Aquae Restaurant & Bar: l'Arca della Bellezza sul Mare di Trani

Pubblicato il 18 agosto 2020

Aquae Restaurant & Bar: l'Arca della Bellezza sul Mare di Trani

"Lì dove il mare luccica e tira forte il vento" cantava il maestro Lucio Dalla, incantato dalle meraviglie paesaggistiche delle Isole Tremiti che hanno ispirato la sua celebre canzone Caruso. Rimaniamo in Puglia ma scendiamo un po' più a Sud: siamo alle pendici della villa comunale di Trani, la città-perla della litoranea. Qui c'è un posto che avrebbe strappato gli applausi e le lacrime a Lucio, così come li ha strappati a me. Il luogo si chiama Aquae Seaside Restaurant & Bar ed è un unicum la cui bellezza toglie il fiato. Una penisola sull'Adriatico, una sorta di arca della bellezza tra le onde e la schiuma del mare. Sembra che Venere delle acque da un momento all'altro possa uscire dalla risacca e sedurmi. Invece, con tutto il rispetto per la Dea Venere, ad accogliermi arriva Chef Mario Cimino, e mi sedurrà sì, ma dal punto di vista organolettico, regalando grandi momenti alle mie papille gustative.

 

I preparati e puntuali ragazzi di sala ci fanno accomodare, per poi versarci un grande vino pugliese. Tutto parla di territorio, anche la cesta del pane, piena di squisitezze tra cui svettano dei taralli provenienti dalla Masseria Senza Sbarre, una realtà che coinvolge ex-detenuti nella produzione di prodotti da forno, aiutandoli così al reinserimento in società.

 
Sembra veramente di essere in crociera: il mare da ogni lato sfiora il nostro udito e ci predispone al convivio. La brezza, dolce e frizzantina, rilascia sulla pelle un benessere psicofisico senza eguali. Fuori da questa arca della bellezza ci saranno 40 gradi ma qui ci sentiamo in paradiso.

 

Il primo piatto che giunge in tavola è un carpaccio di triglia marinata con rapa rossa, ravanello, erbe e melone. Questa è la preview di ciò che degusteremo oggi: piatti semplici, non pasticciati, ma di una bontà impareggiabile. Infatti, quando la materia prima urla forte la sua qualità, bisogna limitarsi a valorizzarla e a farla arrivare ai commensali nella migliore veste possibile. Chef Cimino è un genio e la sua visione di cucina ci ha già conquistati fin dal primo assaggio.

 
La nuotata tra le prelibatezze del nostro mare continua, con un carpaccio di dentice, mela verde e sedano croccante. Gusto strepitoso, un piatto verde la cui freschezza funge da elisir d'eterna giovinezza.


Lo spaghettone senatore cappelli giunge sul tavolo. La crema di melanzana tenue e  avvolgente non sovrasta le vongole veraci, delicatissime, freschissime, vere regine della portata. Sembra di avere un mare gentile e profumato nel piatto. Un mare elegante che ci accarezza. Questa è la sensazione provata, e quando si provano sensazioni simili, il piatto può entrare a far parte nella cerchia dei ''memorabili'', cioè di quelli che si ricorderanno per sempre. La spolverata di bottarga di tonno torna sul palato, continuando a solleticarlo anche dopo aver finito gli spaghettoni.
Scusate se mi ripeto ma... che bontà ragazzi! Dalla cottura perfetta al dosaggio dell'olio e del prezzemolo, all'utilizzo dell'amido e della melanzana per legare il tutto. Solo applausi per chef Cimino.

 
Dopo un primo così grandioso, il rischio di abbassare il livello e rovinare il tutto è alto. Ma chef Cimino si assume ogni responsabilità e ci serve un baccalà da urlo. Mi riporta ai tempi dell'Erasmus in Portogallo, quando non mi nutrivo d'altro se non di ottimo bacalhau, solo che all'epoca non avevo verdure saltate, pomodoro confit e gambero rosso ad arricchirlo. Colpo di scena finale: brodo al prosciutto crudo, versato dal cameriere live, di fronte al cliente. Conferisce la giusta sapidità senza aggredire il pesce.

 
Il mare Adriatico continua a sussurrare la sua canzone, una canzone antica di millenni ma sempre dolce. La bellezza di Aquae ormai mi ha rapito e portato nel profondo.
Purtroppo siamo giunti alla fine, sarei rimasto qui per chissà quante altre ore, a farmi coccolare dal panorama e dalle leccornie di chef Cimino. Anche il dessert, la chicca finale, contribuisce al ricordo estremamente positivo che mi porterò di questo ristorante. Una cheescake di frollini al burro, con frutti rossi, su salsa al cioccolato fondente. Una golosità che fa bene al palato e soprattutto al cuore dei fortunati commensali.

Lì dove il mare luccica, cantava Dalla. Oggi io ho trovato quel posto.
Lì dove la bellezza ci sommerge e la bontà delle pietanze causa mareggiate di acquolina sul palato, beh... quel posto non potrà che essere a Trani, e non potrà che trattarsi dell'Aquae Seaside Restaurant & Bar. 

  • RECENSIONE

scritto da:

Mario Pennelli

Annata 1988. Cantastorie professionista, consulente enogastronomico per hobby, sommelier per volere del fato. Ha scritto tre libri che glorificano la sua Patria, la Puglia. Da allora è in tour permanente, come i Rolling Stones o Albano, per raccontarla, permettendo così ai forestieri di scoprirla e agli indigeni di ri-scoprirla.

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