La nuova gestione dell’Oste Giuseppe Fiorentini esalta ancora di più il valore storico di questa osteria, testimonianza diretta della Roma che fu, con prodotti d’eccellenza e di stagione provenienti quasi esclusivamente dal Lazio, vini compresi

Dai ricordi dei più vecchi
a via Taranto 118
nasce 'na pizzeria senza nome
che nel tempo diventa Dar Bruttone.

Ce raccontano 'sti vecchi
che 'n tizio cor nasone
col fischietto in bocca
chiamava le persone
pe' falle accomoda'.

N'è passata de gente avanti e indietro
fatti e fattacci l'hanno messo in evidenza
ma comunque sempre bene s'è magnato.

Adesso stamo qua
e ve volemo ancora fa' magna',
senza fattene pentì
e pe fatte ritorna'!


Questa la poesia scritta dall’Oste Giuseppe, al secolo Giuseppe Fiorentini, nuovo gestore dell’Osteria Dar Bruttone a San Giovanni. E non poteva essere che un uomo come lui a prendere in mano le redini di uno dei luoghi storici di testimonianza popolare della Roma che è e che fu. L’Osteria Dar Bruttone compie quasi un secolo di età (venne aperta come locanda nel lontano 1921) e da allora generazioni di romani - operai, artisti, professori, malandrini e molti altri - hanno avuto l’occasione di riempirne i tavoli, costruendo piano piano la sua leggenda.

La storia dell’Osteria

Da classica osteria/vineria, nel secolo scorso poi divenne una pizzeria di quartiere, gestita da colui che poi le diede il nome a causa di un enorme naso aquilino. E quello che dice la poesia è pura verità storica: Bruttone era solito chiamare i clienti con un fischietto da caccia, una teatralità meravigliosa.

La vera cucina tradizionale romana

La cucina oggi proposta dall’Oste Giuseppe, con la nuova gestione, non ha cambiato di una virgola la tradizione di questo locale storico, accentuandone, anzi, con prodotti di assoluta eccellenza di piccole aziende del Lazio, il suo valore.

Cosa c’è di buono oggi?

Il menu del Bruttone, riconosciuto ufficialmente dal brand Eccellenze Italiane, oggi è preparato rigorosamente sui tesori gastronomici stagionali del Lazio, dalle verdure, che provengono dal vicino mercato rionale di via Orvieto e da quello del Pigneto, ai formaggi de La Casa del Pastore. E’ personalmente l’Oste Giuseppe ogni giorno a fare la spesa e a provvedere a fornire il meglio del meglio di Roma a tavola ai suoi clienti. Un esempio è il tagliere di salumi e formaggi, fatto con prodotti dell’Agro Pontino e della Sabina (Sant’Oreste e Fiano Romano) esclusivamente dop.

Le altre specialità 

Amatriciana e carbonara, ovviamente, sono alcuni dei piatti simbolo del locale, curati personalmente da Giuseppe (la carbonara, per esempio, viene preparata solo con guanciale di Amatrice numerato e col Pecorino Romano Roma dop e uova di produzione biologica). Cura minuziosa anche per la scelta della carne (che arriva direttamente dal Mattatoio di Roma) e del pesce, quotidianamente proveniente dai porti di Anzio e Fiumicino.

I sapori dimenticati e riscoperti

Oltre ai classici qui è possibile poi riassaporare vecchie ricette romane ormai quasi andate completamente perdute, come ad esempio la Zucca all’Uccelletta con ceci, scamorza affumicata e guanciale croccante, piatto preparato dalla nonna di Giuseppe, trasteverina doc.

I fuori menu

Oltre al menu alla carta è sempre disponibile un’ampia scelta di fuori menu a base di piatti del giorno, preparati con amore con tutto quello che di meglio i mercati di Roma possono offrire.

E da bere?

Anche la cantina è all’insegna della tradizione locale, con una scelta minuziosa di etichette quasi tutte di produzione laziale. Se sei indeciso su quale vino ordinare il consiglio è di lasciar fare all’Oste Giuseppe, una sicurezza assoluta.

I dolci

Uno spazietto per il dolce qui è obbligatorio lasciarlo, fosse altro perchè potrai assaggiare una delle migliori creme catalane della storia. Poi ci sono i dolci del giorno, le torte, il tiramisù della casa e tante altre zuccherose specialità.

Foto gentilmente concesse da Osteria Dar Bruttone

Osteria Dar Bruttone, Via Taranto, 118. Tel: 0699728740

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