Se a Corato vuoi stupire i tuoi amici portali qui
Pubblicato il 31 luglio 2021
Corato, piccola città dell’entroterra pugliese, non è propriamente una meta turistica, né un luogo di tendenza come le altre città costiere, eppure a livello gastronomico, in Italia, è riconosciuta come “città dell’olio extravergine d’oliva”, proprio per la straordinaria qualità dell’olio e delle sue proprietà organolettiche. Ma c’è di più: in quanto a ristoranti e locali in cui cenare e intrattenersi, non è da meno ad altre città più in voga del nord barese.
L’Antico Commercio risale alla fine degli anni Quaranta e come annunciano con orgoglio, la loro storia “è scritta sui muri. Ampie pareti su cui 4 generazioni, hanno lasciato una traccia, un ricordo”. Luigi Sisto, un barman in stile hipster, assomiglia a un irlandese, visto la barba rossa, e prepara cocktail irresistibili e originali, dalla rivisitazione dell’Americano, con l’utilizzo del vermouth realizzato con il vino dall’Attica e l’aggiunta del bitter e una dose di un loro drink invecchiato in botti di ciliegio fino alla miscela esplosiva del Chico Perdido, un shrub homemade al sedano, con vermouth rum bianco e mezcal. La cucina è affidata a Giada Casciello, che adotta prodotti made in puglia e li rivisita con sapienza e innovazione, dagli strascinati realizzati a mano fino ai tipici capunti, simili a cavatelli, con funghi e salsiccia del territorio, senza dimenticare l’utilizzo di erbe locali proprio per mantenere intatta la stagionalità.
Antico Commercio: Corso Cavour, 40, Tel: 3483268392
In effetti servono Quattro passi per raggiungere il ristorante, è in pieno centro storico, ed è famoso per sfornare pizze gourmet, impasti leggeri e alternativi ad alta digeribilità e la focaccia dal sapore inconfondibile, dato dalla cottura su pietra, a cui ogni pugliese non sa assolutamente rinunciare. La Puglia pulsante si sente soprattutto nei piatti: dalla cucina tradizionale rivisitata con purea di fave e cicorie dell’alta Murgia con pane croccante fino ai capunchi, assolutamente da provare, con funghi cardoncelli, salsiccia di Minervino Murge e pomodoro gratinato. I coratini sono avvisati, sarà un posto che verrà invaso dai buongustai!
Ristorante Pizzeria 4 passi: Corso Garibaldi, 117, Tel: 0803328340
Al Mulo Cojone si fa anche opera di riqualificazione: di recente hanno recuperato una parte del centro storico, presso l’Arco Tedeschi, strappandola al degrado e alla decadenza, reiventando la piazzetta come sede estiva. Le specialità abruzzesi si fondono con quelle pugliesi, qui nel tempio della carne si servono il filetto di Podolica, la tagliata di manzo, la T-bone e per finire la bistecca coratina, di cavallo, da apoteosi. Il primo da ordinare all’istante è ribattezzato “Il fresco”, un tagliolino “Pastificio sole” cacio e pepe con tartare di podolica. Gusti autentici, decisi, che rispettano il territorio, soprattutto a prezzi onesti.
Al Mulo Cojone: Arco Ripoli 5/7, Tel: 3343346283
Storyteller è un luogo di ristorazione ben radicato nel cuore di Corato, nella piacevole Piazza di Vagno, qui la ricerca del prodotto è essenziale, dalla raccolta di erbe selvatiche a diretto contatto con la Murgia fino alla riscoperta di antiche ricette di famiglie tramandate da zie e mamme. Dalle conserve di funghi, lampascioni e melanzane del territorio fino al format formaggi da viaggi, per avere la propria terra sempre vicina, in particolare il formaggio pecorino coratino al peperoncino proveniente da allevamenti selezionati del Parco dell’Alta Murgia. Un mondo di eccellenze culinarie che incontrano altre contaminazioni, un posto in cui la curiosità del cibo è infinita.
Storyteller: Piazza di Vagno, 18, Tel: 3511728182
Le foto interne sono tratte dalle pagine social dei locali citati.
Le foto interne di Quattro Passi e di Antico commercio sono di 2night, shooting di Gaga Jovanovic
la foto di copertina è di 2night, shooting di Gaga Jovanovic per Quattro Passi
scritto da:
Amante del vino, mi vergogno di essere un poeta, canto le canzoni di Lucio Dalla, non porto al polso l'orologio, mi avvicino al ragù per sentirlo pippiare.