La cucina secondo Giuseppe Romanazzi, l'imprenditore pugliese per cui cucinare è vita

Pubblicato il 20 luglio 2022

La cucina secondo Giuseppe Romanazzi, l'imprenditore pugliese per cui cucinare è vita

Chef patron di Romanazzi's Restaurant e anima della cucina di SoSo', l'imprenditore innamorato dei fornelli ci dà la sua ricetta per un menu che risponde a ogni desiderio.

Chi ha mangiato da Romanazzi's Restaurant, porta a casa il ricordo di una straordinaria materia prima, servita in modo mai banale. Tra le particolarità della carta, la fornitissima lista di dolci già abbinata a distillati, vini da dessert e dopo pasto. Ma dietro questa esperienza c'è uno studio intenso, sobillato da una grande passione per il cibo e la sua versatilità. Lo chef patron Giuseppe Romanazzi non disdegna una passeggiata tra sala e cucina, sempre pronto a mettere le mani per rifinire un piatto o per pensare una nuova ricetta. Lo fa per il suo bellissimo ristorante sul mare, Romanazzi's, ma anche per la sua formula bistrot, SoSo'. Ma cos'è la cucina per Giuseppe Romanazzi? Ce lo ha svelato in una chiachierata vista mare.

Sei un cuoco e hai gettato le basi per due ristoranti, uno che strizza l’occhio al fine dining, l’altro più easy. Cosa significa per te cucinare?

Cucinare è vita. L'idea e la passione nascono dal prodotto, dalle caratteristiche della materia prima, che deve sempre essere di grande qualità. Poi la si fa crescere, lavorandola. La ciliegina sulla torta per me è il giudizio del cliente, ingrediente fondamentale.


Qual è lo chef che ti ha ispirato nel corso della tua carriera?

Sicuramente Antonio Perin. Mi ha insegnato le basi della cucina. in Toscana, al Castello di Spalten. Oggi ho un altro punto di riferimento, più televisivo: Antonino Cannavacciuolo. Mi piace la sua filosofia, il suo reinterpretare la tradizione in modo innovativo. Cerco di farlo anche io, combinando piatti storici con idee moderne.


Che tipo di ispirazione vuoi trasferire attraverso i tuoi piatti?

I miei sono piatti tradizionalmente innovativi. Mi piace legarmi a un ricordo, a un piatto della tradizione, per poi presentarlo con abbinamenti diversi.



Qual è la ricetta che ti ha dato più soddisfazioni?

Lo Spaghettone bruciato. Contrariamente a quanto si può pensare, quel piatto non nasce dall’Assassina, ma dalla pasta al forno mangiata il lunedì, ripassata in padella e brucciacchiata. Ho voluto mettere quel ricordo, comune a tutti noi, in un piatto, aggiungendo delle cozze per creare una variazione sul tema. Per “spegnere” il sapore che ad alcuni poteva apparire troppo forte, ho aggiunto un bagnetto di peperone giallo, che ha creato una liason irripetibile e vendutissima.

L’ingrediente che non deve mai mancare in cucina?

Semplicemente: pomodoro, pasta, olio extra vergine d'oliva.



Come sarà l'estate 2022 di Romanazzi's Restaurant?

Vogliamo vendere esperienza unica e indelebile, non basata solo sul piatto, ma sul momento che si viene a vivere da noi.

Romanazzi Restaurant - Piazza Porto, 32 - Giovinazzo. T: 0803323845
Soso' - Via Fossato, 46-48 - Giovinazzo. T: 3920586448

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Stefania Leo

Giornalista e appassionata di cibo, amo vedere e raccontare tutte le storie che si intrecciano in un piatto. Cucino, leggo e non mi fermo davanti a nessun ingrediente sconosciuto: è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio gastronomico.

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