via di mezzo: indovinate qual è il mio caso? Morbido, lievemente speziato, succulento, ho fatto fatica a divorarlo con calma, dalla sua invitante fondina in terracotta.


Accompagnato dalla passione e dalla sapienza di Filippo, all’Indigeno anche un momento molto informale può diventare un viaggio tra sapori antichi e profumi nuovi. Un'esperienza veramente degna di chiunque ami la buona tavola e i grandi vini, senza pretendere di sentirsi circondato da lussi e sfarzi accessori, ma piuttosto da una deliziosa atmosfera funky, un po’ nostrana e un po’ metropolitana.

Indigeno Wild Wine & Funky Food
Via Guido Bergamo, 2b - Treviso
Telefono: 3484962373

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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