I 5 locali dove incontrare il milanese di Milano-Milano

Pubblicato il 4 dicembre 2015

I 5 locali dove incontrare il milanese di Milano-Milano

Se a Milano esci a bere un drink e ti trovi circondato da persone che si apostrofano con un “Uhè cicceèèètta, tutto bene?” e che sfoggiano sorriso Durban’s e abbronzatura d’ordinanza anche in novembre, molto probabilmente sei capitato in una delle roccaforti del Milanese DOC. Quello di Milano-Milano. Quello che inspiegabilmente possiede sempre una casa a Curma e un’altra a Santa (per i profani, trattasi di Courmayeur e Santa Margherita Ligure). Quello che raggiunge qualunque destinazione in due comodi giri di Rolex.
Oggi lo chiamiamo “Milanese Imbruttito”, ma lo stereotipo del milanese si perde nella notte dei tempi: chi non si ricorda, ad esempio, dello Zampetti, il cummenda meneghino per antonomasia?
Animale da movida, animatore della festa, frequentatore seriale di locali, e nonostante tutto, molto selettivo. Ha le sue preferenze, ma ti stupirò nel rivelarti che non si tratta necessariamente dei posti all’ultimo grido. Più spesso è il locale storico, quello in cui va da sempre, dove conosce tutti e si sente a casa.
Ti porto alla scoperta dei 5 più frequentati.

5) Il ritrovo per chi non si accontenta del solito cocktail


Il milanese che cerca un ambiente sofisticato in cui trascorrere un’intera serata, dall’aperitivo al pre-disco passando per la cena, va al NooN. L’aperitivo è il classico a buffet, con una proposta varia e abbondante, mentre il menu à la carte è composto da pochi selezionati piatti che cambiano a seconda della stagione. Ma il punto di forza del locale è la lista infinita di cocktail e bevande che potrebbe soddisfare anche il più esigente dei cummenda.

4) Il ritrovo dell’esterofilo incallito


Il milanese che ama guardare oltre i confini nazionali sceglie Il Tasca, dove trova tutto per soddisfare la sua voglia di Spagna: Jamón Serrano, Pata Negra, gaspacho, montaditos oltre alle classiche e numerose tapas. Il vino non manca soprattutto quello tinto (rosso), di cui ci sono ottimi esemplari provenienti dalle zone della Rjoca e del Penedés. Il locale è molto curato, anche se all’ora dell’aperitivo è così affollato che il milanese preferisce bere il suo bicchiere all’esterno dove si forma regolarmente un capannello di gente, rigorosamente stylish.

3) Il ritrovo che non si cura delle mode


Un tempo ritrovo di scrittori, giornalisti e artisti, complice anche la vicinanza con l’Accademia di Brera, oggi il Jamaica è frequentato anche da molti turisti, ma nonostante questo rimane uno dei punti di riferimento del milanese che, inspiegabilmente, se si trova in zona, deve sempre fare un salto qui a salutare qualcuno. L’arredamento non è cambiato dagli anni d’oro e la proposta non prevede il classico aperitivo a buffet, dimostrando di essere un locale che non si cura delle mode, restando sempre fedele a se stesso.

2) Il ritrovo per chi ha i danè


Locale d’atmosfera rinomato per l’ampia scelta di vini e per i taglieri di salumi e formaggi, ricercati e sempre di prima qualità, N’Ombra de Vin non è esattamente un posto a buon mercato, ma il milanese non se ne preoccupa visto che i danè solitamente non gli mancano. Sicuramente bello da vedere, con un’ampia sala al livello meno uno, con colonne di marmo e soffitti a crociera. Casse e bottiglie di vino ovunque danno l’idea di una cantina vera e propria.

​1) Il ritrovo più amato


Al primo posto c’è il Radetzky, roccaforte inespugnabile, da sempre il ritrovo più amato, quello dove avrai certezza di incontrare gli esemplari più rappresentativi. Il locale si trova in una delle zone più cool della movida meneghina, sempre affollatissimo sia all’ora dell’aperitivo che nel dopocena. Anche a dicembre, incurante del freddo, il milanese si piazza qui fuori a intrattenersi con altri esemplari della sua specie. Il locale è rinomato per i cocktail, ma tutti sappiamo che non si viene qui solo per bere o mangiare. Ah, e nemmeno per rimorchiare. Cosa risaputa è che il milanese non si abbassa ad attaccare bottone, al massimo osserva e alla peggio, critica. Ragazze, siete avvisate!

Foto di copertina dalla pagina Facebook de Il Tasca
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scritto da:

Francesca Baldrighi

Prendi una pubblicitaria milanese che ha studiato in Bocconi, dalle un diploma da Sommelier e uno da Pasticcera, shakera il tutto insieme a una buona dose d’ironia e otterrai una blogger che racconta esperienze di cibo e vino sulla piazza meneghina. Caotica? No, eclettica!

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