I 10 cocktail bar di Roma che stanno facendo la storia della mixology

Pubblicato il 20 ottobre 2022

I 10 cocktail bar di Roma che stanno facendo la storia della mixology

La Capitale non aveva mai raggiunto un livello così alto nel campo dell’alta mixologia. Il merito è di giovani imprenditori del settore che sanno il fatto loro e di addetti ai lavori che entrano di diritto nell’eccellenza mondiale

Nessuno ci avrebbe mai creduto circa dieci anni fa che oggi Roma avrebbe raggiunto un livello così alto da diventare una delle metropoli mondiali di riferimento dell’alta mixologia. Certo, se si è arrivati a questo è per la passione e la voglia di tanti imprenditori del settore che non si sono limitati solo a fare impresa, ma anche a creare una sorta di “accademia” del bar, dove tanti giovani professionisti hanno avuto occasione di formarsi, farsi le ossa e apprendere tutto quello che si poteva imparare. Poi la pandemia, certamente, non ha aiutato il settore in questi ultimi anni, ma paradossalmente ha creato un successivo effetto boom: dopo quasi tre anni di chiusura forzata ecco che nuove idee, nuovi concepts sono venuti alla luce dirompendo. Chi è stato costretto suo malgrado a fermarsi durante questo tempo ha avuto modo di pensare, studiare, formalizzare nuove idee e nuovi percorsi che adesso, finalmente, stanno venendo alla luce in maniera quasi esplosiva. Il risultato è che i cocktail bar di Roma oggi cominciano ad essere un punto focale per il settore nazionale ed internazionale e c’è da esserne veramente orgogliosi. Ma quali sono i bar che oggi dominano la scena romana? Ecco i dieci locali che adesso stanno facendo la storia della mixologia romana.

Alle porte di Monti il charity bar che farà proseliti

Il locale è da sempre uno dei più affascinanti del panorama romano: uno speakeasy su via Labicana, alle porte di Monti, una finta officina di moto il cui scantinato nasconde uno splendido locale in stile vintage. Ma il The Race Club da oggi verrà conosciuto per il suo nuovo magnifico progetto di Charity BarBere bene facendo del bene”. I fratelli Ferracani, insieme al socio Fabio Montaruli hanno concepito la nuova drink list del locale dedicando ogni cocktail ad un’associazione di terzo settore (ambiente, salvaguardia infanzia e malati, associazioni per la difesa dei diritti civili e molte altre). Una parte del costo dei drink viene loro devoluta. Il successo finora è enorme e siamo sicuri che questo nuovo concept di marketing del settore potrà avere tanti proseliti perché unisce e rafforza la crescita aziendale e ugualmente la possibilità di fare del bene.
The Race Club, Via Labicana, 52 Roma – Tel. 0696044048

Alla Chiesa Nuova il cocktail si fa arte

Se Roma oggi può ergersi tra le capitali mondiali del buon bere molto del merito è di Leonardo Leuci, Antonio Parlapiano, Roberto Artusio, Alessandro Procoli e di Simone Onorati, rispettivamente soci e general manager del Jerry Thomas Project al Vicolo Cellini. Lo storico speakeasy ha appena inaugurato la nuova drink list dedicandola ai drink immortali della storia della mixologia mondiale. Per loro – e per noi – la mixologia è arte in tutto e per tutto, arte che attraversa perfino i misteri dell’alchimia a volte, ed è giusto che le venga riconosciuto un ruolo di immortalità nella storia e nel tempo. Ecco quindi rivisitazioni di grandi classici intramontabili, twist e allegorie.
The Jerry Thomas Speakeasy, Vicolo Cellini, 30 Roma – Tel. 3701146287

Al Pigneto ci si diverte al bancone, ma con stile

Andiamo invece nel cuore del Pigneto, ai margini dell’isola pedonale dove un locale ormai diventato icona del quartiere, Viveri, ha appena lanciato la nuova cocktail list dell’autunno con tantissime e divertentissime sorprese tutte da sorseggiare. Il protagonista è Totò Costanza, socio (insieme ad Ilenia Mercuri) , bar manager e direttore del locale, che come al solito è riuscito a creare delle meraviglie dalla semplicità. Personalmente lo ritengo uno dei maestri assoluti dell’utilizzo degli sciroppi con i drink a base gin e whiskey. Se vuoi un esempio pratico ti consiglio di ordinare un Opino con Sabatini, Benedectine, Succo di lime e un goduriosissimo e fresco liquore al Pino Mugo. Quello di Viveri è un bancone dove ci si diverte ogni sera, ma con grande stile.
Viveri, Via del Pigneto, 91 Roma – Tel. 3332368632

A Trastevere il classico dei classici

Altro indirizzo chiave della storia della mixologia romana, Freni e Frizioni a Trastevere si è evoluto in tutti questi anni, compresa anche una nuova splendida apertura nei dintorni del Vaticano con Freni e Frizioni Draft dedicato al pairing tra pizza d’autore e drink. Oggi il locale che vede tra i suoi protagonisti Riccardo Rossi, con la nuova drink list vuole fare un salto nella tradizione e nella classicità. Si è andati troppo oltre i confini dell’avanguardia, è tempo di tornare alle origini. Questa la loro filosofia che punta al passato senza tralasciare la grandissima qualità che li ha sempre contraddistinti. Siamo sempre di fronte ad uno dei bar top 100 al mondo secondo la classifica di World's 50 top Bars.
Freni e Frizioni, Via del Politeama, 4 Roma – Tel. 0645497499

All’Alberone la fabbrica della felicità

Quando ti avvicini al NaBi Happiness Factory a Piazza dell’Alberone capisci subito che non stai per andare al classico cocktail bar al chiuso, nascosto, anche un po’ buio, ma è la piazza stessa il cocktail bar da godere tutto l’anno. Il loro dehor, infatti, è perfetto per un aperitivo o una visita notturna in ogni mese dell’anno. L’altra grande qualità? Non solo si beve bene, ma si beve semplice, senza troppi fronzoli o orpelli vari. Loro si divertono ad inventare continuamente twist di grandi classici in chiave anche scherzosa, ma con un’attenzione pazzesca agli abbinamenti e all’armonia in ogni singolo cocktail. Ci si alza dai loro tavoli sempre con il sorriso perchè sono veramente la fabbrica della felicità, come il loro nome recita.
NaBi Happiness Factory, Piazza dell’Alberone, 2/B Roma – Tel. 3511570998

A Monti il miglior bar d’Italia

A decretarlo non sono certo io, ma la classifica più autorevole al mondo per quanto riguarda l’universo della mixologia. Drink Kong a Monti è stato inserito quest’anno al 19esimo posto dei World’s 50 Top Bar, primo assoluto in Italia. La differenza la percepisci immediatamente varcata la soglia: l’atmosfera è quella di un bar di una grande capitale orientale, immersa da grattacieli e smog, il regno di Patrick Pistolesi e dei suoi ragazzi. Continue sperimentazioni, laboratori nascosti, sale meravigliose (consiglio di prenotare un posto nella particolare Japanese Room), questo locale non smette mai di stupire ogni volta.
Drink Kong, Piazza di San Martino ai Monti, 8 Roma – Tel. 0623488666

A Centocelle lo streetbar che non delude mai

Sarà l’atmosfera industrial, il neon, dove riecheggiano gli anni '80, o il bancone bellissimo dove perdere ore e ore del proprio tempo a sorseggiare, a chiacchierare con i titolari Marco Zampilli e Cristian Ricci, sarà tutto questo messo insieme, ma Ru.De resta uno dei locali perfetti per tirare fino a tardi perdendo completamente la cognizione del tempo. Questo significa che in questo luogo si sta bene, ma soprattutto si beve meglio. La loro drink list si fonda sempre su avventure futuristiche interessanti. Un esempio perfetto potrebbe essere il Priypyat 2023, con whiskey, fico d’india e castagna spicy; contrasti forti, duri, rudi appunto, ma perfettamente bilanciati. I ragazzi ci sanno fare, eccome!
Ru.De., via dei Castani, 228 Roma – Tel. 0684387458

Al Flaminio classe ed eleganza

Quando un locale è veramente bello, tanto bello che ti dà gioia soltanto passarci vicino ogni volta. Ecco, il Metropolita al Flaminio è esattamente questo: è eleganza e classe allo stato puro, è un luogo bellissimo dove passare tante serate in tutte le stagioni dell’anno con il suo fresco dehor affacciato sul Lungotevere, ma anche seduto davanti al suo splendido bancone in stile anni ’20. A proposito di bancone, qui il re è Giovanni Badolato, bartender di grandissima esperienza, che ha dato al locale un tocco di eleganza che pochi altri locali del genere possono permettersi di sfoggiare a Roma. Le sue drink list giocano sempre con i twist dei grandi classici e con le stagioni. Ad esempio, ultimamente impazzisco per il suo Winter is coming, una rivisitazione del whisky sour con Wild Turkey bourbon alle nocciole, succo di limone, sciroppo di cannella, albume e Brasilena al caffè.
Metropolita, Piazza Gentile da Fabriano, 2 Roma – Tel. 0684381895

All’ombra del Colosseo il bar d’albergo dove innamorarsi

Molti sono restii a frequentare i bar e i ristoranti di alberghi, spinti dallo stereotipo completamente errato, che si tratti di luoghi noiosi, tutti uguali. Ed invece paradossalmente la realtà è che il grande salto di qualità nel campo della mixologia romana lo stanno facendo proprio loro, i bar d’albergo. Tra questi spicca senza dubbio il The Court al Colosseo presso l’hotel Palazzo Manfredi ai piedi del Celio, il regno incontrastato di Matteo Zed e dei suoi ragazzi. Qui al bancone è una continua scoperta di aromi, profumi e miscele, un viaggio infinito verso terre lontane o lidi mediterranei. Un’esperienza che consiglio di provare almeno una volta nella vita, perché unica e irripetibile.
The Court Roma presso Palazzo Manfredi, via Labicana, 125 Roma – Tel. 0669354581

A Montesacro lo speakeasy dove il whiskey è il protagonista

Il nome già è un omaggio al periodo d’oro degli speakeasy americani durante il proibizionismo. Bootleg, appunto, era il termine che definiva l’alcool di contrabbando e dal 2015 è anche il nome di questo bel locale nel cuore di Montesacro. La drink list varia sempre ad ogni stagione, ma i richiami ai mitici anni ’20 del ‘900 sono continui, dall’arredamento vintage ricercato, al design dei bicchieri e alle tecniche di miscelazione. Grande protagonista qui, ovviamente, è il whiskey, liquore d’eccellenza utilizzato e smerciato in tutti i bar clandestini durante il proibizionismo americano.
Bootleg, viale Gottardo, 23 Roma – Tel. 3517119383

Foto di copertina tratta da pagina Facebook di Drink Kong

  • BERE BENE

scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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