5 (e più) cose da "sperimentare" di una trattoria urbana milanese ma a casa tua

Pubblicato il 24 marzo 2020

5 (e più) cose da "sperimentare" di una trattoria urbana milanese ma a casa tua

Ok, sei chiuso in casa, e ok, non puoi andare al ristorante, è vero, ma con un po' di impegno e qualche consiglio professionale, perfino io riesco a preparare una cena quanto meno decente. Il mio obiettivo è che anche tu possa diventare uno chef ma di te stesso, con i segreti degli altri. Ecco le trattorie urbane top di Milano e i loro piatti forti. Mettiti comodo, leggi e guarda i video per riprodurre le stesse ricette dei locali, anche se con i consigli di altri professionisti. Ma appena puoi, quando tutto tornerà a filare liscio, corri in queste trattorie, ordina, assaggia e confronta i risultati.

Qual è la differenza fra trattoria e osteria? Tra le definizioni più interessanti mi piace quella originaria che individua l’osteria come quel luogo dove si va per bere e solo secondariamente mangiare; mentre in trattoria si va per mangiare e, già che si è in ballo, si può anche bere qualcosina.
Adesso, prendiamo una trattoria e inseriamola nel tessuto urbano: il risultato è affascinate, perché si ottiene una scala di sapori che vanno dalla tradizione al gusto tutto moderno della Milano contemporanea.
Di solito in trattoria si va per uscire sazi, senza badare troppo che i piatti siano sofisticati. Eppure trattoria non significa necessariamente mangiare “alla buona”.  

I risotti

È da un po’ che non passo da Bertamè. Devo rimediare al più presto perché leggere il menu è sempre un’autentica scoperta di gusto. In cucina c’è Lorenzo Bertamè, l’anima di via Lomonaco. Il risultato è eccellente: piatti originali e non pretenziosi. Da Bertamè ci si sente a casa ma si mangia meglio. Cosa ordinare? Uno spettacolo assaggiare uno dei risotti come quello con gorgonzola, noci e pera caramellata o come quello ai frutti di mare (in foto). 
Trattoria Bertamè - via Lomonaco 13, Milano - tel. 02.26684156

Se proprio non riesci a resistere, corri in pescheria (munito di autocertificazione, mi raccomando), poi mettiti ai fornelli e segui il tutorial qui sotto. Voilà! Un gioco da ragazzi.

Le trofie al pesto

Se vuoi, puoi anche fare una partita a bocce prima di sederti a mangiare. U Barba è un'osteria genovese che propone il meglio delle cucina ligure, in un ambiente informale, e dà la sensazione di stare in famiglia. I gestori sono genovesi di origine ma si definiscono “innamorati di Milano”. Il menu esalta le tipicità regionali: io, di solito, non mi fermo solo alle trofie al pesto, che già da sole raccontano una tradizione, ma mi butto senza riserve sul filetto di pescato alla ligure.
U Barba - via Decembrio 33, Milano - tel. 02.45487032

Se hai voglia di un buon primo dal sapore genovese, ecco qui come preparare le trofie, con tanto di patate e fagiolini. Scegli un buon vino e goditi la cena home made.

La trippa fritta

A volte le cose sono così semplici. Da Trippa, siamo in zona Porta Romana, puoi iniziare con un risottino, per poi scegliere una battuta di Fassona alle nocciole. Ma sarebbe davvero un peccato non assaggiare la trippa fritta. La sala è come quelle di una volta, particolari vintage, nessun fronzolo inutile. Il tocco retrò qui però non fa vecchio, ma proietta fuori dal tempo. Antipasti generosi, che potrebbero tranquillamente essere un primo piatto. Ecco, quando si diceva che in trattoria si deve uscire sazi. Ammesso però che si riesca a entrare, perché Trippa è sempre pieno. 
Trippa - via Vasari 1, Milano - tel. 327.6687908

Prova a realizzare la trippa seguendo i consigli dello chef stellato Tano Simonato, che le ha conferito quel tocco in più con l'accompagnamento di una crema di verza. La croccantezza è assicurata!

La cassoeula

Ne parlavo giusto l’altro giorno: ma oggi dove si riesce ancora a mangiare la cassoeula? Alla Trattoria Sabbioneda servono un versione un po’ più soft rispetto all’originale ma lo ritengo un compromesso assolutamente accettabile. Così almeno per una sera mi sembra di tornare un bimbo, seduto a tavola aspettando il pranzo della domenica.
Trattoria Sabbioneda - via Tadino 32, Milano - tel. 02.29521014

Se sei un amante della tradizione, allora cimentati ai fornelli e scopri qual è la versione migliore. Stare leggeri è un’altra cosa!

L'ossobuco e la cotoletta

E chiudiamo il giro tra le trattorie urbane da un’istituzione cittadina. La Trattoria Arlati, infatti, ha iniziato l’attività nel 1936 e da allora è un punto di riferimento se parliamo di cucina milanese. Cosa mangiare? Ossobuco e cotoletta. Un tocco di eleganza e raffinatezza, con le sue sale che rimandano i fasti della Milano che fu. E che continua a essere.
Premiata Trattoria Arlati - via Nota 47, Milano - tel. 02.6433327

Se vuoi essere definito chef a pieno titolo, non ti resta che tentare l'impossibile: cucinare anche l'ossobuco. Per aiutarti, guarda il video qui sotto. Normale sentirsi inferiore, ma tentar non nuoce.


Infine, che ne dici di esaurire le energie rimaste (se ti sono rimaste) nella cottura di una bella cotoletta, rigorosamente con l'osso? Fatti consigliare dallo chef Claudio Sadler, cuoco stellato. Magari il risultato non è lo stesso, ma almeno puoi dire di aver avuto un grande maestro.


Foto di copertina dalla pagina Facebook di Trippa Milano
Foto interne dalle pagine Facebook dei locali citati

  • SPENDO POCO E MANGIO BENE
  • RICETTE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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