Acqua alta a Venezia: cosa fare?

Pubblicato il 11 novembre 2012

Acqua alta a Venezia: cosa fare?

consigli sul bollettino delle maree, sulle zone di Venezia che rimangono agibili e sull'entroterra. Per la notte di Halloween previsti 140 cm

L'acqua alta a Venezia è un fenomeno turistico che si ripete costante ad ogni mezza stagione, ma che varia per intensità. Una zona è sempre sotto l'acqua: quella di Piazza San Marco e dei suoi più prossimi dintorni. Invece altre zone della città sono relativamente accessibili: Rialto (ma in genere tutta Cannaregio) difficilmente si allagano, se escludiamo le ondate eccezionali. Un'altra zona esente dall'acqua alta è la parte nuova della Giudecca.

Per tenere sotto controllo la situazione dell'acqua alta a Venezia il comune emette periodicamente un bollettino delle maree a cui ci si può abbonare gratuitamente sia per sms che per email e in piazzale Roma, la porta di Venezia, su pannelli luminosi ci si può rendere conto dell'entità del fenomeno. Per intenderci cominciate a preoccuparvi solo quando il livello della marea supera i 100 cm.
Le passerelle sono un buon modo per ovviare ai disagi dell'acqua alta a Venezia, e in genere vengono montate tempestivamente, e possono essere un'esperienza pittoresca per i turisti. Ma se rimanete in mezzo ad una calle allagata e non avete gli stivali di gomma, forse non la penserete allo stesso modo.

Due scuole di pensiero per affrontare i giorni di acqua alta a Venezia: il primo è restare in città ma evitare le zone più a rischio, il secondo di spostarsi verso l'entroterra: una fuga dalla citta che compivano anche i patrizi della Serenissima in cerca della villeggiatura.

Se l'idea è qualla di sfuggire all'acqua alta di Venezia e fare un giro per l'entroterra, una tappa efficace può essere l'osteria Al diplomatico, a Marghera, che ricalca la tradizione delle osterie veneziane e propone cicchetti di pesce, polpette, carne e "ombre" di vino a prezzi modici. Come a Venezia anche la tradizione di offrire all'aperitivo un piatto di risotto caldo appena tolto dal fuoco: per avvisare che è pronto si suona la campanella vicino alla cucina.

Se invece volete esplorare una zona "veneziana" dell'entroterra il consiglio è un giro della Riviera del Brenta, famosa per le ville che Andrea Palladio costruiva per la nobiltà veneziana di stanza qui durante l'estate. Potreste fermarvi a Mira da Agrodolce per la colazione con i pasticcini di Bido (uno dei laboratori pasticceri più famosi in provincia di Venezia) e continuare verso Dolo fermandovi per pranzo al ristorante La Pergola, che propone carni alla brace, e cucina casalinga abbondante e genuina, stile agriturismo. Per un dopocena invece, sempre a Dolo, c'è il bar Mirage un american bar specializzato nei cocktail classici e nelle serate musicali (pianobar, jazz ma anche cover rock e pop). E sempre per un dopocena con i piedi all'asciutto, qui all'Iguazù potete arrivarci indossando ancora gli stivali veneziani, tanto le scarpette ve le danno loro. Il bowling e sala giochi di Mirano è aperto ogni sera con le sue 10 piste da bowling, una trentina di tavoli da biliardo e una quarantina di videogiochi. Iguazù è anche sala Vlt - videolottery e Bizzarro, cocktail bar e snack bar.

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