Cucina giudaico-romana: perché tutti dovrebbero provarla almeno una volta nella vita e perché proprio in questi 9 ristoranti della Capitale

Pubblicato il 11 febbraio 2019

Cucina giudaico-romana: perché tutti dovrebbero provarla almeno una volta nella vita e perché proprio in questi 9 ristoranti della Capitale

Carciofo alla giudia, tortino di aliciotti e invidia, concia di zucchine sono solo alcune delle esclusive prelibatezze che vanta il Ghetto di Roma. In questo pittoresco luogo della città, affascinante e pieno di storia ci sono alcuni dei ristoranti più buoni della Capitale che propongono una cucina unica che fonde assieme i dettami della cucina Kosher con le influenze più veraci della cucina dei pastori laziali. Se non li hai ancora provati cosa aspetti a farlo? Dirigiti in uno di questi 9 ristoranti.

Cucina giudaica nel 2019


Un'elegante trattoria nel cuore del quartiere Portuense, dai colori sobri e dalle tante lavagne appese al muro su cui sono scritti i menù del giorno e di stagione è MeAT. Acronimo di Marco e Angelo Trattoria, MeAT è il luogo ideale per riscoprire i sapori e le ricette più antiche della tradizione giudaico romanesca, con qualche valida rivisitazione in chiave moderna, come la loro ormai celebre carbonara di carciofi, fatta utilizzando al posto del guanciale i petali croccanti dei carciofi fritti.

Roma & Medioriente


Uno dei ristoranti ebraici più antichi di Roma è senza dubbio Ba’ Ghetto. Tre sono le sedi che hanno aperto: due nel suggestivo Portico d’Ottavia e una nei pressi di piazza Bologna. La cucina di Ba’ Ghetto è fonde assieme la tradizione culinaria giudaico-romanesca, con la visione strettamente kosher del cibo che implica una ricerca ossessiva di ingredienti sani e di altissima qualità. Il medioriente contamina i sapori più italiani per un risultato molto valido.Non puoi non provare il carciofo alla giudia fritto al momento, il tortino aliciotti e indivia, i falafel o ancora la coda alla vaccinara.

Le migliori zucchine in concia


Zucchine tagliate sottilmente, fritte in olio d’oliva e condite con aceto e erbe aromatiche: questa è la concia di zucchine, un piatto molto simile alla scapece partenopea. Se vuoi provarla devi andare alla Taverna del Ghetto, un’osteria rinomata del Portico d’Ottavia. Da provare sono anche i crostini con il patè di fegato all’ebraica e la carbonara con carne di bovino secca al posto del guanciale.

Il dolce non si dimentica


Sia a pranzo sia a cena puoi recarti da Bella Carne e mangiare velocemente, take away o con tranquillità. Nonostante il nome, la cucina pone grande attenzione ai piatti vegetariani.
Tra gli antipasti troverai i tortini di pasta sfoglia ripieni di macinato e le polpette di bollito. Tra i primi i rigatoni al ragù bianco di zucchine e tonnarelli con carciofi e bottarga. Molto buono e goloso è il Kebab di vitello, pollo e tacchino. Il punto forte del ristorante sono le pizzarelle fritte: l’impasto, composto di pane azzimo, cacao, pinoli e uvetta viene poi fritto e ricoperto di miele o zucchero… una vera golosità.

Caseificio con ristorante


Ristorante, pizzeria e azienda casearia: tre realtà diverse ma comunicanti sono il cuore pulsante di Yotvatà. Le pizze sono classiche, fragranti e croccanti e condite in maniera originale con bottarga, o salmone e mozzarella di bufala. Tra i cavalli di battaglia del ristorante ci sono i bombolotti - formato di pasta secca tipico romano - con carbonara di zucchine, risotto con fiori di zucca e salmone e i merluzzetti fritti. Tra le pizze: salmone affumicato e mozzarella oppure con la bottarga.

Cucina fatta in casa


Tradizionale e curata in ogni dettaglio, La Reginella è un ristorante caldo e accogliente in cui la pasta è fatta in casa in un laboratorio a vista così come il pane e i dolci sono rigorosamente artigianali. Interessante è la carta dei vini che include molte etichette israeliane e italiane nel rispetto della kasherut. Per stuzzicare l’appetito devi ordinare la sogliola in pastella oppure il baccalà mantecato con crema di ceci e timo. Seguendo la tradizione nel menu ci sono la concia di zucchine, il carciofo alla giudia e i pomodori a mezzo, ovvero pomodori tagliati e cotti al forno conditi con olio sale e pepe, prezzemolo e basilico. Rassicuranti gli agnolotti di stracotto e il baccalà alla romana.

Hamburger kasher


Il primo hamburger kasher della Capitale è Fonzie. Ideale per una sosta veloce, qui, dove gli hamburger si distinguono per il peso della carne, mangerete un hamburger di qualità curato in ogni dettaglio. Lo potete trovare al Ghetto ma anche a Prati e Piazza Bologna. Oltre agli ottimi hamburger ci sono anche panini preparati secondo antiche ricette della cucina ebraica romana, come il panino osso con straccetti di manzo, concia di zucchine e salsa aioli.

La Nonna dei carciofi


Altro punto fermo della ristorazione giudaico - romanesca è Nonna Betta dove potete gustare i sapori di un tempo come il carciofo alla giudia, tra i migliori della città, e la specialissima concia di zucchine. All’aperto, lungo il Portico d’Ottavia, è una tappa da non lasciarsi scappare.

Cena nella storia


In un luogo che racconta una storia a tratti macabra, Palazzo Cenci, dove la bella e giovane Beatrice Cenci abitava, c’è Al Pompiere. Elegante e pulito Al Pompiere è un ristorante dove si possono trovare rarità della cucina giudaico romanesca come la Pecorara, un fritto misto di costolette d’abbacchio, cervella, ricotta e carciofi.


(La foto di copertina è stata presa dalla pagina Facebook di La Reginella)

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scritto da:

Francesca Feresin

Ex studentessa del Liceo Classico Virgilio di Roma e futuro medico, mi scopro gourmet all’età di dodici anni dopo una cena illuminante ad una delle tavole più stellate della scena capitolina. Tra atticismi e artifici di filosofi e oratori del passato, trovo posto per pranzi e cene, tradizionali e all’avanguardia, che gusto all’insegna delle sentenze greche e latine di un tempo. Tracce, fili, spie di momenti di vita gustativa sono l’oggetto favorito delle mie giornate.

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