Scorci di Puglia in primavera: 4 mete da non perdere

Pubblicato il 4 giugno 2023

Scorci di Puglia in primavera: 4 mete da non perdere

Siamo a primavera inoltrata, nonostante le pessime condizioni climatiche degli ultimi tempi ci spingano a rannicchiarci sul divano con plaid sulle gambe, pronti a spararci le ultime tre serie Netflix che ci ripromettevamo di vedere da anni. Quel periodo dell'anno solitamente fiorito, che dovrebbe avere i sapori e gli odori rosei di un sabato del villaggio, che precede la briosità dell'estate, il comfort delle ferie sotto l'ombrellone o dei paesaggi bucolici. Dire, pensare e sentire la primavera in Puglia non significa solo doversi preparare psicologicamente e fisicamente a sfilze di comunioni e matrimoni, ma anche smettere di travestirsi da testuggine, spalancare le finestre, le porte, respirare a pieni polmoni l'aria ciliegiata e mandorlata (...etcì, lo so, per gli allergici equivale alla criptonite nel taschino di Clark Kent, ma fatevene una ragione e munitevi di antistaminici) e lanciarsi in una bella gita fuori porta tra masserie, borghi d'entroterra e tramonti a perdita di sguardo lungo la costa. Ecco qui 4 proposte "al bacio" per passare una giornata diversa e intensa, piena di cultura, panorami mozzafiato, buon cibo e location di nicchia.

Castel del Monte e gli agri coratini, tra enigma e natura


Se penso al venticello fresco di questa stagione, che si rincorre e solca tagli immaginari nei campi di grano, mi viene in mente la Terra di Bari che si fonde nelle distese di uliveti coratini, coinvolgendo la Bat, fino a Castel del Monte. Parliamo di luoghi simbolo della pugliesità, primo fra tutti l'enigmatico maniero di Federico II di Svevia a 450 metri sul mare, patrimonio dell'Umanità da ormai quasi trent'anni. Questo capolavoro  medievale, costruito nel 1240, sorge alle porte di Andria, e racchiude un'infinità di misteri, partendo dall'ossessiva ripetizione del numero 8 nella sua particolare architettura, dalla pianta ottagonale, alle sale del castello, alle finestre, agli ornamenti di capitelli e cornici.


Si tratta di uno dei luoghi federiciani che desta più interrogativi in campo esoterico, astronomico e filosofico, quello che incarna probabilmente alla perfezione le personalità e il genio dell'imperatore stupor mundi. I giochi di luce di questo scrigno di simbolismi e il giallo della Murgia che lo circonda lo rendono uno dei posti più affascinanti da visitare in un dì primaverile, in quei giorni che tanto piacevano a Federico per andare a caccia e poi rilassarsi guardando le stelle dal suo castello, osservatorio astronomico per molti studiosi. Ma dopo tanto vagare alla scoperta di ogni angolo della fortezza, magari anche dopo esserci arrivati in sella a un cavallo - escursione che consiglio caldamente di fare almeno una volta nella vita - si ha bisogno di dar conto anche ai brontolii dello stomaco, ben lontani dagli enigmi federiciani.


Chi avrà voglia di mettersi a tavola in una location chic, regalando al palato un'esperienza di cucina d'alta classe, deve alzare la cornetta e prenotare un tavolo nella maestosa masseria Villa Bianca, immersa tra gli uliveti. Siamo a Corato, in una struttura ottocentesca in cui ci si lascia andare a percorsi di gola divini grazie allo chef e patron Stefano Torelli. Ogni portata qui è pregna di tradizione e sperimentazione, degna del fine dining. Tra i piatti stellari, che sicuramente riusciranno a donarci nuova energia, c'è senza dubbio il fresco risotto "Da Gallipoli a Sorrento", con tartare di gamberi e lime in quintessenza firmato Pri.Ma o l'intrigante e saporita seppia fritta, servita con un ragù di seppia e caciocavallo.
Villa Bianca - Viale Monte Cotugno 9, Corato (BA). T: 3895150328


Trani, l'intreccio dalla Giudecca al mare dei Templari


Per chi invece volesse spostarsi verso la costa, a pochi chilometri dalle campagne coratine ci si ritrova a Trani, Perla dell'Adriatico, nonché antica repubblica marinara. Lo spirito tranese è pieno di vivacità saline, di contaminazioni, basti pensare che tra i gomitoli stretti del centro storico si nasconde una delle più antiche Giudecche del Mezzogiorno. La grande sinagoga qui risale al 1200, per poi essere convertita in Chiesa di Sant'Anna sotto le dominazioni angioine. Da vent'anni a questa parte l'ex luogo di culto ebraico ospita un'esposizione che narra la storia della comunità e delle 200 famiglie di ebrei che abitavano in quei vicoli. Attualmente è ancora attiva la Sinagoga Scolanova, simbolo di un'apertura e un interculturalismo radicati in questo centro marittimo, sopravvissuti in pochi altri posti. Anche qui i percorsi da seguire sono tantissimi, tra cui la visita alla celebre Cattedrale sul mare Adriatico, al Castello Svevo, anch'esso testimonianza del potere di Federico, e alla Chiesa di Ognissanti, leggendaria domus dell'Ordine Templare. Ma Trani è anche molto altro, è città slow, pugliesità cadenzata e godereccia, perfetta per passare una giornata spensierata tra aperitivi sul porto al tramonto e cene raffinate in locali da urlo.


Se avete voglia di passare un momento di relax, con della musica soft in sottofondo, pronta ad alzarsi dopo il terzo gin tonic, dovete salire sulla piattaforma in legno del Versante Est, un locale esclusivo affacciato sul lungomare, a due passi dall'acqua di Capo Colonna, nelle vicinanze del Monanestero di Santa Maria, e con uno spettacolare trabucco per le occasioni speciali. Qui potrete bere drink formidabili, accompagnati da un aperitivo mediterraneo e rinforzato, con provolone, mortadella, focaccia e anche pesce crudo. Ciò non esclude che non possiate concedervi una bella fritturina di calamari, gamberi e paranza, una linguina con la polpa di riccio o una tartare di tonno e per farlo vi basterà spostarvi di qualche metro sulla destra, al Salto dell'Acciuga. Si tratta del locale gemello del Versante, che dà la possibilità di pranzare e cenare a base di pesce con l'odore del mare e la salsedine ancora tra i capelli. Per vivere autenticamente Trani e scoprirla con calma è preferibile andarci da maggio a fine giugno, mesi meno caotici in termini di movida.

Versante Est. Piazza Marina di Colonna, Trani (BT), Tel: 3701273910
Salto dell'Acciuga. Piazza Marina di Colonna, Trani (BT). Tel: 3319000319

Monopoli e Polignano, gli acquerelli del litorale barese


La primavera è un po' il groppo in gola fugace che si manifesta quando la sera, intorno alle 20, il sole non è ancora tramontato e tu, bevendo uno spritz Aperol, trasali, ripensando di non esserti nemmeno accorto dell'inverno volato. L'unico modo per placare quella sensazione di intima spaesatezza sta nell'imboccare la via del litorale barese e perdersi tra gli agri di Monopoli. La mia bisnonna è nata proprio qui, tra le chianche del porto e nel riflesso delle acque cangianti e limpide dell'Adriatico. Mi raccontano avesse mani allungate, quasi d'ebano, lisce e dall'incarnato olivastro, gli occhi piccoli e a mandorla, tratti arabi a testimonianza delle incursioni che hanno forgiato nei secoli questa città costiera di origine messapica, che va ben al di là di ogni banale narrazione marittima. Qui le mura e i torrioni, che cingono le cale della Porta Vecchia e del Porto Antico, raccontano le battaglie fra normanni e bizantini, i passi dei Templari all'epoca delle Crociate, le dominazioni angioine e poi aragonesi. Storie che dipingono il vissuto di un borgo marinaro che è sempre stato terra di partenza e d'approdo per l'Oriente, fulcro del commercio d'oltremare. Questa vita di assedianti e assediati la si avverte visitando il castello cinquecentesco, voluto dall'imperatore Carlo V d'Asburgo, guardando i suoi profili chari, incorniciati dal mare, attraversando Piazza Garibaldi, centro pulsante degli entusiasmi cittadini. Monopoli è stracolma di ristoranti, osterie, bistrot e locali di ogni genere, che passano dalla tradizionale cucina pugliese alle spinte gourmet.


E dato che ci siete vi consiglio di fermarvi per un caffè, una dolce sosta o un pasto completo tra le pareti dello storico Premiato Caffè Venezia. Da non perdere l'happy hour pugliesissimo, con un pot pourri di bruschette al pomodoro, focaccia barese, salumi e formaggi del territorio, sempre attenti alla stagionalità. Per chi invece non vede l'ora di assaggiare sapori nuovi, dai sentori orientali e dalla mise en place estremamente pop e instagrammabile, deve provare Avamposto 11. Si tratta di un ristorante urban jungle in cui ci si può lasciar coccolare da tanta buona musica e cibo di ogni genere, dal club sandwich gourmet, alle poke bowls, al sushi, ai primi e secondi preparati in casa come il fagottino con scampi, burrata, lime e zenzero, serviti con la bisque e gel a prezzemolo, cetriolo e menta. Il tutto accompagnato da ottimi calici di vino, birre artigianali e cocktails presenti sulla carta.


Dopo esservi rifocillati vi consiglio di ritagliarvi del tempo per una passeggiata sul lungomare monopolese e avventurarvi tra le sue spiagge, come Porto Bianco, nella zona sud, o Porto Verde, più silenziosa, incontaminata e ricca di vegetazione. Non potrete tornare a casa senza fare un salto nella poetica Polignano a Mare, a pochissimi chilometri da Monopoli. Un borgo marinaro famoso per le sue terrazze a picco sul mare cobalto e incastonate tra le falesie; d'obbligo affacciarsi dal belvedere in via Porto, per restare rapiti dalla carratteristica spiaggetta di Lama Monachile e fare un salto al porticciolo di San Vito, specchio d'acqua cristallina alle porte di Polignano, situato ai piedi di un'abbazia benedettina del X secolo. Acquerelli che difficilmente riuscirete a dimenticare! I giorni infrasettimanali primaverili sono indubbiamente i migliori per poter visitare e rifarsi la vista dinanzi a questi panorami, poiché letteralmente invasi da valanghe di persone nei week end e durante tutta l'estate. Perciò approfittate delle ultime settimane di maggio e le prime di giugno.

Premiato Caffè Venezia. Piazza Giuseppe Garibaldi, 18 - Monopoli (BA). Tel: 0808494993
Avamposto 11. Via Giuseppe Garibaldi, 9 - Monopoli (BA). Tel: 0808509916

Gravina in Puglia, sguardi e sentimenti rupestri


Ci sono poi i viaggiatori amanti della bellezza taciturna, cultori delle escursioni impervie che regalano scorci inesplorati, figli di nobiltà clericali e rioni contadini. Chi voglia errare alla ricerca di questi sentimenti ancestrali deve concedersi un tour tra i paesaggi rupestri di Gravina in Puglia, drappeggio dei sassi materani. La primavera è il periodo perfetto per innamorarsi di queste terre in pieno Parco dell'Alta Murgia. Qui si potrà ripercorrere passo dopo passo la vita della famiglia Orsini, le lotte sociali infiammate dalla fame di pane, sogni e diritti, per poi ammirare i resti di quello che fu il Castello Svevo, finendo su quel Ponte Acquedotto del '700 che collega l'anima passata e presente, famoso ormai in tutto il globo per il volo di James Bond nell'ultimo film "No time to die", e ormai tra il set più agognati dal cinema hollywoodiano. Inutile dirvi che il cibo da queste parti è sacro ed è cucinato ovunque come Dio comanda, non c'è un posto in cui vi pentirete di esservi fermati per una sosta culinaria. Potrete gustare tutto ciò che più vi aggrada, dalla carne al pesce, dalla tradizione alla modernità, in veste di osterie, ristoranti, masserie sterminate, sale ricevimenti, pizzerie e pub.


Tra i miei preferiti spicca Osteria Sant'Agostino, ideale per scoprire tutte le autentiche ricette gravinesi, facendo scorpacciate di piatti semplici e a dir poco fenomenali. Dalla carrellata di antipasti di terra, come fave e cicorie, pancotto, cialledd, funghi cardoncelli, parmigianine, composta, lampascioni e tante altre sfiziose portate che variano in base alla stagione. Passando poi ai primi di pasta fresca rigorosamente fatta a mano e al momento da Nicola Santeramo, non solo l'oste, ma l'anima di questo storico localino d'altri tempi nel cuore della città. In un attimo, tra ragù di asina e agnello al calarello, veri simulacri della vita contadina, vi sentirete a casa, fino a provare quel pizzico di nostalgia quando saluterete il buon Nicola, sognando di tornarci tutti i santi giorni.


Per chi anche a pranzo o a cena vuole, invece, sentirsi avvolto dal fascino delle grotte, da quelle profonde cantine tufacee e impregnate di storia, vi è il ristorante e pizzeria 13 volte, nei pressi di Piazza Notar Domenico e dell'affiscinante Chiesa Santa Maria del Suffragio, detta del "Purgatorio", nata come cappella funeraria dei duchi Orsini. Un tempio delle bontà, a 18 metri di profondità rocciosa, in cui potrete assaggiare ottime pizze, impastate con farina tipo 1, a lenta lievitazione e altissima digeribilità, nella versione dai bordi alti o in pieno stile barese, più croccante. Deliziosi gli antipasti, i primi e i secondi per lo più di carne che strizzano l'occhio a una cucina murgiana rivisitata, senza mai dimenticare le origini e i prodotti del territorio. Se non doveste trovare posto perché capitati in una giornata più affollata del solito, a Gravina c'è sempre un piano di riserva, un'alternativa "salva gita" che vi protegge dalle delusioni.


Quel piano B è il servizio d'asporto che vi permetterà di mangiare cibi genuini e con ingredienti a km 0 lungo il belvedere all'entrata della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, che sovrasta la Gravina e i due antichi quartieri, nell'area verde dinanzi alla Chiesa-grotta rupestre di San Michele, tra gli anfratti di Piaggio e Fondovito o nella zona pic nic del Bosco Difesa Grande, polmone di questo territorio. Consigliatissimo un posticino di nicchia dal nome Sapori di Casa, un emporio del gusto nel centro del paese che prepara terrine di parmigiana, funghi cardoncelli trifolati, teglie di riso patate e cozze, pesce crudo, e molti piatti tipici d'asporto. Nulla vieta che si possa mangiare anche lì, in un'accogliente saletta. Insomma, una vera manna dal cielo per autoctoni e turisti erranti tra le murge. Gravina in Puglia, così come i territori murgiani limitrofi, è in piena evoluzione ed è al momento ancora, nel bene e nel male, una zona poco assaltata dal turismo, ergo, andateci più che potete in ogni periodo dell'anno e non ve ne pentirete!

Osteria San'Agostino. Corso Vittorio Emanuele 12, Gravina in Puglia (BA). Tel: 0804035186
13 volte. Via Guglielmo Marconi 13, Gravina In Puglia (BA). Tel: 0803251286
Sapori di Casa. Corso Vittorio Emanuele, 18. Gravina in Puglia (BA). Tel: 3791827964

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scritto da:

Giuliana Vendola

Murgiana classe ’94. Laureata in Scienze Filosofiche, bioetica, etica ed antropologia, scrivo per Il Quotidiano Italiano. Presto sempre attenzione ai miei luoghi, ai loro odori e sapori, al loro irrompente domandare. Quando ero bambina mia madre mi propose un corso di nuoto, io le mostrai le mie sgangherate poesie. Lei capì che ci avrebbe pensato la scrittura ad aumentare la mia capacità polmonare.

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