Al Portico Este cena blogger

Pubblicato il 10 marzo 2025

Al Portico Este cena blogger

“Voi non siete ospiti ma siete a casa” ed è così che vorrei essere accolta ogni giorno,da tutti gli amici ristoratori che vado a trovare. Come potrai immaginare, non è così scontato trovare questa accoglienza ed è per questo motivo che ogni volta che torno a trovare Diego e Cristina mi pento sempre di non tornare più spesso qui Al Porti.co dove, tra un centro storico meraviglioso e l'ottima cucina di Diego…c'è poco da fare: è veramente facile sentirsi subito a casa.

Ci accomodiamo subito? Non prima di aver scambiato due chiacchiere con Cristina che, tra le ultime novità, mi racconta che non ha smesso di dedicarsi alla sala e di accogliere i suoi ospiti che arrivano qui, sempre pronti a farsi coccolare dal suo meraviglioso sorriso. L'energia che potrai respirare all'interno di questa sala, così intima, con le sue luci soffuse, può essere paragonata veramente a pochissime cose. Un calore avvolgente, una sensazione di benessere, un profumo che forse conosci già…ecco: Al Porti.co è esattamente questo, quel luogo in cui sentirsi a proprio agio non appena varcata la soglia e da consigliare agli amici per quella cena romantica che non sanno mai dove organizzare o a quella famiglia che ti ha chiesto dove andare a mangiare dell'ottimo pesce in centro ma che non sa mai dove andare.
Ci accomodiamo e arriva subito il cestino con la focaccia, il pane alla curcuma e il pane integrale, tutto rigorosamente preparato in casa da Diego.


Il Benvenuto dello Chef è composto da una crema di cavolfiore e vaniglia con dei crostini: un ottimo modo per nobilitare il cavolfiore che normalmente trovo troppo intenso o comunque non nelle mie corde. Non farti spaventare dal tocco di vaniglia perché non c'è nulla di eccessivamente dolce, ma semplicemente un retrogusto avvolgente che ti ricorda che siamo ancora in inverno, nonostante la primavera stia già facendo capolino.


Il guazzetto di cozze è una coccola per il palato. La salinità di queste cozze, piccolissime e carnose, è una vacanza al mare fuori stagione: ogni mollusco raccoglie il sughetto che, neanche a dirlo, ti invita alla scarpetta. Non provare imbarazzo, te l’ho già detto: qui siamo a casa!


Aspettavo questo piatto dal momento in cui sono arrivata: il baccalà mantecato con patate ed erba cipollina, servito con polenta fritta taragna, è probabilmente uno dei piatti che ricordo con più piacere della meravigliosa cucina di pesce di Diego. Si tratta di una conferma, perché lo avevo già assaggiato, ma il baccalà fresco, con questo suo retrogusto di patata è avvolgente, mentre la polenta, da parte sua, è cremosa all'interno e ben croccante all'esterno, perfetta per essere utilizzata come un cicchetto.


Continuiamo questo percorso con una capasanta servita con cavolfiore, zucca e granella di nocciola. La cottura della capasanta è leggermente affumicata, mentre la cimetta di cavolfiore è croccante e ci piace che sia rimasta leggermente indietro con la cottura, così da esprimere tutto il suo carattere.


Gli gnocchi di zucca con dadolata di ombrina, crema di gorgonzola, pepe e semi di papavero sono probabilmente il momento più alto delle mie cene invernali fino ad ora. Lo gnocco è corposo e si sente che è stato tirato a mano, mentre zucca e gorgonzola sono davvero quel sapore autunnale che fa subito casa e voglia di cose buone. E il seme di papavero? È lì per metterti allegria: a farsi notare in realtà è l'ombrina che arriva con la sua delicatezza a chiudere il boccone. Tendenzialmente, io sarei una purista e il pesce con il formaggio è un grandissimo no, ma in questo caso portiamo la materia prima ad un livello superiore, con un abbinamento forse inaspettato ma che si rivela estremamente gradevole.


Sempre ombrina, ma questa volta servita su una crema di patate e arancia, fritta al panko e accompagnata da un tocco sensualissimo di cipolla caramellata. La crema di patata e arancia, sinceramente, non me l'aspettavo. Cremosa, dolce, avvolgente, è praticamente quella coppia insolita che ti conquista dal primo assaggio. L'ombrina, nel suo scrigno di panko, è praticamente perfetta: la cottura del trancio non era per niente semplice ma qui Diego si è davvero superato.


Per dessert abbiamo una sfoglia caramellata tirata a mano con crumble di limone, vaniglia, cioccolato della Nuova Guinea e frutti di bosco. 


E’ quel bacio a fine serata, dato sul portone, ma che sai che ti farà andare a dormire con il sorriso sulle labbra. Non ci credi? Provare per credere. Ti aspetto al Porti.co!

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