Quanto sei bona Roma: i ristoranti romani storici che devi provare assolutamente

Pubblicato il 31 dicembre 2018

Quanto sei bona Roma: i ristoranti romani storici che devi provare assolutamente

La cucina romana è più complessa e variegata di quanto sembri. Ecco 5 ristoranti storici della Capitale che ti conquisteranno a suon di carbonara e cacio e pepe

Si fa presto a dire cucina romana; tutt'altra storia è saperla realizzare."Pajata" e cacio e pepe sono solo alcune delle leccornie che riempiono i menu delle trattorie cittadine, insieme ad altri capisaldi goderecci come trippa e coda alla vaccinara. Eppure non sempre il risultato è degno di una tradizione tanto antica e affascinante. Per assaporare tutto il gusto e l'autenticità che rende questi piatti unici al mondo è necessario rivolgersi ai mostri sacri della ristorazione capitolina. Quelli che ti elencherò a breve sono i ristoranti storici dove ogni romano andrebbe a occhi chiusi, certo di non trovare brutte sorprese (come la pancetta o, peggio mi sento, la panna nella carbonara).

All'insegna della tradizione

Sessanta. Tanti sono gli anni che Evangelista propone le sue specialità nel cuore di Roma, dai primi intramontabili come l'amatriciana al romanissimo baccalà, qui cucinato in tante ricette stagionali. Alla guida di questo caldo e accogliente ristorante c'è la famiglia Mazzoni che, con nonno Evangelista prima e con sua figlia Adele oggi, offre cene ottime e gustose,  adatte anche a chi soffre di distrurbi legati alla celichia (tra i meriti di Adele infatti c'è anche quello di aver creato un menù speciale, interamente gluten free). Puoi credermi sulla parola: uscirai strapieno e soddisfatto.       

Il top della cacio e pepe

Quando penso a una cacio e pepe fatta alla perfezione, Felice a Testaccio è il primo indirizzo a venirmi in mente: i suoi tonnarelli sono davvero eccezionali, abbondanti, gustosi e cremosi al punto giusto. In poche parole, basta una forchettata per sentirti in paradiso. Se i piatti più famosi sono sempre disponibili, ce ne sono altri che ruotano a seconda del giorno della settimana, come gli spaghetti con alici e pecorino (disponibili solo il martedì) o gli gnocchi al sugo tipici del giovedì. Una festa per il palato 7 giorni su 7.

Ai piedi del Pantheon

Armando al Pantheon è da anni una delle tappe obbligate per tutti i veri cultori della cucina romana, me compresa. Ai fornelli c'è il grande Claudio Gargioli, figlio di Armando, colui che nel 1961 iniziò un percorso destinato a mantenere e solidificare un successo più che meritato. Puoi optare per le ricette classiche (la carbonara è sempre una delle mie scelte preferite) o per piatti in cui la tradizione romana strizza l'occhio a sapori più insoliti e combinati, come i teneri bocconcini di vitella ai sentori di sottobosco. Inutile dirti che il ristorante è sempre strapieno: ti conviene prenotare con qualche giorno di anticipo.

Una garanzia di qualità

Testaccio è, insieme a Trastevere, il centro della romanità; di conseguenza è un rione pieno di trattorie e ristoranti tipici. Tra questi, Pecorino merita una, dieci, cento soste. E mai ti deluderà. Molto buoni gli antipasti, tra cui i carciofi (alla romana e alla giudia) che spiccano per gusto e tenerezza. Primi e secondi raggiungono le aspettative, ti soddisfano e ti appagano. Non ci credi? Ordina una bella gricia e poi ne riparliamo.

Il pranzo della domenica

Quanto è bella la domenica, quando non hai voglia di cucinare e decidi di concederti un pranzo fuori, magari in famiglia o con i tuoi amici più stretti. Per l'occasione direi che Flavio al Velavevodetto a Testaccio è la soluzione perfetta. Il locale è grande e spazioso, con più sale a disposizione ideali per grandi tavolate; i piatti non deluderanno anche il più bacchettone dei commensali. Attenzione: è scientificamente provato che la carbonara di Flavio al Velavevodetto provoca assuefazione e dipendenza. Poi non dirmi che non te l'avevo detto! 

Credits foto: Facebook; flicr.com
Foto di copertina: Facebook Felice a Testaccio

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scritto da:

Irene De Rossi

Sono una giornalista nata e cresciuta a Roma, città che, da brava romana, amo incondizionatamente senza se e senza ma. Una laurea, un master e due vere grandi passioni: l'arte contemporanea e il cibo in (quasi) ogni sua forma e consistenza. Adoro andare a caccia di novità e diffido da chiunque non apprezzi il vino, il sushi e il cioccolato.

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