In questo gastropub del padovano abbiamo trovato un menu dove volevamo provare ogni cosa

Pubblicato il 24 giugno 2022

In questo gastropub del padovano abbiamo trovato un menu dove volevamo provare ogni cosa

A pochi passi da Piazza Maggiore ad Este si trova la Tana del Luppolo, un locale dove sentirsi a casa e mangiare con gusto.

I tavoli sono numerosi sia all'interno che all'esterno del locale, bisogna solo decidere quale scegliere. Abbiamo optato per stare dentro visto il tempo incerto.


Una volta sedute al tavolo ci hanno portato le varie salse che puoi aggiungere a volontà ai tuoi piatti: le classiche maionese e ketchup, la tana sous prodotta direttamente dal locale, salsa barbecue e salsa ranch. La tana sous è una specie di salsa rosa con le verdure, molto leggera. La barbecue e la ranch invece arrivano direttamente dagli Stati Uniti ed effettivamente avevano un sapore molto statunitense.

Il menù è vastissimo e spazia dalle insalatone agli hamburger, dai primi piatti alle pizze. Tra le insalatone ci sono una poké molto invitante, con le chips di platano, e una caesar salad che avrei ordinato molto volentieri. C'è poi la carne, che puoi vedere in esposizione all'interno di un frigo di fianco alla cucina. La nostra scelta è ricaduta su un mix di piatti che abbiamo condiviso.

Tra le dodici birre alla spina disponibili, da bere abbiamo scelto una Tana Bianca, la weiss del locale che ha una ricetta dedicata ed è prodotta da un birrificio belga, e una session IPA Beavertown. Mi sono piaciute molto entrambe - perché sì, si smezzano o almeno si assaggiano anche le birre, quando possibile. La più leggera è sicuramente la bianca, birra che di solito adoro, ma stavolta ho preferito la session IPA, amara ma non troppo e floreale al punto giusto.

Chi preferisce il vino invece può scegliere tra bianchi e rossi italiani. Ho notato anche qualche etichetta veneta.


Abbiamo deciso di ordinare il trilogy menù, ovvero un tris di antipasti composto da tre piccole porzioni diverse. Uno di fianco all'altro, sono arrivati su un piatto un nido di tagliolini croccanti, crema di asparagi, truorlo fritto, basilico e parmigiano, un carpaccio di black angus affumicato, pomodorini confit e pistacchio e un mini club sandwich con salmone, avocado, pomodoro e insalata.

Ho iniziato dal club sandwich, molto fresco grazie al salmone, all'avocado e al lieve sapore del limone, presente ma non invadente. Mi è piaciuto molto il carpaccio di black Angus tagliato sottile, delicato, ma con il pistacchio molto denso e quindi un gusto deciso, unito ai pomodorini confit. Anche questo piatto risulta fresco e perfetto per l'estate. I tagliolini con il tuorlo fritto erano un po' meno estivi ma si lasciavano comunque mangiare con gusto, date anche le porzioni ridotte. Nel complesso è una bella trovata per assaggiare piatti diversi.

Abbiamo poi scelto, tra le varie opzioni in menù, una pizza da dividere e due hamburger. Ci sono quelli gourmet e quelli XXL, con hamburger di 230 gr. Mi sarebbe piaciuto provare quelli enormi ma ho preferito scegliere tra i gourmet. Nonostante gli ingredienti degli XXL siano molto semplici, sul classico, appena ne ho visto passare uno mi sono detta che non sarei mai riuscita a finirlo tutto, nemmeno se avessi ordinato solo quello. Chissà! Tu te la sentiresti di mangiare un hamburger gigante?


Tra le varie scelte, ci siamo fatte sedurre dalle due novità del menù: l'Asparagus 2.0 e il Crudello. Nell'asparagus ci sono burger di Scottona, crema di asparagi fatta in casa, provola affumicata e culatello mentre nel Crudello battuta di Scottona, valeriana, fiore di zucca ripieno di mozzarella e maionese al pepe. Il tutto racchiuso tra due morbide fette di pan brioche prodotto da un panificio artigianale apposta per la Tana del Luppolo.


L'hamburger con la battuta, il Crudello, era freschissimo e l'accostamento con la maionese al pepe l'ho apprezzata a tal punto che ne avrei chiesta ancora da aggiungere ai pezzetti di carne che cadevano mentre addentavo il panino. Dall'Asparagus invece mi aspettavo che il sapore degli asparagi fosse un po' più presente, invece la salsa era molto delicata. Il culatello, invece, era perfetto e dava la giusta sapidità al panino senza esagerare, equilibrando il gusto. E quella punta di affumicatura della provola rendeva il tutto ancora più gustoso, senza sopraffare gli altri sapori.


Dopo gli hamburger è arrivato il momento della pizza: si chiama Solstizio d'Estate e a vederla è piuttosto bizzarra. È mezzo calzone e mezza pizza: il primo ripieno di burrata e ricoperto di pancetta, mentre la pizza è condita con pomodoro, mozzarella, salsiccia e zucchine a fiammifero crude. Inizialmente abbiamo avuto qualche difficoltà a capire da dove iniziare a tagliarla: ritagliare la parte del calzone e dividerlo dalla pizza? Fare finta di nulla e tagliarla a spicchi come se fosse una semplice pizza? Non ho le prove fotografiche del risultato ma credo che la descrizione migliore del taglio sia: artistico. Sorvolando sulle nostre abilità nel tagliare una pizza non tonda, abbiamo iniziato dal calzone. La parte di calzone era morbidissima e la burrata unita alla pancetta si bilanciavano bene. Anche la parte di pizza ci è piaciuta, d'altronde con la salsiccia è difficile sbagliare, mentre le zucchine tagliate a julienne davano un effetto un po' crunchy.

L'impasto della pizza lo abbiamo trovato davvero leggero. Il pizzaiolo ci ha svelato di essere campano per metà ma è l'amore per il suo lavoro grazie al quale riesce a sfornare delle pizze come quella che abbiamo mangiato. Abbiamo visto che utilizza due tipi di farina, una integrale e una lavorata. Il mix dona all'impasto un gusto pieno che non ti permette di avanzare nemmeno una briciola del cornicione della pizza.


Non eravamo sicure di riuscire a mangiare anche un dolce ma quando ci hanno detto "millefoglie scomposta al pistacchio" non siamo riuscite a resistere. Abbiamo quindi diviso questa millefoglie all'interno di un vasetto e per poco non ho rischiato di non scattare una foto. Sopra si vedono subito i pistacchi interi, oltre alla granella, e affondando il cucchiaino trovi la crema al pistacchio e i pezzettoni di sfoglia. Favolosa davvero, non è facile trovare una crema al pistacchio così buona, con un gusto effettivamente pistacchioso e che non risulti troppo stomachevole.

Nonostante il nostro tentativo di assaggiare più piatti possibili, ne rimangono ancora molti da provare. Alla prossima, quindi.

Tana del Luppolo Este
Via Giacomo Matteotti, 49
Telefono: 3293221900

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scritto da:

Samantha Capuzzo

Sono Samantha, meglio conosciuta come Sam di Magna Padova. Mi dicono da sempre che non faccio altro che pensare al cibo, così ho deciso che pensare al cibo sarebbe diventato il mio lavoro.

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